E' oramai diventato un'appuntamento sacro per i tanti appassionati di calcio che arrivano nella verde isola di Salina, la visita al museo del calcio del ristorante "A Cannata" di Lingua. Nel salone interno è possibile ammirare già da qualche anno, l'idea nacque nel 2010, un insieme di autentiche reliquie calcistiche che il Patron Santino Ruggera è riuscito a mettere insieme grazie alla collaborazione di amici giornalisti, dirigenti, arbitri e calciatori. Dalle scarpette con cui Mumo Orsi segnò il gol nella finale del campionato del Mondo del '34 ai guantoni utilizzati dal grande Dino Zoff nella finale del mondiale spagnolo del 1982 fino ad arrivare alle maglie di miti come Pelè, Maradona, Rivera, Riva, Zidane, Sivori, Boniek, Paolo Rossi, Baresi, Buffon, Matthaus, Maldini, Zico. E quest'anno l' esposizione si è arricchita di nuovi interessanti cimeli messi a disposizione dal dirigente Roberto Capuano (grande amico del divin codino Roberto Baggio), dall'ex arbitro Paolo Fabbricatore e dall'avvocato Giuseppe Cristiano , avvocato di fede bianconera che ha casa a Salina da tanti anni che ha messo a disposizione il gagliardetto della dolorosa finale dell'Heysel vinta dalla Juve contro il Liverpool autografato da Paolo Rossi Gaetano Scirea Marco Tardelli Antonio Cabrini e Stefano Tacconi oltre all'edizione belga straordinaria del quotidiano "La Derniere Heure" che commentava i tragici avvenimenti. Ma anche Fernando Randazzo, unico arbitro e guardalinee salinaro che ha calcato i campi della Serie A dal 1987 al 1994 ha esposto un pallone autografato dal Prof Franco Scoglio ed ha già promesso a Santino Ruggera che la prossima estate porterà al museo dei cimeli calcistici del grande Diego Armando Maradona che in diverse gare incontrò quale componente della terna arbitrale. E cosi l'arrivo di altre fantastiche rarità calcistiche è già assicurato...

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