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Foto di Marisa Virgona

REGIONE: MUSUMECI, TERMOVALORIZZATORE NEL MELA? MIO GOVERNO CONTRARIO

"Ho espresso al governo centrale il mio parere contrario al termovalorizzatore della Centrale termoelettrica di San Filippo del Mela. E non perché abbia pregiudizi sugli inceneritori, contemplati e disciplinati dalle leggi dello Stato. Ma perché credo che quell'area del Milazzese debba ormai ridurre il pesante carico inquinante che sopporta da oltre mezzo secolo. Alla delegazione dei sindaci della zona, che ho invitato a Palermo per oggi pomeriggio, chiederò di programmare, assieme al governo regionale, una decisa azione di rottura col passato sul fronte della tutela ambientale. Sono certo che nessuno si tirerà indietro". Così il presidente della Regione, Nello Musumeci, mantenendo, dunque, l'impegno assunto all'Assemblea regionale siciliana il 23 gennaio scorso, nel corso del dibattito sulle mozioni relative all'impianto di San Filippo del Mela.
Nella lettera inviata al presidente del Consiglio dei ministri, il governatore dell'Isola spiega che il proprio parere contrario
"scaturisce, a prescindere dalla circostanza che l'opera ricada o meno entro l'area di vincolo paesaggistico (art. 134 del D.lgs. 42/2004), dalla considerazione che quel territorio, da troppo tempo, subisce, per la presenza di poli industriali, un pesante degrado ambientale e del paesaggio, degrado divenuto ormai insostenibile. In coerenza con il mio programma di governo - aggiunge Nello Musumeci ,nella nota a Palazzo Chigi - mi batterò affinché presto si dia avvio a un Piano di riconversione industriale, di bonifica dei siti e di recupero dell'area, non solo del Milazzese, ma di ogni altro luogo siciliano ove insistono impianti di raffinazione e suscettibili di inquinamento".

di Manuela Modica

"Fuori dai polmoni", con questo slogan hanno marciato per le vi del centro di Milazzo più di seimila manifestanti. A guidare il corteo contro l'incenitore una schiera di sindaci, dalle Eolie a Barcellona Pozzo di Gotto, a Messina, (in rappresentanza di Accorinti ha sfilato l'assessore all'ambiente). "Siamo in piazza per fare rispettare la volontà popolare: migliaia di cittadini della Valle del Mela hanno già detto No all'inceneritore", ricorda Peppe Maimone, dell'associazione ambientalista, Adasc che assieme ad Alsa ha organizzato la protesta di oggi contro l'inceneritore. Il referendumo del 31 gennaio 2016 aveva portato la popolazione ad esprimersi, con una vittoria netta del "No". Sono tornati oggi in piazza per ribadirlo e per chiedere "uno sviluppo pulito che crei lavoro e ricchezza valorizzando la bellezza e le potenzialità del nostro territorio". In pullman da Palermo, in aliscafo dalle Eolie e centinaia di adesioni e messaggi di "solidarietà dai movimenti di tutta l'Italia", spiega Peppe Maimone, dell'Adasc. In corteo anche padre Peppe Trifirò, parroco di Archi e Pace del Mela, ovvero la parrocchia più vicina alla zona industriale della Valle del Mela, da sempre impegnato per la salvaguardia ambientale del territorio. A sfilare contro la realizzazione dell'Inceneritore, di cui adesso è atteso dal ministero dei Beni culturali il parere della soprintendenza di Messina, anche i sommelier del territorio supportati dall'Ais, l'associazione nazionale sommelier: "La provincia di Messina possiede tesori enologici che meritano di essere protetti e salvati dalla minaccia dei fumi velenosi di un inceneritore". Dalle Eolie, invece, arriva in prima linea Martina Caruso, chef con stella Michelin del Signum di Salina che nei giorni soccorsi aveva scritto una lettera accorata, annunciando la sua adesione: "Un'enorme bocca di fuoco che brucerebbe 500 mila tonnellate di spazzatura all'anno, con il residuo eterno di 150 mila tonnellate di ceneri. Cosa verrebbe bruciato? Il combustibile solido secondario, gomma e plastica. Qualcosa spaventosamente in disaccordo con tutto ciò che abbiamo intorno". Con la fascia tricolore hanno sfilato anche i sindaci della Valle del Mela e delle Eolie: "La tutela del Piano paesaggistico di cui godiamo non è un lascia passare che certifica un territorio compromesso in cui si può fare di tutto", spiega il sindaco di Milazzo, Giovanni Formica. E a sostegno del "No" all'inceneritore anche Federalberghi giovani delle Eolie: "La paventata realizzazione di uno degli inceneritori più grandi d'Europa, in una zona già dichiarata a grande rischio ambientale e, di converso, dotata di una spiccata vocazione turistica, costituisce un grave pregiudizio per tutto il comprensorio", così ha spiegato Giuseppe Siracusano, presidente di Federalberghi giovani Isole Eolie e Associazione Salina Isola Verde, la partecipazione alla manifestazione di oggi. Il ministero dei Beni culturali aveva sollecitato lo scorso dicembre il parere della soprintendenza di Messina, sollecitazione alla quale il soprintendente Orazio Miceli aveva risposto riconrdando di non essere "un dipendente del Ministero", e preannunciando tempi regolari per il parere. Si tratta solo di una prima fase di pareri che dovranno esprimere gli enti preposti e che contribuiranno alla valutazione della Commissione governativa sull'impatto ambientale per la realizzazione del termovalorizzatore dell'azienda A2a. In una seconda fase si dovrà procedere alle autorizzazioni, fase che potrebbe presentare ulteriori complicazioni.(repubblica.it)

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I COMMENTI

di Christian Del Bono*

La manifestazione di ieri contro l'inceneritore del Mela, alla presenza di un folto numero di sindaci del comprensorio, associazioni e migliaia di cittadini - unitamente alle recenti ed inequivocabili parole del Presidente Musumeci - sancisce il NO fermo della politica locale e regionale, oltre che delle popolazioni locali a un'opera, per altro priva delle autorizzazioni necessarie, che rappresenterebbe una pesante minaccia per la salute degli abitanti delle aree circostanti e una grave sconfitta per chi, come noi, crede in una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti. Questa é la scommessa. A questo dobbiamo TUTTI insieme (politica, amministratori locali, associazioni e cittadini) con serietà e coraggio lavorare: ad una gestione sostenibile dell"intero ciclo dei rifiuti.

*Presidente Federalberghi Eolie e isole di Sicilia

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di Paolo Arena

MANIFESTAZIONE NO INCENERITORE: UN MOMENTO STORICO PER LA COMUNITA' EOLIANA! Ma la battaglia è appena iniziata. Ne ho avuto conferma da uno storico di indubbia autorità come Pino la Greca: la manifestazione di domenica scorsa non ha precedenti storici per le nostre isole. Per la prima volta la Comunità Eoliana (tutti gli orientamenti politici, tutte le estrazioni sociali, istituzioni, società civile e semplici cittadini) ha partecipato ad una mobilitazione che andasse al di la del proprio naso e che non riguardasse "solo" le isole (o – peggio – solo Lipari). Per la prima volta la Comunità Eoliana ha fatto rete con i movimenti dei territori circostanti, inquadrando i problemi non solo sul piano locale, ma anche regionale e nazionale. Ho già plaudito alle associazioni che hanno promosso e partecipato all'iniziativa del Filadelfia, così come alle istituzioni. Ma in questo momento voglio sottolineare la partecipazione dei singoli cittadini non inquadrati in associazioni o partiti, eoliani provenienti da TUTTE le isole (con l'esclusione di Alicudi e Filicudi, per ovvie ragioni logistiche), singoli che hanno sentito e si sono fatti carico della responsabilità di difendere il futuro del nostro territorio. E questo segna un'altra anomalia: la Comunità Eoliana s'è mossa nel suo complesso, al di fuori delle solite strutture e senza il solito Lipari-centrismo che – purtroppo – caratterizza il dibattito sociale nell'Arcipelago. Questo dimostra che i nostri concittadini non sono così passivi e addormentati come una certa retorica disfattista vuole farci credere: il Popolo Eoliano è sveglio e forte, ha bisogno solo di crederci e unirsi! Per quanto manchi ancora all'appello il Comune di Leni (la cui adesione attendiamo fiduciosi: Riccardo, se ci sei, batti un colpo!) è questa la strada giusta per vincere questa battaglia e quelle future. Ma una cosa va detta chiaramente: se la manifestazione di domenica scorsa ha segnato un'indiscutibile vittoria del movimento (a Milazzo una manifestazione così non si vedeva da decenni!), la guerra è ancora da vincere. La pressione del popolo ha fatto si che tutte le istituzioni locali e regionali si schierassero per il NO all'inceneritore ma, di fronte ai pareri contrastanti dei Ministeri dei Beni Culturali e dell'Ambiente, il Consiglio dei Ministri potrebbe decidere di autorità e imporre il progetto, nonostante la contrarietà della popolazione. Sarebbe un atto di inaudita violenza da parte di questo Governo, ma temiamo che siano queste le intenzioni. Perciò, il mio invito è a tenere alta la guardia, a continuare ad informare e ad informarci, con l'augurio che alla prossima mobilitazione partecipino ancora più cittadini dei diecimila che hanno invaso le strade di Milazzo domenica scorsa. Concludo con una frase che trovo emblematica di tutta la manifestazione, e che potrà trasmettere forse una piccola parte dell'entusiasmo che ha provato chi c'è stato: "Lottare è bello, lottare è giusto!" No inceneritore, fino alla vittoria!

NOTIZIARIOEOLIE.IT 20 GENNAIO 2018

LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, "no all' inceneritore del Mela". Associazione mobilitate con le amministrazioni eoliane. Domani consiglio comunale

23 GENNAIO 2018

LE INTERVISTE DE "IL NOTIZIARIO". Lipari, il consiglio comunale approva all'unanimità un documento per dire "no" all'inceneritore del Mela.

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di Paolo Arena

Quando, prima di Natale, abbiamo portato alle Eolie la battaglia contro l'inceneritore della Valle del Mela, eravamo solo un pungo di persone: nessuno sembrava saperne nulla, e se sapeva non ne parlava, come se fosse un tema che non ci riguardasse. A due mesi di distanza, possiamo dire di aver portato a casa due risultati: il tema è entrato al centro del dibattito politico e sociale della nostra comunità, finché anche le istituzioni locali non si sono schierate con un chiaro e netto #NO al progetto. Dopo il Consiglio Comunale di Lipari, è notizia di ieri che anche i Consigli di Santa Marina Salina e Malfa hanno aderito ufficialmente alla protesta: manca all'appello solo il Comune di Leni, i cui amministratori dovranno render conto alla loro comunità della loro assenza ed del loro silenzio in questo momento cruciale per il nostro Arcipelago, o – ci auguriamo – unirsi quanto prima ai loro colleghi in questa battaglia. Nel ringraziare l'Amministrazione e tutto il Consiglio Comunale di Lipari (anche chi – e lo dico senza ipocrisia – ha voluto manifestare qualche distinguo, ma ha infine sposato la causa), come cittadino voglio ringraziare in particolare il Presidente del Consiglio Giacomo Biviano ed le consigliere Tiziana De Luca e Annarita Gugliotta, attraverso la cui voce il tema dell'inceneritore è entrato con forza nel dibattito istituzionale. Ovvio, ma doveroso, è il ringraziamento a Biodistretto e Legambiente (nelle persone dei rispettivi presidenti, Danilo Conti e Luigi Mazza) agli attivisti del Magazzino di Mutuo Soccorso (in particolare Sara, Silvia, Chiara e Renato) e dell'Ass. Nesos, in prima linea fin da subito in questa campagna, alle associazioni ed ai singoli che hanno via-via aderito alla protesta (Federalberghi, Slow Food Isole Slow Siciliane, ENPA Isole Eolie, Filicudi Wildlife Conservation, I.dee, Insula...), e ovviamente ai rappresentanti del movimento No Inceneritore del Mela, che hanno portato il loro fondamentale contributo di conoscenze ed energie all'iniziativa di Sabato scorso. Adesso le Isole Eolie sono in pieno nella battaglia, ma la guerra non è ancora vinta, nonostante ci siano buoni segnali che la situazione stia maturando verso un blocco del progetto. Per quando sia importante e necessario il contributo delle istituzioni e delle "elité" locali, ho compreso ormai da molto tempo che le cose cambiano realmente solo se è il Popolo UNITO a prendere voce, senza aspettare passivamente che le soluzioni arrivino dall'alto. Per questo è necessario che la partecipazione degli eoliani alla manifestazione di Domani sia quanto più possibile ampia e forte: è in gioco la nostra VITA ed il nostro FUTURO! APPUNTAMENTO DOMANI (Domenica 28 Gennaio) ORE 15:00 A MILAZZO (Piazza San Papino) Partiamo tutte e tutti insieme DA LIPARI CON L'ALISCAFO DELLE 13:40 e facciamo sentire ai nostri politici la voce delle Isole Eolie!

FEDERALBERGHI IN PRIMA LINEA

di Christian Del Bono*

Domani 28 gennaio 2018, alle ore 15.00 saremo presenti a Milazzo in piazza San Papino per manifestare contro l'anacronistico progetto di realizzazione dell'inceneritore del Mela (partenza da Lipari ore 13.40). "Pur riconoscendo l'emergenza e l'enorme problema dello smaltimento dei rifiuti, non riteniamo che il termovalorizzatore del Mela costituisca una soluzione adeguata e coerente con una gestione virtuosa e moderna del ciclo dei rifiuti. Pertanto, siamo fermamente contrari a ciò che costituirebbe l'ennesimo detrattore ambientale in un'area da bonificare, i cui valori di inquinamento continuano a provocare pesanti risvolti negativi di carattere socio-sanitario. A questo si aggiunga l'evidente contrasto tra il progetto in questione e la naturale vocazione e caratterizzazione delle aree prospicienti ed in particolare delle Isole Eolie riconosciute anche dall'UNESCO patrimonio dell'umanità".

*Presidente Federalberghi Isole Eolie e Federalberghi Isole Minori Sicilia

INCENERITORE PRO E CONTRO

La tecnica di smaltimento rifiuti con l'inceneritore di nuova generazione ha i suoi pro e contro in ogni parte del mondo. Come ha i politici favorevoli e sfavorevoli. Qui si dovrebbe inserire la sanità per relazionare in un modo sano, veritiero e non di parte. I Paesi Bassi sono fra quelli che li utilizzano tranquillamente come anche Montecarlo. Funzionano anche in Italia, a Brescia esiste il più grosso per 981 mila tonnellate annue. Mentre nei Paesi dell'Est non sono presi in considerazione. Renzi é favorevole. I grillini no. Quello della Valle del Mela forse presenta due difficoltà: é privato ed è definito troppo grande. Forse con la lotta dell'inceneritore si vuol dare una botta alla raffineria e le relative petroliere. Circa 30 anni fa, scherzando, si disse di buttare i rifiuti eoliani dentro lo Stromboli e quelli siciliani dentro l'Etna. Oggi ancora di questo si parla. Di bruciarli bruciandoci. La Sicilia è terra vulcanica e infuocata, leggermente diversa dalla Campania dove si brucia tutto anche senza inceneritore. Intanto le discariche inquinano più degli inceneritori. Così i rifiuti restano un male e una croce che ogni abitante si deve portare addosso fin quando non si trova la formula per non produrli.

IL NO DI CATERINA CONTI

di Caterina Conti

A proposito dell'inceneritore -termovalorizzatore del Mela: é stato tenuto conto che noi Eolie, quasi sempre dimenticate, siamo uno dei 14 siti Unesco italiani, patrimonio dell'umanità? Per gli eoliani poi: ognuno di noi tiene presente che indipendentemente dalle gravi conseguenze sanitarie, per noi e per le future generazioni, ci sarà anche (cosa meno importante) una ricaduta, con una riduzione di almeno del 20 % del valore degli immobili che ognuno possiede nelle isole Eolie?

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