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di Peppuccio Subba*

Lettera aperta all’avvocato Ernesto Maria Ruffini, Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate, e inviata in copia ad altre Autorità, tendente ad ottenere la riapertura della sezione staccata dell’Agenzia delle Entrate di Lipari.

Oggetto: richiesta riapertura sezione staccata Agenzia Entrate di Lipari.

Da oltre 50 anni esercito la professione di Dottore Commercialista in una delle estreme periferie d’Italia: Lipari una delle 7 isole dell’arcipelago delle Eolie.

Il luogo in cui opero, per via dell’insularità e per la carenza dei collegamenti marittimi, comporta notevoli oneri fisici, psicologici ed economici ogni volta che deve essere curato un adempimento all’esterno dell’arcipelago.

Per attenuare tale situazione di difficoltà lo Stato ha sempre garantito, nell’isola di Lipari, importanti servizi pubblici essenziali compresi quelli svolti dagli Uffici delle Imposte e del Registro, dal 2001 sostituiti dalla sezione staccata di codesta Agenzia.

Da circa 2 anni l’Ufficio di Lipari è stato chiuso al pubblico per il pensionamento dei funzionari e altri motivi.

Tale situazione impone ai cittadini, imprenditori e professionisti delle Eolie per alcuni servizi, non espletabili on-line, di recarsi in un Ufficio della terraferma, previo appuntamento, talvolta differito quando i mezzi navali, nel giorno fissato, interrompono i collegamenti, per avverse condizioni atmosferiche o altre cause.

Sottolineo che i funzionari di codesta Agenzia, con encomiabile spirito di collaborazione, riservano agli Eoliani particolari attenzioni per le pratiche definibili, direttamente, presso gli uffici.

Subito dopo la chiusura della sezione staccata l’Amministrazione Comunale di Lipari ha dichiarato la propria disponibilità a ospitare, in idonei locali di proprietà, l’ufficio e le attrezzature, necessari per lo svolgimento dei servizi fiscali.

Mi permetto di ricordare che con la Legge Costituzionale 7 novembre 2022, n.2, è stato inserito, dopo il quinto comma dell’articolo 119 della Costituzione, la seguente norma “La Repubblica riconosce la peculiarità delle isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”.

Ciò posto, a nome personale e degli altri professionisti dell’arcipelago, prego, cortesemente, la S.V. di voler impartire disposizioni affinché venga riattivata la funzionalità della sezione staccata di Lipari per ridurre, alle collettività isolane, i disagi derivanti dagli onerosi trasferimenti negli uffici della terraferma.

In attesa, ringrazio e porgo distinti saluti.

*Decano dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Barcellona P.G.

Isole minori, ripristinata l'indennità di residenza aggiuntiva per i titolari di farmacie rurali delle isole minori

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 A comunicarlo il deputato di Sud chiama Nord Alessandro De Leo che già nel 2023 era stato promotore della legge sulle farmacie rurali ( legge 7). 
«Oggi abbiamo rifinanziato per il prossimo triennio legge regionale 4 del 1999 sulle Farmacie Rurali isole minori - spiega l’onorevole- dando un contributo fattivo per mantenere operativi questi presidi sanitari irrinunciabili per le piccole comunità isolane». 
 
Lo scorso giugno grazie all’impegno di De Leo e dei suoi colleghi di partito all’Ars  era stato approvato un disegno di legge a sostegno di quelle farmacie che si trovano in territori difficili e poco popolosi e che da anni, soprattutto dopo il covid, hanno trovato delle difficoltà crescenti che ne mettevano a rischio la stessa sussistenza.
 
«Avevamo tutelato il diritto alla salute - spiega il primo firmatario, Alessandro De Leo di ‘Sicilia Vera’ - e dato dignità a chi lavora in bassi insediamenti urbani, prevedendo l’aumento dell’indennità di residenza per evitare la loro chiusura».
 
Un’indennità che adesso raddoppia garantendo ancora maggiore sostegno a tutte le farmacie che in quei territori diventano dei veri e propri presidi di primo soccorso.

Rassegna GDS.IT

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Lipari, via libera per la giunta al piano regolatore portuale

Panarea, l'isola dei vip d'inverno si spopola e manca pure il pane

Bufera di vento alle Isole Eolie, le violente mareggiate sommergono i porticcioli

La burrasca spinge fino a Milazzo l’uccello delle tempeste codaforcuta

Eolie, tempesta di vento a quasi 60 km orari: collegamenti interrotti

LO SVILUPPO DELLE EOLIE È FRENATO DALLA CARENZA DEI COLLEGAMENTI MARITTIMI E DALL’ASSENZA DI SERVIZI PUBBLICI ESSENZIALI.

“Il numero delle linee, la periodicità dei collegamenti ed il tipo di naviglio debbono essere adeguati a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, nonché quelle dei servizi postali e commerciali, contribuendo a promuovere lo sviluppo socio-economico di ciascuna isola.”

Così recitava il secondo comma dell’art. 3 della Legge 19/05/1975, n.169 dal titolo “Riordinamento dei servizi marittimi postali e commerciali di carattere locale”.

In virtù della predetta normativa furono costituite le 3 società regionali: SIREMAR, TOREMAR e CAREMAR con partecipazione di maggioranza detenuta dalla “TIRRENIA Spa” del gruppo FINMARE.

Le 3 società subentrarono alle gestioni private l’1 gennaio 1976.

Il Parlamento nazionale, nel lontano 1975, si è reso conto che le linee marittime per le piccole isole della Sicilia, Toscana e Campania, dovevano essere espletate da società a partecipazione statale al fine di assicurare il loro graduale potenziamento.

La stessa Legge 169/1975, per garantire la migliore efficienza dei servizi, con mezzi finanziari a carico dello stato, prevedeva: il rinnovo della flotta navale attraverso piani quinquennali di sviluppo, presentati dalla società madre TIRRENIA e l’erogazione di contributi in conto esercizio per il pareggio dei bilanci annuali delle 3 società.

Le linee marittime per le 14 piccole isole siciliane furono affidate alla SIREMAR, che , in virtù della speciale normativa, riuscì, durante il periodo di gestione 1976-2010, a fare fronte, in modo encomiabile, alle esigenze di economie e popolazioni fortemente dinamiche.

Le 14 piccole realtà insulari siciliane, da angoli dimenticati dove l’esistenza era condotta a metà tra il passato e l’inconcepibile, divennero protagoniste nella sfera economica nazionale posizionandosi tra le mete turistiche italiane più ricercate.

Il rinnovo della flotta navale, con mezzi dell’ultima generazione E il sensibile incremento delle linee (ricordo che la linea “Milazzo-Eolie-Napoli e viceversa” dall’1 di aprile al 30 settembre di ciascun anno veniva effettuata 6 volte alla settimana dai traghetti “Piero della Francesca” e “Vittore Carpaccio”) spinsero gli operatori economici dell’arcipelago a realizzare nuove strutture produttive qualificate (alberghi, pubblici esercizi, negozi, ecc) che hanno generato un forte sviluppo economico, sociale e culturale con consistente crescita dei livelli occupazionali.

Nel 2011 la legge n.169/1975 fu abrogata e partì il disastro (come affermato dal sindaco di Lipari, dott. Riccardo Gullo) con la privatizzazione e la liberalizzazione del cabotaggio marittimo, previsti dal diritto europeo.

La SIREMAR, posta in amministrazione straordinaria nel 2010, fu ceduta alla “Compagnia delle Isole S.p.a.”, una società partecipata dalla Regione Siciliana e controllata dalla “Mediterranea Holding” dell’armatore Salvatore Lauro.

Nel 2015, i giudici del TAR Lazio, su ricorso della società “Navigazione Siciliana”, annullano l’aggiudicazione a “Compagnia delle Isole S.p.a.”.

Nel 2016 le linee per le piccole isole siciliane furono affidate alla “Caronte e Tourist Isole Minori” che si occupa dei collegamenti con traghetti e della “Liberty Lines” quelli con aliscafi.

Le nuove gestioni, subentrati alla SIREMAR, pur non avendo ricevuto le stesse agevolazioni riconosciute alle società di Stato, hanno mantenuto con alucne riduzioni rotte e salvaguardato i livelli occupazionali.

Nello scorso mese di giugno, a seguito di un’inchiesta l’Autorità Giudiziaria ha posto sotto sequestro prima 3 traghetti e successivamente altri 6 che la società “Caronte e Tourist Isole Minori” utilizzava per i collegamenti con le Eolie, Egadi e Ustica.

Per 6 traghetti il GIP di Palermo ha concesso la facoltà d’uso, per altri 3 è stato negato l’utilizzo.

Tale decisione, che ha ridotto la flotta traghetti, ha portato la predetta società a risolvere il contratto con la Regione e rinunziare, di conseguenza, al sostegno finanziario pubblico, ma continua a garantire le linee a condizioni di libero mercato.

Proprio nei giorni scorsi le tariffe per il passaggio di autoveicoli che trasportano merci pericolose (carburanti, bombole di gas, ecc) sono cresciute a dismisura provocando un rilevante aumento dei costi dei trasporti ribaltati, dagli operatori del settore, sui consumatori finali e imprese dell’arcipelago.

La Regione Siciliana si è attivata per risolvere il grave problema che ha diffuso il panico tra le collettività isolane e provocato un danno d’immagine nel settore turistico tanto da causare un calo di presenze dopo la notizia dell’avvio del procedimento di sequestro dei traghetti.

Oltre al caos che regna nel settore dei trasporti marittimi, gli eoliani sono costretti a convivere con numerosi svantaggi per la soppressione di servizi essenziali.

In cima alla lista dei disagi figura la sanità in quanto l’ospedale di Lipari, unico presidio dell’arcipelago, è stato privato di importanti servizi per carenza di organico e mancanza di strutture.

Per banali cure e/o accertamenti diagnostici bisogna recarsi in ospedali o cliniche private della terra ferma e per patologie che richiedono interventi immediati bisogna utilizzare l’elisoccorso che ha frequenza plurigiornaliera.

Oltre alla salute a ostacoli nelle Eolie sono stati soppressi importanti servizi prima presenti nell’isola di Lipari: lo sportello clienti INPS , sezione staccata dell’Agenzia delle Entrate e lo sportello del concessionario della riscossione.

Nell’elenco delle prossime soppressioni figura anche il Tribunale di Lipari.

Nei giorni scorsi è arrivata la buona notizia: è in corso la costituzione della Commissione bicamerale per dare attuazione alla Legge Costituzionale sull’insularità 7 novembre 2022 n. 2, pubblicata in Gazzetta Ufficiale del 15 novembre 2022.

A presiedere l’importante Commissione è stato chiamato l’onorevole Tommaso Calderone di Forza Italia, un eccellente politico che conosce le difficoltà che gravano sulle collettività isolane e in particolare su quelle delle Eolie.

La legge sull’insularità, nell’inserire un comma aggiuntivo, dopo il quinto comma dell’art. 119 della Costituzione prevede che “La Repubblica riconosce la peculiarità delle isole e promuove misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”.

Il riconoscimento in Costituzione dei disagi derivanti dalla condizione di insularità dipende non solo dalla collocazione geografica, ma anche da altri fattori quali la demografia, l’esistenza di servizi pubblici essenziali e la disponibilità di collegamenti marittimi e aerei, condizione imprescindibile per garantire effettività alla libertà di circolazione, tutelata dall’art. 16 della Costituzione.

E’ stato, dunque, accertato a livello costituzionale l’esigenza di garantire a tutti i cittadini uguali condizioni nella fruizione dei diritti fondamentali.

Si tratta di un’ulteriore e puntuale specificazione del principio di uguaglianza sostanziale sancito dall’art.3, secondo comma, della Costituzione, là dove si impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà e l’uguaglianza dei cittadini.

La nuova disposizione si pone in linea anche con la normativa europea sulla continuità territoriale e sulla libertà di circolazione.

Gli isolani sono sicuri che la nuova Commissione Bicamerale, presieduta dall’onorevole Tommaso Calderone, saprà dare attuazione alla Legge sull’insularità e alle altre norme costituzionali per ripristinare la fruizione dei diritti fondamentali fino ad ora negati o garantiti in modo precario a coloro che vivono e operano nelle isole italiane.

AVVISO BONUS FIGLIO ANNO 2023

Si informa la cittadinanza che ai sensi del D.D.G. n. 1980/S8 del 14/07/2023, in applicazione della Legge Regionale Siciliana n. 10/2023 dell'art. 6, comma 5 potrà essere concesso, nei limiti dello stanziamento disponibile un BONUS di € 1.000,00 per la nascita di un figlio dall 01/01/2023 al 31/12/2023.

Salina, è deceduta la signora Giuseppina Rando vedova Zavone

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Aveva 86 anni

Ai familiari le condoglianze del Notiziario

Lipari deve chiedere l’Attuazione del quinto comma dell’art. 119 della Costituzione.

Tra i 33 Comuni che amministrano le piccole isole marittime italiane, Lipari è, sicuramente, il più difficile perché ha il territorio più esteso (km 89,72) diviso in 7 isole abitate (includo anche la frazione di Ginostra, che ricade nell’isola di Stromboli, perché accessibile solo via mare). 

Questa situazione complessa è l’unica in Italia in quanto gli altri arcipelaghi, che fanno capo a un Comune, sono costituiti da territori e numero di isole più ridotti. 

Le maggiori complicazioni il Comune le riscontra nell’organizzazione e gestione delle funzioni pubbliche perché le deve garantire e rendere alla collettività (residenti e turisti) presente nelle 7 isole.

Per tali funzioni (servizi idrici, ambientali, ecc) Lipari sostiene costi, spropositatamente, più alti di altri enti locali che amministrano territori non insulari. 

Fino all’inizio degli anni ottanta del secolo scorso, le entrate del Comune di Lipari erano costituite, prevalentemente se non esclusivamente, dai trasferimenti statali e regionali, dalla tassa pomice e da una esigua applicazione di tributi locali.

Con l’autonomia finanziaria, attribuita agli enti locali, i trasferimenti pubblici sono stati sensibilmente ridotti e/o eliminati.
A partire dal 2012 è stata istituita l’IMU in sostituzione dell’ICI. Pur essendo un’imposta municipale propria, una consistente quota confluisce nelle casse dello Stato (per evidenti esigenze di finanza pubblica). 

Per Lipari potrebbe essere votata una modifica legislativa lasciando l’intero gettito IMU nelle casse del Comune, considerata la complicata realtà territoriale che comporta oneri elevati per il normale esercizio delle proprie funzioni.

Tale deroga trova riscontro nel comma 5 dell’art. 119 della Costituzione che così recita: “per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali, per favorire l’effettivo esercizio dei diritti della persona o per provvedere a scopi diversi dal normale esercizio delle loro funzioni, lo Stato destina risorse aggiuntive ad effettua interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni”.

Oltre all’incameramento totale dell’IMU, per rimuovere i divari strutturali, gli squilibri sociali e garantire l’effettivo esercizio dei diritti della persona, l’amministrazione comunale di Lipari deve chiedere gli interventi finalizzati agli obiettivi di cui al suindicato principio costituzionale. 

Le 7 isole del Comune, pur essendo ricche di risorse naturali, storico – culturali, ambientali ecc, rappresentano delle aree sottoutilizzate per le note difficoltà finanziarie e per l’esigua dotazione organica (ulteriormente falcidiata nei giorni scorsi dalla quota 100) in cui versa l’ente.

Le risorse finanziate con contributi speciali dal bilancio dello Stato, con i finanziamenti dell’Unione Europea e con i cofinanziamenti nazionali, secondo il metodo della programmazione pluriennale, nonché la ricostituzione della pianta organica, potrebbero meglio valorizzare il territorio del Comune e contribuire a un maggiore sviluppo complessivo della Sicilia e dell’Italia.

Nel caso in cui non si riesca a ottenere i suindicati benefici sarebbe opportuno proporre, a norma dell’art. 133 della Costituzione, istanza alla Regione per l’istituzione di nuovi Comuni nelle isole amministrate da Lipari.
Il decentramento amministrativo, come è noto, mira a redistribuire autorità, responsabilità, e risorse finanziarie per la programmazione e la gestione delle funzioni pubbliche.

Le diverse amministrazioni garantirebbero più attenzione, efficienza e qualità nella cura degli interessi della collettività, come si verifica nelle seguenti isole sedi di più comuni: Salina (3), Capri (2), Ischia (6), Elba (8).

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Dist.mo Avvocato Gaetano Orto Assessore alla viabilità del Comune di Lipari

All’incrocio tra il Torrente Cappuccini e la Via Francesco Crispi di Lipari si verifica, ricorrentemente, il blocco dei veicoli. Ricordo che l’area sopraindicata è interessata da un intenso traffico pedonale e veicolare.

Infatti, è zona di accesso e di uscita: degli imbarcaderi traghetti e aliscafi; delle aree di sosta degli autobus e taxi nonché corsia d’ingresso alla Via Francesco Crispi e di uscita dalla Via Falcone Borsellino.

Nella stessa area si svolgono, inoltre, le manovre degli autobus. Per evitare l’increscioso inconveniente, che provoca sciupio di tempo, inquinamento atmosferico e, soprattutto, pericolo di incidenti, sarebbe opportuno la presenza costante di un vigile o l’installazione di semafori veicolari di corsia. Nella certezza che Ella adotterà tutte le iniziative volte a eliminare tutti gli inconvenienti e i pericoli segnalati, ringrazio e porgo cordiali saluti.

L'INTERVENTO

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di Francesco Coscione

Gentile Direttore, in risposta alla nota del Dottore Subba rivolta all'assessore a ramo che, come la quasi totalità delle istanze verso il palazzo, non otterrá risposta, mi permetto di far rilevare come ovunque la quasi totalità degli incroci semaforici vengono sostituiti da ROTONDE che snelliscono e velocizzano il traffico riducendo drasticamente gli incidenti gravi. Inoltre si risolverebbe totalmente la sosta selvaggia da caffè e colazione senza bisogno di semafori, multe e vigili. Noi a Lipari facciamo i rombi, i triangoli e i trapezi. Ognuno ha la sua geometria.

La foto ritrae i rifiuti depositati sul marciapiede di via Isabella Conti accanto a Villa Liberty e di fronte al panificio Martino. Tale situazione impedisce il transito pedonale e fa' bella mostra per i turisti ospitati nelle strutture ricettive o in transito.

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I COMMENTI

di Ersilia Pajno*

Omertà o indifferenza?

Prendo spunto, dicevo, dell'ennesima pubblicazione di una foto che ben mette in evidenza diverse,tante, cassette di legno, possibilmente di frutta, abbandonate disordinatamente sul marciapiede di via Conti, vicino villa Liberty. Mi rammarica l'ennesima foto di chi vorrebbe mettere forse in evidenza un servizio possibilmente precario e approssimativo, ma non certo per questo motivo piuttosto perché ancora una volta nessuna parola di sdegno nei confronti di chi perpreta incurante un reato come l'abbandono di rifiuti sul suolo. Ancor meno un cenno rivolto a quanti potrebbero inevitabilmente nel tempo aver visto qualcuno reiterare le medesime azioni, considerato che quella postazione è una di quelle particolarmente attenzione dai cittadini "distratti" che ripetutamente, quotidianamente offendono l'impegno di quanti lavorano e si impegnano per mantenere pulito questo paese. A dimostrazione di quanto affermato ecco le foto in allegato che questa volta sono io a chiedervi di pubblicare. Queste foto sono state scattate da me personalmente oggi alle 13,15,qualche ora dopo che gli operatori ecologici avevano bonificato la postazione dallo stato in cui versava ben evidenziato dalla foto pubblicata precedentemente dal vostro lettore.
Poche ore per essere nuovamente oltraggiata dalla mancanza di senso civico, dalla cattiva educazione,dal poco rispetto. Da qui alcune domande con l'auspicio che qualcuno voglia darmi risposta: nessuno ha mai visto nulla? E se ha visto qualcuno,qualcosa perché non denunciarlo, segnalarlo a chi di competenza? Omertà o indifferenza?
Cordialmente,

*Assessore all'ecologia

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di Aldo Natoli

Sicuramente i nostri concittadini sono indisciplinati, anche se tutto il Mondo è Paese! La foto è stata scattata a Padova il 10 giugno in una strada prossima al centro della città!.Il problema credo che sia dovuto principalmente alla mancanza di controlli. Eppure le cassette fotografate dal Dott. Subba sono state sicuramente depositate prima delle ore 20 (orario di smonto dal servizio della Polizia Municipale).
Mi permetto suggerire che il servizio di raccolta andrebbe modificato. I cassonetti andrebbero svuotati alle ore 7 ed alle ore 15 e lavati ogni due giorni. La raccolta dei cartoni (in atto il prelievo viene effettuato direttamente nelle varie attività commerciali) dovrebbe avvenire massimo alle ore 9 di ogni mattina. E così anche la presa dei vari sacchetti raccolti dal personale addetto alla pulizia delle strade sui marciapiedi, ai quali ovviamente si associano quelli di qualche cittadino "stanco" e quindi impossibilitato a raggiungere il più vicino cassonetto.
Ricordo che quando il servizio era gestito direttamente dal Comune la raccolta della spazzatura avveniva alle ore 7, ed il Vigile Saltalamacchia (inteso u' macchiu) , che seguiva il servizio, era il terrore delle nostre mamme! Anche il servizio della differenziata andrebbe modificato. A che serve versare il vetro, e la plastica nell'apposito cassonetto se poi viene tutto riversato nello stesso mezzo!

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di Renato Cacciapuoti

Di seguito alcune brevi considerazioni sull'articolo a firma dell'assessore Paino, sul tema dei rifiuti abbandonati in strada, apparso di recente sui giornali locali on line.
Ritengo grave e inopportuno che l'assessore all'ecologia stigmatizzi "l'indifferenza o omertà" dei cittadini che non denunciano "chi perpetra incurante un reato come l'abbandono di rifiuti sul suolo."
L'assessore dovrebbe sapere che:
1. l'abbandono di rifiuti, se commesso da chi ha lo status di mero privato, non costituisce reato ma illecito amministrativo (art. 255 c. 1 Dlgs 152/2006) e, pertanto, non può essere denunciato per mancanza di notizia criminis e fumus commissi delicti.
2. Anche se il cittadino volesse segnalare l'incivile gesto, a quale autorità competente potrebbe rivolgersi dal momento che la Polizia Locale non dispone di un centralino con piantone h24 ?
3. Qualora questo cittadino probo e coscienzioso riuscisse a segnalare il fatto non vi sarebbe, con buona probabilità, alcun seguito visto che la sanzione amministrativa può essere comminata solamente in flagranza dagli agenti della Forza Pubblica. Superfluo ribadire che sono d'accordo, sempre e comunque, nel condannare coloro che senza scrupoli, educazione e rispetto, abbandonano rifiuti in ogni dove. La strada da percorrere, gentile assessore, a mio avviso, non è certo quella di rammaricarsi per l'ennesima foto (quante ancora ne vedrà !!) che evidenzia i problemi del servizio di raccolta dei rifiuti, bensì quella di indirizzare le sue doglianze e le sue energie ad altri obiettivi come la videosorveglianza e il potenziamento dell'azione di individuazione in flagranza da parte della Polizia Locale dei soggetti responsabili che solo se colpiti da sanzioni pecuniarie diventeranno cittadini civili e rispettosi.

di Peppuccio Subba

Dist.ma Dott.ssa Ersilia Pajno Assessore All'Ecologia Del Comune di L I PA R I

In relazione alla Sua lettera, avente per oggetto "Omertà o indifferenza", inviata il 6 corrente agli organi di stampa online locali, mi permetto di chiarire, senza alcuna polemica, la "vicenda rifiuti".
Il giovedì mattina stavo percorrendo il marciapiede per raggiungere il tratto in cui iniziano le strisce pedonali che conducono di fronte al panificio Martino.
Sono stato impedito dalla moltitudine di rifiuti (in buona parte ingombranti) deposti sul tratto retrostante i cassonetti.
Non sono stato omertoso o indifferente perché mi sono fatto carico di telefonare subito al comando Vigili per segnalare l'inconveniente.
Ha risposto l'ispettore Franco Ficarra a cui ho raccomandato di inviare un vigile per accertare l'identità degli indegni autori che, da tempo, impediscono ai pedoni di utilizzare gli spazi pubblici e incidono, negativamente, sul decoro e sull'igiene delle nostre splendide isole.
L'ispettore Ficarra mi ha assicurato l'intervento di un vigile. Ma il pomeriggio di giovedì e la mattina di venerdì gli ignoti saccheggiatori hanno aumentato la "dose" di rifiuti.
Prima di inviare la foto ho effettuato decine di telefonate al comando Vigili e l'unico numero (090/9887254) che mi ha fornito risposta, per due volte, è stato quello funzionante nell'ufficio dell'ispettrice Maria Grazia Natoli.
La stessa mi ha riferito che gli addetti al ricevimento delle telefonate erano, momentaneamente, assenti e quindi non poteva fornire informazioni sull'accertamento richiesto.
Ho chiamato, più volte, anche Lei che non ha risposto, per motivi di famiglia, come ha riferito sabato scorso.
Visto che il degrado aumentava, e che nessuno interveniva, ho inviato la foto al Notiziario delle Eolie.
Con tale iniziativa non ho inteso rendere offesa alla Sua azione amministrativa, che conduce con abnegazione e grande fatica, visto che la ditta aggiudicataria del servizio raccolta rifiuti ha mostrato e mostra tante carenze.
Ero convinto che la pubblicazione della foto avrebbe sensibilizzato gli ignoti a non continuare il saccheggio, sollecitato la ditta a rimuovere la montagna di rifiuti e stimolato l'intervento dei Vigili per individuarne gli autori.
Ho avuto ragione, poiché la foto ha prodotto gli effetti desiderati. Sabato pomeriggio il marciapiede era percorribile, perché sgombro. Quindi autori e ditta si sono ravveduti. Non conosco gli esiti dell'intervento della polizia municipale.
Quindi, nel caso di specie, non sono stato omertoso o indifferente. Ricordo altresì che, in più occasioni, mi sono fatto carico di rimproverare e obbligare i cittadini scorretti a rimuovere i rifiuti deposti su spazi pubblici.
Certo, se ero presente al momento in cui gli ignoti hanno deposto i rifiuti non avrei esitato a riferire l'identità ai Vigili. Non ho il tempo di sorvegliare, quotidianamente, le varie zone dell'isola né il potere contravvenzionale.
Ho apprezzato i garbati e utili interventi sull'argomento di Aldo Natoli e Renato Cacciapuoti che, come Le ho suggerito alcuni mesi addietro, anche loro consigliano di:
1. Installare impianti di videosorveglianza nelle località in cui i deteriori fenomeni si verificano con maggiore frequenza;
2. Imporre l'applicazione di sanzioni elevatissime a carico dei trasgressori;
3. Attivare la raccolta della differenziata posizionando appositi cassonetti, come avveniva nel passato e attivando, in futuro, il sistema "porta a porta";
4. Destinare alcuni vigili al controllo del conferimento rifiuti da parte di privati ed esercizi commerciali;
5. Accertare se le ditte che partecipano alle gare sono in possesso di tutti i requisiti per svolgere, puntualmente, il servizio.
Se tali accorgimenti saranno messi in atto il territorio del nostro Comune riacquisterà la dignità che merita perché i saccheggi diminuiranno o scompariranno e il corretto conferimento dei rifiuti consentirà una sensibile riduzione del costo del servizio.
Mi rendo conto, per esperienza maturata prima come funzionario e poi come amministratore che la gestione del Comune è assai complessa e difficile. Perché Lipari è l'unico Comune d'Italia che amministra 7 piccole isole (includo anche la frazione di Ginostra raggiungibile solo via mare), dove i residenti, specie nei periodi autunnale e invernale, sono costretti a condurre un'esistenza a metà tra il passato e l'inconcepibile per il mancato riconoscimento della plurinsularità del territorio comunale da parte degli organi regionali e statali.
Nel dichiararmi disposto a fornire ogni utile collaborazione, senza omertà o indifferenza, per risolvere i problemi che assediano le isole, mi scuso per il ritardo con cui rispondo e porgo cordiali saluti.

La scelta di Poste Italiane deriva, principalmente, dal fatto che gli uffici operanti nell'isola di Lipari sono dotati di personale competente, accogliente, educato e diligente.
Da un certo tempo, il servizio base detto "Servizio Universale" (recapito della corrispondenza ordinaria, pacchi, raccomandate ecc.) registra notevoli ritardi o mancati recapiti che provocano disagi e danni ai destinatari.
Infatti, tra l'altro, le fatture relative a utenze (luce, acqua, telefoni, abbonamenti speciali TV ecc. ) vengono consegnate a termine scaduto.
Tale anomala e insopportabile situazione danneggia gli utenti, costretti a corrispondere sanzioni, subire riduzioni o interruzioni dei servizi. Ma crea problemi anche ai gestori costretti a riscuotere, con ritardo, i corrispettivi delle prestazioni.
Fino a qualche mese addietro il servizio recapito veniva gestito con ammirevole puntualità, ora invece è crollato violando la normativa di settore e la carta della qualità dei servizi gestiti dalla società Poste Italiane.
Ho appreso che i ritardi o mancate consegne scaturiscono dalla sensibile riduzione (pare per impiego ad altra città) dei portalettere nelle sette isole Eolie. Lipari in particolare.
Tale criticabile decisione consente a "Poste Italiane S.p.A." di ottenere un'esigua riduzione di costi ma ha provocato e sta provocando disastri di ogni genere agli abitanti
e ai titolari di attività economiche che vivono e operano nell'arcipelago, già, duramente, provati dalle difficoltà connesse all'insularità.
Non conosco il numero esatto dei portalettere in organico nelle Eolie. Ma deve essere, assolutamente, insufficiente a fronteggiare la notevole mole di lavoro quotidiano.
L'isola più colpita è Lipari (kmq 37,3) perché il servizio recapito deve essere effettuato, oltre che nel centro storico, anche nelle 4 frazioni (Canneto, Acquacalda, Pianoconte e Quattropani) e nelle numerose borgate, che distano diversi chilometri dall'ufficio postale, che smista la corrispondenza in arrivo.
La disfunzione segnalata con la presente, che a mio parere configura un'interruzione di pubblico servizio, oltre a creare disagi e danni per i destinatari sfregia, fortemente, l'immagine della società che rappresenta e attenua il circuito di fiducia tra utenti e Poste.
Il sig. Presidente dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, cui la presente viene rimessa in copia, è pregato di avviare un'indagine per accertare la responsabilità del funzionario di Poste Italiane che ha messo in crisi l'importante servizio.
Nella speranza che Ella adotti, con la massima urgenza, i provvedimenti volti a garantire, su tutto il territorio delle Isole Eolie, servizi di qualità specifica, nel settore recapito, ringrazio e porgo cordiali saluti.

LEGGI TUTTO IL DOCUMENTO SUBBA LETTERA DISSERVIZI POSTALI.pdf

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