Lipari - Consiglio comunale su Controllo finanziario degli Enti Locali – Rendiconto 2012 – adempimenti ai sensi dell'art. 1, comma 168, L. 266/2005 ( legge finanziaria 2006 ). Adozione misure correttive.

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In aula 12 consiglieri (8 maggioranza e 4 minoranza), il vice sindaco Gaetano Orto e il dirigente Francesco Subba.

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Bartolo Lauria, Forza Italia: questa nota della Corte dei Conti è un fatto grave. Vi sono dei punti che mi preoccupano. Ricordo che se il consiglio anche oggi si può svolgere è possibile grazie al gruppo di minoranza che garantisce il numero legale. Ed evidenzia le osservazioni piu' significative dell'organo di controllo contabile.

Nunziatina D'Alia; Udc: viste le note della Corte dei Conti anch'io sono preoccupata e mi chiedo che siccome ci siamo insediati a maggio 2012 vorrei capire quali potrebbero essere le nostre responsabilità.

Annarita Gugliotta, Vento Eoliano: le criticità sollevate non sono di poco conto e non ono state adottate le misure correttive.

Antonio Casilli, Gruppo misto: non c'era bisogno che le criticità le sollevasse la corte dei conti perchè le avevo sollevate io anche con note inviate al dirigente. Anche quando ero in maggioranza su questi punti ero opposizione in quanto ho sempre ribadito che la politica fa la politica e le leggi devono essere attuate dai dirigenti. Avevo chiesto che i revisori dei conti dessero un parere a garanzia dei consiglieri. Ricordo che nel 2008 denuncia 1200 utenze per l'acqua a costo zero e oggi lo dice la corte dei conti. Hanno avuto poi le cartelle di pagamento? C'è chi paga 150 euro di Ici e c'è chi invece dovrebbe pagare 9 mila euro ma non paga perchè va in prescrizione. Cosi' nel 2008 e nel 1009... e se cade in prescrizione è evidente che il Comune non ha liquidità. Le partecipate: non ci danno neppure i bilanci. Noi abbiamo un ufficio legale. Vorrei capire perchè abbiamo perso una causa di 7 mila euro, o perchè pr un acausa di 50 mila euro siamo arrivati a pagare 700 mila euro. E oggi sono preoccupato perchè allora ho votato quel bilancio.

Giacomo Biviano, Pd: oggi andiamo a votare le misure correttive in risposta alle criticità avanzate dalla corte dei conti. L'ente è succube per la situazione nazionale e regionale. In ogni caso le criticità non sono violazione di legge.

Giovanni Portelli, Udc: saremmo un Comune perfetto se riuscissimo a far pagare tutti coloro che ad oggi sono inadempienti.

Peppe Finocchiaro, Mpa: sono delle criticità che hanno una certa rilevanza. Vedi gestione del patrimonio. Ora vorrei capire: sono delle raccomandazioni che riguardano il futuro.

Adolfo Sabatini, presidente: per le bollette dell'acqua per venire incontro ai cittadini si potrebbe pagare ogni 3 mesi. Lo prevede il regolamento. Il danno è creato dagli uffici. La politica non c'entra niente. Ritengo che questi punti ci verranno riproposti in futuro. 

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Francesco Subba, dirigente: non credo che ci sia un Comune che riceva complimenti dalla Corte dei conti. Sono certo che un Comune non c'è. Le nostre sono criticità ma non irregolarità come in altri Comuni che hanno avuto falso in bilancio, dissesto economico... L'ufficio patrimonio ha avuto qualche problema. Non abbiamo piu' finanziamenti statali e si prendono dai tributi comunali 3 milioni di euro. La Regione doveva darci 3 milioni e mezzo di euro e abbiamo avuto solo 500 mila euro. Abbiamo accantonati 15 milioni di euro bloccati dal patto di stabilità. Se la commissione segnala un debito fuori bilancio "anomalo" alla Corte dei Conti può essere che qualche responsabilità verrà fuori. Con Leto quanto si è incassato? I debitori non pagano, si istruisce l'iter passano 15 anni.

Casilli e Lauria: ma allora non si incarichi l'avvocato. Almeno si risparmiano 100 mila euro l'anno.

Presentato un emendamento su proposta del consigliere Daniele Orifici, Nuovo Giorno affinchè la commissione d'indagine sia continuamente aggiornata sui debiti fuori bilancio. Approvato all'unanimità.

Si vota 7 favorevoli, 4 astenuti.

Le interviste al dirigente Subba e al consigliere Casilli.

francesco subba

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casilli lipari

 

 

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Via Stradale Pianoconte 98055 Lipari (ME) Tel. 090.98.11.484 Cell. 339.49.86.903 Part. IVA 03009030838 E.mail - raipaino@tin.it

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---Si tratta di approvare le osservazioni alle criticitá avanzate dalla Corte Conti al rendiconto 2012. Sono criticitá che evidenzia ogni anno. L'organo di controllo contabile, in ogni bilancio evidenzia delle criticitá gravi. E meno gravi. "Le nostre criticità - dice Giacomo Biviano, presidente della commissione bilancio -  sono tra le meno gravi ma a cui bisogna pur sempre rispondere. Lo si fa ormai ogni anno da circa un decennio".

I lavori consiliari saranno trasmessi in diretta streaming.

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L'OPINIONE.

di Angelo Sidoti

Sperando di fare cosa gradita a tutti i lettori riporto di seguito alcune parti della deliberazione della Corte n.39/2015/PRSP (rilevata dal sito della Corte dei Conti) che ritengo sia oggetto di discussione nel prossimo consiglio comunale.

Questi rilievi non possono passare come una consuetudine della gestione amministrativa di un Ente Pubblico. Anzi evidenziano delle conclamate carenze!!

Alla fine qualcuno dirà che non è successo NULLA o che siamo l’eccellenza dei Comuni d’Italia.

“Nell’ambito dell’istruttoria per i controlli di cui all’art. 1, commi 166 e ss., della Legge n. 266 del 2005, questa Sezione, esaminata la relazione redatta dall’organo di revisione del Comune di Lipari, ha rilevato le seguenti criticità:

  1. il ritardo nell’approvazione del rendiconto 2012 (23/09/2013); analoga criticità era stata accertata con deliberazione n. 110/2013 PRSE;
  2. la presenza di una differenza negativa di parte corrente pari a euro 580.891,72 e di una differenza negativa pari a euro 105.078,16 per la gestione di parte capitale,
  3. un disavanzo di gestione pari a euro 77.995,01 ;
  4. la presenza di spese a carattere non ripetitivo rappresentate principalmente da oneri straordinari della gestione corrente (euro 2.047.625,02);
  5. fondi a specifica destinazione non ricostituiti a fine esercizio pari a euro 241.367,82;
  6. in merito ai residui:
  7. con riguardo alla situazione debitoria dell’Ente, si constata la presenza di una massa complessiva di debiti fuori bilancio riconosciuti per euro 1.747.083,86, di cui euro 495.833,49 per acquisizione beni e servizi senza impegno di spesa; vi sono debiti da riconoscere pari ad euro 531.872,85; si segnalano, inoltre, ingenti debiti certi, liquidi ed esigibili alla data del 31/12/2012 per appalti di lavori pubblici (euro 728.411,55), per parte capitale (euro 75.012,49) e per parte corrente (euro 12.744.000);
  8. Il mancato rispetto di tre parametri di deficitarietà strutturale:

a)- con riferimento alla parte in conto capitale, il saldo negativo tra il volume dei residui attivi antecedenti al 2008 del Titolo IV e del Titolo V (euro 7.808.468,90) e il volume dei residui passivi antecedenti al 2008 del Titolo II (euro 10.663.749,35);

-parametro n. 3 (volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relative ai titoli I e III, rispetto ai valori degli accertamenti delle entrate medesime - soglia 42%);

-parametro n.4 (volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiori al 40% degli impegni della medesima spesa corrente);

-parametro n. 5 (esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti);

  1. in merito alla gestione del servizio idrico, la situazione di grave criticità dovuta allo squilibrio finanziario derivante dai flussi di entrata e in uscita suscettibile di assumere dimensioni ancora più imponenti (vds. da ultimo nota del Ragioniere generale del 23/10/2013);
  2. la mancata ricognizione del personale ai sensi dell’art. 33 d.lgs. 165/2001 e, ciò malgrado, la proroga di contratti a tempo determinato;
  3. il superamento dei limiti della spesa del personale con l’inclusione della somma relativa al personale ex Pumex, in quanto tale personale è impiegato per attività di supporto degli uffici comunali e non per le finalità di protezione naturalistico ambientale derivanti dal progetto obiettivo, che escluderebbe tale spesa dal totale; tale criticità è stata già rilevata dall’organo di revisione e accertata con deliberazione 110/2013/PRSE;
  4. l’impossibilità di riscontrare la chiarezza e la veridicità dei rapporti finanziari e contabili intercorrenti con gli organismi partecipati.

   Si sottolinea che sono pervenute note di segnalazione relative allo stato di squilibrio ai sensi dell’art.153, comma 6, del d.lgs.267/2000 a firma del responsabile del servizio finanziario. Infine, si fa presente che la maggior parte delle criticità erano già state segnalate in occasione dell’esame del rendiconto 2011 e del bilancio di previsione 2012 (v. deliberazione 110/2013/ PRSE). Dalla documentazione pervenuta e dalla successiva attività istruttoria emerge che non sono state adottate, allo stato, sufficienti misure correttive idonee a superare tutte le criticità. Nell’imminenza dell’adunanza odierna il Comune ha depositato una memoria firmata dal Sindaco.

*****

La Sezione osserva che sussistono quasi tutte le criticità che sono state oggetto di deferimento.

Con riferimento al ritardo nell’approvazione del rendiconto, il Comune ha imputato ciò alla mancata redazione del conto del patrimonio. La Sezione sottolinea che l’ente deve assicurare il rispetto dei termini di legge per l’approvazione del bilancio e del rendiconto non solo per evitare il commissariamento ma anche per garantire una sana gestione finanziaria, che presuppone la tempestività degli adempimenti connessi al cd. “ciclo del bilancio”.

Per quanto attiene alle differenze negative di parte corrente e di parte capitale (motivo n. 2 del deferimento), il Comune ha dedotto che l’utilizzo di entrate previste dal Titolo IV per il pagamento di mutui è avvenuto in virtù dell’art. 4, comma 8, della L.R. 26/2012, che prevede che: “Le quote dei trasferimenti di cui al presente articolo da assegnare in conto capitale possono essere destinate al pagamento delle rate di ammortamento dei mutui assunti dagli enti per il finanziamento di spese di investimento”. Tale affermazione del Comune, tuttavia, è rimasta priva di riscontro documentale.

In relazione al terzo e al quarto motivo di deferimento, il Comune ha ammesso il disavanzo di gestione e la presenza di spese a carattere non ripetitivo rappresentate principalmente da oneri straordinari della gestione corrente (euro 2.047.625,02). Al riguardo, l’ente ha genericamente sostenuto che la spesa di euro 1.280.000 è connessa al finanziamento di “partite debitorie”, mentre le altre spese straordinarie vanno ricondotte alle peculiarità del territorio, caratterizzato da insularità, dissesto idrogeologico e vulcanismo. Tali affermazioni, assai sintetiche, non sono state accompagnate dalla produzione di idonea documentazione, sicché le criticità non sono superate. In generale, la Sezione rammenta che una gestione di competenza in costante disavanzo è indice di una scarsa capacità dell’ente di programmazione degli impegni di spesa, che non trovano adeguata copertura nelle entrate. Si tratta di una situazione che va attentamente controllata, proprio perché vi sono spese correnti coperte con mezzi straordinari o tramite l’applicazione dell’avanzo di amministrazione. Tale modo di procedere, pur essendo consentito in via straordinaria dall’art. 187 del TUEL, contrasta con i principi di sana gestione finanziaria e, se reiterato nel tempo, indica una seria difficoltà dell’ente a provvedere alle spese.

 

Sussiste pure la criticità individuata nel quinto motivo deferimento, poiché il Comune non ha ricostituito fondi aventi specifica destinazione per l’importo di euro 241.367,82.

In relazione ai residui (punto n. 6 del deferimento), l’ente ha dedotto che il saldo negativo tra il volume rei residui attivi del titolo IV e del titolo V e il volume dei residui passivi del titolo II è derivato dal fatto che diversi finanziamenti di opere pubbliche, pur se regolarmente incassati, non possono essere spesi in conseguenza dei vincoli del Patto di stabilità. Inoltre, il Comune ha aggiunto che la maggior parte dei residui passivi del titolo I -nella misura del 70%- sono stati estinti nel corso del 2013, mentre il restante 30% riguarda lavori di manutenzione ancora in corso e spese di personale vincolate. Tanto premesso, la Sezione rileva che residui inesigibili o comunque non riscuotibili, se mantenuti nel rendiconto, incidono necessariamente sull’attendibilità dell’avanzo di amministrazione, con ricadute negative sugli equilibri di bilancio. Risulta pertanto opportuno che, a fronte di posizioni creditorie di dubbia realizzabilità, parte delle risorse di entrata siano destinate alla costituzione dell’apposito fondo “svalutazione crediti”, ora espressamente previsto dalla legge (art. 6 comma 17 DL 95/2012). Per quanto poi riguarda, in particolare, i residui attivi di parte corrente e, nello specifico, quelli afferenti ai titolo I e III delle entrate, la Sezione, nel ricordare l’importanza della corretta e puntuale acquisizione delle risorse “proprie”, raccomanda di prestare particolare cura alla riscossione dei tributi ed al recupero dei proventi dell’evasione tributaria.

Il Comune ha confermato la presenza di ingenti debiti fuori bilancio, che si riferiscono ad esercizi precedenti nel corso dei quali è stato rinviato il riconoscimento. L’entità notevole dei debiti fuori bilancio riflette una seria difficoltà dell’ente nella programmazione delle spese e nella valutazione delle possibilità di soccombenza giudiziale, senza che risulti previsto alcuno strumento di salvaguardia degli equilibri di bilancio, di volta in volta compromessi dal verificarsi di situazioni in larga misura arginabili attraverso una corretta gestione amministrativa e un’attenta programmazione dei rischi. Infine, va sottolineato che la procedura di cui all’art. 194 TUEL deve avere carattere eccezionale, perché la presenza di debiti fuori bilancio finisce per alterare le previsioni finanziarie dell’ente

Persiste anche la criticità descritta nell’ottavo motivo di deferimento, atteso che il Comune non ha rispettato tre parametri individuati dal D.M. 18 febbraio 2013 in tema di deficitarietà strutturale.

In relazione al nono punto di deferimento, il Comune ha dedotto di avere intrapreso la ristrutturazione della gestione del servizio idrico, così da attenuare lo squilibrio tra flussi in entrata e in uscita.

In ordine alle spese per il personale (motivo n. 10 di deferimento) l’ente ha confermato di non avere proceduto alla ricognizione del personale ai sensi dell’art. 33 del d.lgs. 165/2001.

Con riferimento alla questione delle spese per gli ex dipendenti della Pumex s.p.a. e alla loro inclusione per la verifica dell’osservanza dei limiti previsti dalla vigente normativa per la spesa per il personale (motivo n. 11), la Sezione ribadisce i contenuti della deliberazione n. 110/2013/PRSE. Invero, come si evince dallo sviluppo delle vicende che hanno riguardato gli ex dipendenti della Pumex s.p.a. di Lipari (puntualmente ricostruito nella summenzionata deliberazione) nonostante l’inquadramento degli stessi come lavoratori socialmente utili, sussiste una sicura specialità del progetto rispetto al generale modello di impiego presso gli enti locali dei lavoratori socialmente utili. Da ciò discende la possibilità di escludere dalla spesa per il personale la contribuzione regionale corrisposta per l’espletamento di tali progetti; tuttavia, tale possibilità non può riguardare i lavoratori ex Pumex che siano stati utilizzati dal Comune per attività diverse da quelle dello specifico progetto e che, quindi, siano stati destinati ad attività di manutenzione e pulizia o di mero supporto agli uffici comunali. Il Comune dovrà pertanto conformarsi al richiamato orientamento.

Infine, in merito ai rapporti con organismi partecipati, il Comune ha genericamente dedotto di avere chiuso ogni rapporto e di procedere contestualmente alla definizione delle relative partite di debito o di credito (punto n. 12 del deferimento).

In conclusione, la Sezione accerta le criticità sopra descritte, per le quali l’ente dovrà adottare puntuali misure correttive e relazionare alla Sezione nei termini di legge per le necessarie verifiche.

P. Q. M.

La Corte dei conti – Sezione di controllo per la Regione siciliana accerta la presenza, nei termini evidenziati, di tutti i profili di criticità sopra illustrati con riferimento ai punti 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11 e 12;

O R D I N A

che, a cura del Servizio di supporto della Sezione di controllo, copia della presente pronuncia sia comunicata -ai fini dell’adozione delle necessarie misure correttive- al Consiglio comunale -per il tramite del suo Presidente-, al Sindaco e all’Organo di revisione dei conti del Comune di Lipari;

D I S P O N E

che l’ente trasmetta a questa Sezione di Controllo le misure correttive entro i termini di cui all’art. 148 bis, comma 3, del TUEL ai fini della relativa verifica.

Ps:

I termini per il riscontro sono di 60gg?? Il provvedimento è del 16.01.2015……..!!!

----A distanza di qualche giorno dall’approvazione del bilancio preventivo del 2014 che, peraltro, ad oggi non risulta disponibile sul sito istituzionale, il Consiglio Comunale di Lipari viene convocato per affrontare il seguente argomento:

“Controllo finanziario degli Enti Locali – Rendiconto 2012 – adempimenti ai sensi dell’art. 1, comma 168, L. 266/2005 (legge finanziaria 2006). Adozione misure correttive”.

Trattasi delle risultanze derivanti dell’attività di controllo condotte dalla Corte dei Conti a seguito delle relazioni trasmesse dagli organi di revisione.

“Il controllo riguarda la regolarità contabile e finanziaria delle gestione e le “pronunce specifiche emanate ai sensi dell’art.1, comma 168, legge n.266/2005 trovano come destinatari i consigli comunali allo scopo di permettere al medesimo organo di adottare le misure correttive necessarie per la tutela dell’equilibrio del loro bilancio.

Le pronunce hanno lo scopo di sollecitare le necessarie misure correttive delle irregolarità segnalate e le Sezioni vigileranno sulle correzioni adottate dai Consigli.”

Ma su quali irregolarità segnalate sarà chiamato a discutere il Consiglio Comunale?

Sono forse quelle indicate dall’Organo di Revisione alla pagina n.48 “Rilievi, Considerazioni e proposte”?

A voi lettori ne rappresento alcuni mentre ai consiglieri consiglio un ripasso su quanto deliberato in data 24/09/2013:

  • Residui Attivi

  • Analisi del contenzioso

  • Partecipate

  • Debiti Fuori Bilancio

  • Gestione del Servizio Idrico (vedi anche nota del Dirigente del Servizio 17/09/2013)

  • Potenziamento attività di accertamento dei tributi.

Potrei elencare tanti altri punti come quello ormai famoso del Referto del Controllo di Gestione. L’Organo di Revisione a tal proposito nella sua relazione al rendiconto del 2012 dichiarava “All’organo di revisione non risulta alcun adempimento di cui all’art.198 del TUEL”. INSOMMA NON E’ STATO PREDISPOSTO.

Ma nel 2013 e nel 2014 su questi temi la situazione è migliorata o siamo alle SOLITE?

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