Tribunale barcellona-2.jpeg

Il Giudice del Dibattimento, in sede monocratica, presso il Tribunale di Barcellona P.G., Dott. Mariacristina Polimeni, ha assolto l’imprenditore, titolare della “Ditta Individuale”, Sig. Carlo Chiofalo, difeso dagli Avv.ti Nello Cassata e Francesco Rizzo.

Lo stesso Pubblico Ministero, Dott.ssa Silvana Messina, evinta la tenuità dei fatti occorsi così come ricostruiti dai militari operanti in loco all’epoca della vicenda, aveva richiesto l’assoluzione.

I fatti. In data 11.03.2022, il Sig. Carlo Chiofalo, con decreto di citazione diretta a giudizio, diviene imputato per i seguenti reati:
1) Poiché, “agendo nella veste di titolare dell’attività commerciale in località “Porto di Levante” Isola di Vulcano, occupava abusivamente e arbitrariamente, mediante collocazione di 19 espositori in metallo su ruote e in legno fissi, e  2 strutture ombreggianti in tela e metallo con relativi plichi cementizi di supporto, zone del Demanio Marittimo, segnatamente, senza essere in possesso del relativo titolo concessorio, relativa all’area Demaniale Marittima.
2)  poiché in assenza del permesso di costruire, realizzava opere in assenza del necessario parere preventivo della soprintendenza BB.CC.AA di Messina in zona sottoposta a vincolo paesaggistico e dichiarata di notevole interesse pubblico, nonché dell’autorizzazione paesistica.

E ancora in data 23.05.2019 alle ore 10.00 circa, militari dipendenti del Comando – Ufficio Circondariale Marittimo, nell’ambito di una più ampia e articolata attività di Polizia Giudiziaria finalizzata all’accertamento di eventuali abusi demaniali marittimi, si recavano in località Levante dell’Isola di Vulcano e nello specifico su aree pubbliche/demaniali prossime alla limitrofa zona portuale, ove constatavano la presenza di una serie di strutture di cui alcune fisse e altre amovibili, poste a servizio della retrostante attività commerciale di vendita di souvenir/oggettistica e abbigliamento, esercitata all’interno di 1 box costruito con materiale ligneo misto a compensato, quest’ultimo realizzato/mantenuto sulla proprietà della Ditta Geoterme Vulcano S.r.l. e oggetto di discendente locazione a favore della Ditta Individuale “Chiofalo Carlo”;

- Da un’attenta disamina dello stato dei luoghi, raffrontato con lo stralcio planimetrico estratto dal portale ad uso comune denominato S.I.D. emergeva che le opere/strutture in questione, insistevano su una porzione di area demaniale marittima, occupando la stessa per un’estensione pari a mq. 57;
- Il materiale e le opere ubicati all’interno della siffatta area pubblica e serventi all’attività commerciale risultavano essere: 19 espositori in metallo su ruote e in legno fissi, e 2 strutture ombreggianti in tela e metallo con relativi plichi cementizi di supporto, ove erano depositati vari materiali del tipo souvenir, oggettistica ecc.;

- Durante l’espletamento del summenzionato accertamento, mentre si procedeva a cristallizzare lo stato dei luoghi mediante l’effettuazione di appositi rilievi fotografici, giungeva in loco il titolare dell’attività commerciale sub indicata, identificato successivamente nel Sig. Carlo Chiofalo, al quale si richiedeva l’esibizione della necessaria documentazione autorizzativa per l’occupazione e il mantenimento delle opere nonché autorizzazione paesistica;
- In riscontro alla richiesta di esibizione avanzata dai militari operanti, il Sig. Chiofalo rappresentava di non avere ancora acquisito alcun titolo concessorio per il posizionamento/mantenimento delle strutture sopracitate, ma di aver avviato l’iter amministrativo presso il competente Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, senza che lo stesso, tuttavia, si fosse ancora definito/concluso;

- Alla luce degli elementi penalmente rilevanti emersi durante l’espletamento delle attività di P.G., consistenti nello specifico nella mancanza di autorizzazione paesaggistica, del titolo concessorio rilasciato ovvero di qualsivoglia Nulla-Osta/provvedimento che autorizzasse la collocazione in forma stabile e continuativa dei beni in parola, si procedeva alla redazione del “Verbale di identificazione, elezione domicilio e nomina difensore di fiducia” a carico del Sig. Carlo Chiofalo.
Si precisa che non si è provveduto al sequestro probatorio dei beni rinvenuti abusivamente sul Demanio Marittimo, nella considerazione che il Sig. Chiofalo provvedeva a rimuovere nell’immediatezza le opere/strutture ripristinando, di fatto, lo stato dei luoghi.

AUGUSTADUE-top_flotta copia.jpg