di Silvia Carbone

bcarboneAmici miei tutti, ieri sera a Roma ci ha lasciato per sempre l'ultimo dei miei zii, il fratello piccolo di mio padre, il mio zio Bruno Carbone.
Tra un po' di giorni tornerà a Canneto, per adesso che riposi in pace.
Da tutti quelli che lo hanno amato. Addio.

IL RICORDO.

- Bruno Carbone era stato direttore responsabile del quotidiano "L'Ora" di Palermo, sempre in prima linea nella lotta alla mafia, caratterizzandosi per le "sue cronache e inchieste coraggiose". Stava sempre dall'altra parte del "palazzo". Aveva lavorato anche alla Rai, curando il settimanale "Mediterraneo". Aveva anche diretto l'emittente di Lipari "TeleIsole". Promotore del "Festival delle Eolie" che soprattutto nei primi anni aveva riscosso un gran successo.(bl)

Ai famigliari le nostre condoglianze.

Lo vogliamo ricordare attraverso le sue parole, in una delle interviste che ha rilasciato.

Intervista a Bruno Carbone:
Ha avuto modo di lavorare fianco a fianco a Mauro De Mauro. Che giornalista era?
De Mauro era un ottimo cronista che una volta che "addentava" una notizia cercava di ricavarne tutto il possibile. Scriveva molto e di getto. Quello che non riusciva a scrivere lo confrontava con me. Abbiamo condiviso per diversi anni la stessa stanza al secondo piano di piazzetta Napoli. Era un uomo che aveva molta intuizione, legata ovviamente ai rapporti con gli altri.


Il giornalismo de” l'Ora” si è caratterizzato per le cronache coraggiose. Può descriverci l'aria che si respirava e le differenze con il giornalismo di oggi?

Il giornalismo di allora era un giornalismo di notizie e d’inchiesta. Ora l'inchiesta, l'approfondimento non esistono più. Ricordo, quando ero direttore, che su quasi tutti i fatti che accadevano in città ci riunivamo in assemblea e discutevamo come andavano affrontati. La cosa importante era cercare dietro la notizia. La verità è quella che aveva annunciato De Mauro e che molti segmenti di questa realtà sono stati nascosti perché erano implicati personaggi di alto rango. Perché Borghese non era che la superficie.


Qualche anno fa, sulle pagine di Repubblica, lei ha dichiarato che De Mauro, è sparito perché sapeva del golpe borghese. Qual è secondo lei la verità e dove hanno fallito le indagini?
Era stato nella decima mas con Junio Valerio Borghese col quale aveva mantenuto negli anni un rapporto di amicizia che non ha fatto mai pesare alla redazione: le sue amicizie e la sua appartenenza politica. Furono proprio le sue amicizie di destra che gli raccontarono il tentativo di golpe borghese e delle truppe che aveva già assoldato ivi compresi manipoli mafiosi. Tale era l’amicizia con Junio Valerio Borghese da mettere nome alla sua seconda figlia Junia. In redazione c'era un’aria di tensione continua, dovuta anche ai vari attentati della mafia e alle continue minacce.

di Attilio Raimondi

Caro Bartolino, colleghi di Roma mi comunicano la scomparsa del caro Bruno Carbone: amico carissimo e collega di profilo. Con lui ho vissuto la bella esperienza de L'Ora ed un mandato all'Ordine di Sicilia. So della vita giornalistica che hai vissuto con lui alle Eolie. Mi spiace molto. La sua scomparsa mi addolora. Ciao.

di Sandra Rizza

Si è spento ieri a Roma il giornalista Bruno Carbone, grande professionista e gentiluomo (qualità rara nella nostra categoria). E' stato il mio primo direttore a L'Ora. Ricordo ancora di aver assistito da "biondino" ad un suo cazziatone in redazione, durante il quale urlò a Gianmauro Costa: "Gli imprevisti vanno programmati". Rimasi perplesso e solo dopo molti anni di esperienza capii cosa intendeva dire.

Agostino Spataro

Mi associo. Giornalista serio, acuto, coraggioso, come del resto erano (quasi) tutti quelli de "l'Ora".

di Petro Ancona

Mi associo al lutto. L'ho conosciuto giovane importante giornalista de l'Ora fucina del giornalismo siciliano e poi nazionale. Non credo fosse molto anziano. Era più o meno mio coetaneo. E' la mia generazione che sparisce sempre più velocemente.

di Italo Tripi

Che brutta notizia! Caro Bruno amico di cento discussioni. Un'altro pezzo di bella storia palermitana che va via.

di Donatella Coppolino

Oggi ero li' solo fisicamente! Con il cuore ed il dolore rivivevo tante Processioni vissute con Bruno Carbone, Ivana e con gli amici comuni. Con il caro vecchio Eolo, attraversavamo, spesso "a paiuolo" un mare che dire ...movimentato sarebbe puro ...eufemismo! Ma l'Eolo superava tutto! Dopo la Processione andavamo nella casa di Bruno e Ivana a Lami! Bivaccavamo sul prato davanti casa, satolli e inebriati ...o".embriachi" di Malvasia. Mentre Francesco Carbone piccollino giocava con i miei piccoli, noi .."adulti" ascoltavamo, non senza interloquire, Bruno che ci esponeva le sue grandi idee per rendere la nostra società più democratica e ..."Pulita". Ognuno di noi suggeriva il modo di realizzarle...e tra discussioni propositive e contrastanti...arrivava Pasquetta! Ma questo e' solo dei tantissimi episodi della nostra vita. Da oggi in poi il mio sguardo su Lipari, sarà ...filtrato dai mille ricordi! Grazie generoso, caro, insostituibile, fraterno Bruno!

di Luigi Barrica

Lavoravo a Palermo (da precario) al quotidiano " L'Ora ". Direttore: Nicola Cattedra; capo servizio: Bruno Carbone. Letta dal direttore una mia inchiesta sugli emarginati magrebini che affollavano il comprensorio palermitano, lo stesso disse: "Bruno, firmiamo 'sto contratto d'assunzione a Barrica..il ragazzo ha stoffa ed è bravo!..." Carbone: " no, Nicola, non possiamo! Barrica, oltre ad essere mio amico personale, è mio coisolano... (anche se io, ad onor del vero, sono cannetaro,due km da Lipari...) Serve altro per definire "PERBENE" una persona? Addio mio Bruno!

P.S: hai già chiesto ai responsabili del tuo nuovo mondo una rotativa per un altro giornale?

REPUBBLICA.IT

Addio al giornalista Bruno Carbone, morto a Roma ieri notte. Nato a Lipari 77 anni fa, era stato notista politico del quotidiano "L'Ora" di Palermo, che aveva diretto nella seconda metà degli anni Ottanta. Successivamente Carbone aveva lavorato anche alla Rai, curando il settimanale "Mediterraneo", e aveva diretto l'emittente di Lipari "TeleIsole". Il mondo giornalistico siciliano lo ricorda per la brillantezza e la profonda onestà intellettuale che lo distinsero in oltre trent'anni di carriera. Carbone sarà cremato e le sue ceneri saranno custodite a Canneto di Lipari.

Carbone era noto anche per essere stato il vicino di scrivania di Mauro De Mauro, il giornalista protagonista di uno dei misteri italiani più celebri, scomparso la sera del 17 settembre 1970. A quarant'anni dalla scomparsa, in una sua intervista a "Repubblica" Carbone ricordò così quella sera: "Vivevamo con l'orecchio attaccato al telefono, aspettando la telefonata di qualcuno o di risentire la sua voce. Cercavamo di capire su cosa stesse lavorando- Nei giorni prima del sequestro, girò al giornale la voce che stesse preparando un grosso scoop, che avrebbe fatto tremare l'Italia".

"Io tentai - prosegue il racconto - di convincere Mauro a dirmi qualcosa. In questo nostro mestiere, gli spiegai, più le cose le sanno in molti e meno si rischia.
Non lo convinsi. Allora gli suggerii di parlare col procuratore Scaglione. Mi disse che ci avrebbe pensato. Poi sparì dalla stanza per un paio d' ore. Era andato al palazzo di Giustizia. Quella sera uscì e non tornò più. Tempo dopo uccisero anche Scaglione".

CORRIERE.IT - ANSA -  LIVE SICILIA

E' morto il giornalista Bruno Carbone, nativo di Lipari. E' stato direttore e notista politico del quotidiano "L'Ora" di Palermo. Ha lavorato anche alla Rai, curando il settimanale "Mediterraneo" e diretto l'emittente di Lipari "TeleIsole".

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