A Bali il numero di balinesi in grado di surfare è altissimo e non solo tra i giovani: non è raro assistere a performance mozzafiato. Nelle zone costiere la surf culture ha conquistato tutti ed è diventata un simbolo dell’intera isola indonesiana. Con il tempo il surf è stato anche sfruttato nel migliore dei modi per attirare turisti dalla vicina Australia, dalla California e dalle Hawaii, altri posti nei quali la tavola è sacra.

Ma da dove nasce tutta questa passione per il surf? Perché molti lo considerano il luogo migliore al mondo per cavalcare le onde? Per scoprirlo bisogna inevitabilmente fare un passo indietro.

Si dice che il primo uomo a portare il surf a Bali sia stato Bob Koke. Bob era un giovane fotografo californiano, che nel 1936 passò due settimane in Indonesia per immortalare luoghi non ancora contaminati dalla civiltà occidentale. Quando lui e la moglie Louise visitarono Bali ne restarono folgorati all’istante, al punto di non voler più tornare negli States. Decisero quindi di aprire un piccolo hotel, ma non nella zona interna di Denpasar dove erano presenti tutti gli altri hotel dell’isola, bensì a Kuta, direttamente sul mare.

Questa scelta si rivelò geniale, perché consentì a Bob di scoprire le onde di Bali. In ogni caso, il surf aveva ormai  fatto colpo sulla popolazione locale, diffondendosi come un virus inarrestabile.

I motivi per cui Bali è a tutti gli effetti uno dei migliori posti al mondo per surfare sono tanti. Il primo riguarda la conformazione geografica dell’isola, che permette a chiunque di scegliere il tipo di onda che preferisce. E poi  fa caldo tutto l’anno; una condizione meteorologica ideale per stare tante ore in mare e la vita costa molto meno.

Per tutti questi motivi, il surf a Bali è più di un semplice passatempo: è un vero e proprio stile di vita, se non addirittura una religione, a cui gran parte dei balinesi (specialmente coloro che vivono sulla costa) sono profondamente devoti. Perché quando il surf diventa parte integrante della società, della tradizione e della fama di Bali, è inevitabile che smetti di essere un semplice passatempo. Sulle stradine dell’isola indonesiana non è raro trovare cartelli che recitano “Pray for Surf”, pregate per il surf. Un modo simpatico per ricordare a tutti di serio che a Bali la tavola è davvero sacra.

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