giugno.jpg

 

PRIMA PAGINA: "PEPERONCINANDO”

 prima_pagina.jpg

Ci sono oltre tremila varietà di peperoncini coltivate nel mondo. Adoperato già nel 5500 a.C. in Messico per conservare gli alimenti e per curare raffreddori e dolori reumatici, quello che lo scienziato Linneo nel 1737 battezzò Capsicum, non è solo un ingrediente diffusissimo nella cucina del Sud del mondo, ma anche uno dei simboli scaramantici per eccellenza. Nel 1500, a pochi anni di distanza dal suo ingresso nel “vecchio mondo” a bordo delle caravelle di Colombo, il compositore spagnolo Bernardino de Ribera, fu tra i primi a raccontare che i mercanti atzechi avevano l'abitudine di infilare due peperoncini nei sacchi di merce invenduta, con la speranza che le solanacee colorate e piccanti, portassero fortuna l'indomani. E anche in tutte le civiltà precolombiane, dai Maya agli Inca, erano ritenuti sacri e addirittura usati come moneta di scambio. I reperti affiorati dal villaggio di Cerèn, oggi patrimonio Unesco, raccontano del suo uso come tortura, ma anche come afrodisiaco, mentre il suo culto è testimoniato dall'obelisco di Tello, una stele di circa due metri dell'800 d.C. e da i ricami di Nazca (400-600 d.C.) raffiguranti un contadino che li reinventa come pendenti di una singolare collana. E ancora oggi, in particolare in Calabria, in Abruzzo e nelle aree interne della Campania, persiste l'abitudine, tramandata dalla società contadina, di appendere corone di peperoncini dietro la porta di ingresso per allontanare i nemici o il “malocchio”. Un amuleto contro la sfortuna, ma anche contro l'infedeltà: secondo la tradizione, infatti, riporre sotto il cuscino dell'amato dei peperoncini a forma di croce, legati da un nastro rosso, aiuterebbe a riaccendere la passione e ad allontanare il rischio del tradimento.

 

ISOLA SPAZIO foto e testo di Aurora Bonanno Conti Natoli

 5.-IMG_0045-afpscfcopy-copy-2lw.jpg

Stanco il mio spazio

chiede l’integrità perduta

al filo d’erba

alle carezze del vento

al silenzio delle stelle

alla porta di Dio

La ricerca si dipana

dentro coordinate

contraddittorie del

diagramma della memoria

segreti rituali

bizzarrie

sentieri battuti

essenza delle cose

umanità del Lògos

morire d’innocenza

Ho bisogno d’armonia

ho bisogno d’armonia

come la perla dell’ostrica

del deserto  il cammello

la terra dell’erba

dei gabbiani ill cielo

il sorriso delle labbra

le carezze della mano

E l’anima dell’ignoto

e dolore e gioia

e speranza

Psychè

Dynamìs

Gnosìs

Mi coricai

mi addormentai

mi svegliai poiché

il Signore

mi accolse

La ragnatela

prende vita

Spazio 

tempo

immagine

Creatura

la mia creatura

Il muro del 

silenzio è rotto

il mio si dilata 

in mille pluralità

cosa essenza

 scorgono l’identità

impalpabile comunicare

Più preziosa

 del silenzio

più della vita

dei frantumi d’arcobaleno

frammenti di sguardo

veli di voce

m’incanta l’arte

per l'isola

 Il_Vulcano_a_Piedi_Stromboli_Trekking_orizontale.jpg

CONTROCORRENTEOLIANA: LEGGENDE

aaaaaaaa.jpg

Le Eolie dovrebbero aggiungere nei loro programmi i viaggi delle leggende con guide specializzate nel raccontare le quantità infinite di storie che hanno vissuto sempre ai confini con la realtà. Ogni isola ha le proprie leggende che ancora qualche mercante di giornata tenta di farle sue e che invece appartengono all'ambiente dell'arcipelago.

 

VERO&FALSO

 

pitvf-Politico eoliano vuole arte.

-Elettore eoliano s'immerge nell'idratazione.

-Salina spalmerà natura sulla pelle.

-Lipari ama le pance piatte.

-A Panarea aspettano Draghi.

-Stromboli sperimentano i tonni in scatola.

-Alicudi sperimenta le stampe psichedeliche.

 

INFORMAZIONEXINFORMAZIONE-ll Notiziario si legge e si ascolta

IMG-20200914-WA0002.jpg

logo_isoleolie.jpg