calendario del Notiziario 2024 con le foto di Claudio Merlino 

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PRIMA PAGINA: Filosofia e diplomazia

di Leonardo Dini*

Spesso non si considera che i confini geografici politici sono un'invenzione e convenzione umana. In natura i confini esistono e sono costituiti da fiumi, montagne, mari, foreste, ma appunto sono confini naturali tra popoli che appartengono a un'unica specie, quella umana. Ma la realtà effettuale propone un mondo completamente imperniato sulle guerre e su nuove economie di guerra. Eppure la guerra dovrebbe essere solo un retaggio del passato, dei tempi di Von Clausewitz che affermava che “ la pace è la prosecuzione della guerra con altri mezzi’.

Invece oggi la guerra è di nuovo al centro della realtà attuale. Dunque la “Fine della storia”, basata sulle guerre, prevista dallo studioso Francis Fukuyama nel 1989, non si è concretizzata, anzi il “conflitto tra le civiltà” descritto da Samuel Huntington, è oggi il metodo di risoluzione delle controversie internazionali più trendy. Eppure la costituzione italiana dal 1948 dice che” l’Italia ripudia la guerra come metodo di risoluzione delle controversie internazionali”.

Oggi il mondo è affollato di guerre, in Medio Oriente la guerra asimmetrica fratricida tra popoli mediorientali che potrebbero convivere pacificamente, in due Stati : fra Israele e Palestinesi prosegue, violando ogni limite del rispetto umano e della dignità umana, e lo stesso accade in Ucraina, dove la guerra sembra essere il prodromo di una guerra universale su vasta scala, funzionale soltanto alla ricostruzione post bellica dell’architettura della sicurezza internazionale e degli equilibri multipolari, in un futuro che appare sempre più remoto. E a un divide et impera congiunto tra Cina e India e paesi orientali, proiettati a dirigere il mondo futuro.

Ma proprio in India ora la regione del Kashmir trova limitata la sua indipendenza, mentre in Asia e in Africa imperversano molte situazioni critiche bellche…Nonostante tutto continuiamo a incoraggiare la pace, andando in direzione ostinata e contraria, come direbbe Fabrizio De André, ripartendo da quelli che Kant definiva i “Prolegomeni per una pace perpetua”. La filosofia può fare molto per la pace: perché nasce come metodo pacifico di dialogo e per interrogarsi sui problemi comuni. La filosofia non va dissociata però dalla diplomazia: anzi soltanto una rinascita della diplomazia, di una diplomazia coerente con l’epoca del mondo globale e virtuale, può allontanare le guerre e favorire una conversione non effimera della specie umana alla pace.

*Filosofo

ISOLA PASSERO foto Giuseppina De Maria

Stanze senza cielo

e con le nuvole messicane sparse

nel soffitto imbiancato e illuminato

sempre a giorno.

L’isola e le sue luci a led

che imprimono risparmi sconsolati.

Chi raccoglie i dati e chi le date

per poi smarrirsi nell’urbanizzazione

del momento sbagliato e umiliato

dalla vita del viaggiatore

sempre più solitario come il passero.

CONTROCORRENTEOLIANA: BAGNAMARE

Bagnamare la più bucata delle italiane. Gli anni passano e i disastri aumentano. Tutto perché si continua ad insistere a voler mantenere le tubazioni dove si trovano e non sospenderle sul mare. A vista. Ma le soluzioni semplici diventano complicate da far capire.

VERO&FALSO 

-Politico eoliano santifica.

-Elettore eoliano diavolizza. 

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