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di Michele Sequenzia

Caro Bartolino, e caro Gennaro,
riascoltando la poesia recitata in "eoliano" , dal poeta Francesco Fenech, in onore del tuo 50esimo anno di "travolgente", sano, puntuale giornalismo, vengono alla mente tempi passati, volti, voci, modi di vivere di epoche scomparse.

"Tutto stava cadendo a pezzi e selvaggio. Inoltre, Salina era molto povera all'epoca. Tutto il sud d'Italia era considerato la casa dei poveri nella terra dei tricolori. Il padre di Francesco ha venduto le proprietà e dal prezzo di acquisto ha acquistato un passaggio di battello da Napoli a New York. Ma la nave non è arrivata.
È sceso sulla strada per Napoli. Ora il padre aveva un biglietto senza valore per un passaggio di nave che non esisteva più e le terre della casa dei suoi antenati non erano più di suo possesso.
Il giorno dopo è tornato da Napoli a Salina, ha annullato il contratto di acquisto e ha riconquistato i vigneti.
Questo è stato l'inizio dell'Azienda Agricola Fenech a Malfa."

Luoghi e persone del passato, la sua poesia ci riporta ai tempi della trasmissione orale.
Quando tutto veniva consegnato ai posteri solo dalla propria voce.
Oggi le nuove generazioni non si riconoscono , hanno dimenticato.
Viviamo nell'angoscia, immersi dal terrore di continue guerre. predomina l'egoismo, la prepotenza, le famiglie si moltiplicano, ma sono divise.
Ridotti alla fame si spera nel " Salvatore".
Chi governa usa la frusta e cavalca la miseria, senza futuro.
Le tristi separazioni cancellano le radici, i nomi, le storie dei padri.
Al contrario c'è chi continua a rispettare i luoghi del passato. Ad amare, a far crescere i figli, il proprio lavoro.
Dove la terra offre il meglio del creato.

Isole preziose, delicate, le Eolie. C'è urgente bisogno di buoni Padri e Madri. Di Buon Governo.
Di gente onesta. Di buona volontà.
Noi odiamo la politica che impone. Che divide e avvelena, non vogliano partiti che frantumano l'unità, la fraternità di un antichissimo popolo.
Anche la Malvasia di Francesco è poesia. Dono prezioso.
Sono belle parole, che emergono dal passato, ma molti di noi non comprendono il "malfese" di Malfa.

Non dimentichiamole, manteniamole in vita, ridiamo loro l'antico vigore musicale, mi piacerebbe poterle leggere. Per poter ricordare i miei nonni siciliani.
Per meglio gustare il senso della poesia. Anche nella loro traduzione in italiano.
Caro Bartolino e caro Gennaro, viva il Notiziario, con i migliori auguri a tutti gli emigrati del mondo.

NOTIZIARIOEOLIE.IT

17 MARZO 2022

L’intervista del Notiziario a Michele Sequenzia, l’italiano vero e libero

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Caro Direttore,
Berlino- 22 maggio 1939 : Benito Mussolini, il Duce del Fascismo, firma il " Patto d'Acciaio " con il dittatore tedesco Adolf Hitler.
Italia fascista e Germania nazista si armano, milioni di cittadini chiamati alle armi, dichiarano la guerra, intendono dominare il resto del mondo.
Il soldato italiano ed il soldato tedesco marciano insieme e combattono uniti.

Ma chi ricorda oggi l'8 settembre 1943?
Quanti sono i giovani italiani che sono informati sulla fine del fascismo? E quali orrori hanno patito gli Italiani!

Cosa ne sanno i giovani italiani oggi, dopo 80 anni, della disfatta italiana dell'8 settembre 1943, la fuga del Re, l'occupazione nazista, la lunga lotta per la libertà?
8 settembre 1943: sono le 18:30 , Radio Algeri trasmette, in lingua inglese: "L'Italia di Mussolini si è arresa". è la voce del generale statunitense Dwight Eisenhower.
l'Italia, annientata, chiede la pace, cessa di combattere.
Sono le 19:42, Pietro Badoglio informa, per radio, gli italiani della firma dell'armistizio.
L'intero governo fascista, l'esercito di Sua Maestà, si sono arresi agli Americani.
l'8 settembre 1943, segna la fine della dittatura politica e militare di Mussolini.
Si bruciano le bandiere con il Fascio, si abbattono le statue, le targhe dei gerarchi,
distrutti i " Fasci Littori", le " Aquile Romane", ogni simbolo di Mussolini.
Benito Mussolini è arrestato , chiuso in carcere,
Si svuotano i ministeri, in fuga tutti i generali. l'esercito allo sbando. Cosa succede? L'Asse Berlino Roma collassa. Ora i tedeschi
hanno il campo libero, comandano, imprigionano tutti gli italiani, occupano le città, i porti, le fabbriche,
fanno quello che vogliono, hanno un esercito potente. Le armate tedesche prendono possesso di ogni caserma, porti, aeroporti,
l'esercito italiano non esiste piu'.
Gli italiani, militari e civili, sono fatti prigionieri. Si instaura la pena di morte.
Ogni atto di ribellione contro il governo di Hitler è punito con la morte.

Sono fuggiti tutti via. Re Vittorio Emanuele terzo, tutta la famiglia reale, numerosi generali e alti dignitari fascisti ,
l'intero stato maggiore fascista, si distruggono dossiers, si bruciano gli archivi, si spara a vista, si consumano omicidi, abbandonando gli italiani al loro destino.
Roma, è deserta, spariscono le Camice Nere, con tutta la corte di Casa Savoia, i suoi ministri e generali.
I Palazzi del governo, i ministeri, le caserme, i tribunali, le Poste, si fugge via, tutto abbandonato. Non è rimasto nessuno.
Nel vuoto politico, inizia la guerra civile, tra fascisti ed antifascisti. Si uccidono i fascisti, a vista, senza processo.

L' 8 settembre 1943, una data orribile. Segna la fine della guerra fascista di Mussolini, lascia infiniti danni alla Nazione,
migliaia di morti, una popolazione in miseria.
Gli anni successivi, fino al 25 aprile 1945, sono ancora di più dolorosi. Hitler occupa militarmente l'Italia. Impone le leggi di guerra tedesche.
Iniziano le persecuzioni.
Gli italiani sono inermi vittime del Nazismo. Vengono deportati in massa in Germania e messi a lavorare come schiavi.
Comandano i tedeschi. Si deportano ovunque gli ebrei italiani, che finiscono nei lager per essere messi nei forni crematori.
Inizia la Resistenza. Ci si odia. Ci si ammazza per le strade, gli uni conto gli altri, c'è la fame, la miseria, la speculazione, il ricatto ed il tradimento.
Gli aerei americani bombardano gli italiani giorno e notte. I tedeschi terrorizzano la popolazione inerme.
Intere città sono distrutte. Porti, ferrovie, fabbriche distrutte, Milano, Genova e Torino sono in fiamme.
Ogni giorno si muore nei bombardamenti.
Manca il pane e l'acqua. Siamo tutti alla fame. Si formano le prime compagnie di partigiani che lottano contro i nazisti.
L'Italia sconfitta, è una nazione distrutta , lacerata dalla guerra civile e dall’occupazione tedesca.

Ancora oggi c'è molta disinformazione, interi capitoli di storia d'Italia, sono tutti " oscurati".
L' 8 settembre 1943, un orribile ricordo di infinite sofferenze, delle atrocità del regime di Mussolini, che hanno segnato la mia infanzia

Caro Direttore,

Il capo del Governo Giorgia Meloni, dei " Fratelli d'Italia", fa " cassa" grazie ai pensionti italiani.

Avviso : Pagamenti pensioni Settembre 2023: secondo il calendario Poste Italiane

I titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution
avranno a disposizione le somme, sia on-line sia in caso di prelievo agli ATM, già dal 1° settembre.

Nota bene: I titolari di c/c postale che invece intendano ritirare la pensione in contanti
allo sportello devono rispettare il calendario con turnazione alfabetica previsto da Poste Italiane.

Affisso presso gli uffici postali, ecco il calendario per il ritiro pensione di settembre 2023:

venerdì 1 settembre: ritiro per i cognomi A-C;
sabato 2 settembre: ritiro per i cognomi D-K;
lunedì 4 settembre: ritiro per i cognomi L-P;
martedì 5 settembre: ritiro per i cognomi Q-Z.

Caro Direttore,

Oggi, venerdì 3 marzo 2023, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si terrà la cerimonia di apertura delle celebrazioni per i 125 anni dalla fondazione dell’INPS (1898-2023).

L’evento, dal titolo “L’evoluzione del welfare e del lavoro per innovare il Paese”, in programma alle 11 presso la Sala Angiolillo di Palazzo Wedekind, a Roma, sarà trasmesso in streaming.

Nel corso della cerimonia, coordinata dal giornalista Francesco Giorgino, interverranno Marina Elvira Calderone (Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali) e Silvana Sciarra (Presidente della Corte Costituzionale), che presenterà una relazione dal titolo “Solidarietà alla prova. Corte Costituzionale, sicurezza sociale e diritti”.

È possibile seguire in diretta l’evento, dalle 11, collegandosi al link L’Evoluzione del Welfare e del Lavoro per innovare il Paese - Celebrazione del 125° anniversario dell’Istituto (1898 - 2023).

Caro Direttore,

a che punto siamo con la "riforma" del Catasto? Quante sono le proprietà immobiliari " illegali"?

Un enorme patrimonio di miliardi di euro " sprecati", inutilizzati, buttati a mare! Il Catasto italiano è fermo ai valori di mercato dell’anno 1939, sotto il governo di Sua Maestà Vittorio Emanuele III Re d’Italia, e di Benito Mussolini.

Su impulso della Corte Costituzionale di Karlsruhe entro il 31 gennaio 2023 i cittadini tedeschi sono stati invitati a riportare in via telematica

all'ufficio centrale delle Finanze dei 16 Länder ,metro per metro, quanto in loro possesso.

La scadenza del 31 gennaio non è procrastinabile,le multe per il mancato invio, sono pesanti.

Il governo di Berlino mira  alla completa copertura telematica " catastale", area per area, comune per comune, dell'intero territorio, come già ora avviene per assistenza medica, ospedali, assicurazioni,  farmacie, come per prenotazioni, denunce ed interventi tutti registrati via internet. Tutto ciò assicura, per ogni immobile, un nuovo aggiornato gettito fiscale , assicurando il controllo della spesa pubblica e degli investimenti, costi e ricavi, permette la programmazione a lungo termine di ogni nuovo intervento sul territorio. 

Con il nuovo catasto , il governo di Berlino mira ad un ingente recupero di tasse «evase», per oltre, non meno di  250 miliardi di euro per anno fiscale. 

Berlino mira all’indipendenza in materia di energia, gas ed elettricità, con nuovi pesanti investimenti , a migliorare, autostrade, ferrovie, ponti, traghetti, aeroporti, centri culturali internazionali, nuova formazione, di scuole, università, moderni ospedali e maggiore assistenza.

Meraviglia come il nuovo governo di Roma non provveda ad    intervenire creando il nuovo catasto per « adeguare» il gettito fiscale immobiliare, ai prezzi di mercato.

La politica dei « condoni fiscali» , incostituzionale, ha prodotto negli ultimi 70 anni, spaventose iniquità, diffusa povertà , ingiustizia, colpendo i poveri e salvaguardando i ricchi. Una politica fiscalmente errata, che ancora oggi avvelena la vita democratica e viola la Costituzione.

 

 

Tutta la Svizzera è da oggi unita contro il Coronavirus. Il Consiglio federale con i Cantoni si è riunito oggi, 16 marzo 2020, in seduta straordinaria e ha deciso di inasprire ulteriormente i provvedimenti a tutela della popolazione e di proclamare la «situazione straordinaria» ai sensi della legge sulle epidemie.

L’intero territorio deve essere controllato giorno e notte. L’intero sistema sanitario è in allarme. Ogni cittadino è chiamato direttamente in causa per il bene comune. Non si puo aspettare oltre. Ogni cittadino deve compiere il proprio dovere. Non ci sono alternative. Siamo tutti chiamati ad obbedire. Fino al 19 aprile 2020 tutti i negozi, i ristoranti, i bar e tutte le strutture ricreative e per il tempo libero dovranno restare chiusi. Fanno eccezione i negozi di generi alimentari e le strutture sanitarie. Dalla mezzanotte di oggi saranno inoltre introdotti controlli anche alle frontiere con la Germania, l’Austria e la Francia.

Per sostenere i Cantoni negli ambiti della sanità pubblica, della logistica e della sicurezza, il Governo ha autorizzato l’impiego di circa 8000 militari. Già nella sua seduta del 13 marzo 2020, il Consiglio federale ha deciso ulteriori provvedimenti per contenere la propagazione del coronavirus e per proteggere la popolazione e il sistema sanitario. Da subito e fino alla fine di aprile sono vietate le manifestazioni con più di 100 persone e nei ristoranti, nei bar e nelle discoteche non è ammessa la presenza di più di 50 persone.

In questo modo è più facile mantenere la distanza reciproca di sicurezza. Nelle scuole non possono essere tenute lezioni in classe fino al 4 aprile. Il traffico transfrontaliero dall’Italia viene limitato. Il Consiglio federale mette inoltre immediatamente a disposizione fino a 10 miliardi di franchi per attenuare in modo rapido e non burocratico le ripercussioni economiche della pandemia.

 

Caro Direttore,
presso il - Musée des Beaux Arts - Place du Palais de Justice, 73000 CHAMBERY-Dipartimento - Savoia, sabato 11 gennaio 2020 alle ore 14:30 è in programma un’ interessante conferenza sulla vita e le opere di Riccardo Gualino, dal titolo:
“Vie d'un entrepreneur, collectionneur et mécène italien de la pemière moitié du XXème siècle” . Riccardo Gualino è sicuramente una delle piu’ importanti figure di mecenate, straordinaria personalità del mondo culturale, economico, finanziario ed industriale del secolo scorso. La conferenza sarà tenuta da Giorgina Bertolino, storica dell'Arte.
Informations et réservations : Service des Musées – Ville de Chambéry – Tél: ….04 79 68 58 45. Giorgina Bertolino è laureata in storia dell’arte moderna. Direttrice artistica della Galleria Luigi Franco Arte Contemporanea a Torino, responsabile della formazione dei mediatori culturali alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo-Torino.

 

---Il Ministro Fioramonti , ha rassegnato le dimissioni da Ministro delI’ Istruzione. In Italia l’Istruzione italiana per il governo Conte bis , nel 2020, viene valorizzata meno di una partita di “ fichi secchi”, se si considera che il Ministro Fioramonti aveva chiesto 24 miliardi di euro, e Il Premier Conte gliene ha concessi al massimo 3 .

La situazione sta peggiorando. L’Italia risulta al terzo posto in Europa per quantità di lavoratori con competenze inferiori rispetto alla mansione ricoperta e al settimo posto rispetto ai lavoratori con competenze superiori al ruolo ricoperto. Siamo messi molto male.
Di questo passo l’istruzione italiana , senza investimenti , priva di progettazione a largo raggio, di lungo periodo cessa di esistere. E i nuovi nati diventano tanti nuovi somari. Nessuno li assumerà perché non hanno istruzione. L’educazione/istruzione oggi –in media- costa sempre di piu’, è la più grande industria che da la vita al mondo. Enormi difficoltà stanno penalizzando la scuola nel mondo. Cresce l’ignoranza e l’odio. Con l’odio si alimentano le guerre.Se manca l’istruzione si spalancano le porte dei peggiori mali.. L’Italia rischia di perdere un milione di studenti nei prossimi anni, passando da 9 a 8 milioni totali.

Oggi viene a mancare ( cito James HiIlman) “ un intero esercito di amministratori, esperti, studiosi, ricercatori, specialisti; divisioni in classi, unità, soggetti, discipline, dipartimenti; conseguimento di traguardi, gradi, prove, valutazioni; e naturalmente bilanci preventivi, supervisione, responsabilità misurabile. Pure l’istruzione perno su cui gira l’intero mondo degli affari, si suddivide in due specie: primaria e superiore, tecnica e classica, scienze ed arti; riparatrice ed avanzata. Oggi la gioventù ha bisogno di buoni insegnanti polivalenti, di ampia capacità , di altissima formazione in piu campi, mentre il Governo non offre nulla per la formazione. L’Istruzione viene a mancare. C’è nell’aria tanta ribellione, come il rifiuto della scuola, cresce la violenza, con attacchi contro inermi studenti negli edifici scolastici. Molti abbandonano la scuola. C’è molto bisogno di psicologi, per affrontare situazioni di emergenza, valutare le varie patologie, come le tragedie scolastiche, abbandoni, suicidi, conflitti, che ostacolano la difficile azione educatrice..

Per molti insegnanti restano quindi sul tavolo i problemi, i disagi e le difficoltà di sempre, se non peggiori di un tempo a causa dei mutamenti della società e della famiglia: dagli allievi difficili ai conflitti coi genitori, coi colleghi o coi direttori, dallo stress al «burnout», fino ai cali di motivazione, alla vocazione più o meno in crisi, alle competenze e alla qualità della formazione.
Oggi gli insegnanti, pur con la massima buona volontà, sono presi in mezzo ad una macchina burocratica che crea solo crescente miseria.

Da una parte soffrono le richieste di un sistema educativo arretrato, fatta senza moderni mezzi, senza obiettivi concreti , operano nel continuo rischio di crolli, in edifici assai critici, pericolosamente esposti, senza minima difesa, insicuri, alla ribellione degli studenti, alla pressione parentale, al crescente odio sociale, di razzismo, e dall’altra , restano delusi in una posizione reddituale precaria, insufficiente, oberata, burocratica –spesso indifendibile- soggetti a critiche, a continue violenze, simile a quella di un medico alle prese con un difficile paziente, in bilico , come un avvocato con il mafioso cliente, di un giornalista coartato dall’’editore, del prete di fronte ad un pericoloso malvivente..”

 

---Caro Direttore, ho ascoltato la tua lunga intervista con il Sindaco di Lipari. Sono in cura da tempo in Germania, sono assistito da ottimi medici . Mi domando: perché un buon medico non trova lavoro in Italia ? Perché per curarsi migliaia dii italiani sono costretti ad emigrare per trovare moderni, efficienti sistemi di assistenza medico-chirurgica ? Perché gli italiani , pur pagando pesanti contributi, sono praticamente abbandonati al loro destino?’
Leggo e trasmetto:
“Preferiscono fare i pizzaioli o i gelatai a mezzo servizio in Germania pur di poter un giorno lavorare come medici nel Paese della Merkel. Il sogno per cui hanno studiato tanto e che in Italia sembra sempre più difficile da realizzare. Metà giornata dedicata allo studio della lingua e l'altra dietro a un banco a servire i clienti e a praticare il tedesco. Negli ultimi anni c'è stato un 'boom' di giovani laureati in Medicina, ma anche infermieri, che hanno scelto la terra tedesca per specializzarsi, lavorare e mettere su famiglia.

Secondo l' Istat, i professionisti del settore sanitario che hanno chiesto al ministero della Salute la documentazione utile per esercitare all'estero sono passati da 396 nel 2009 a 2.363 nel 2014, +596%. Con la Brexit, è oggi la Germania ad attrarre questi ragazzi. «Ogni giorno ci arrivano 4-5 richieste - afferma all'Adnkronos Davide Civita (28 anni), presidente del gruppo Facebook 'Medici italiani in Germanià (3.400 membri) e specializzando in cardiologia in Germania - Stimiamo in circa 6 mila unità, tra medici, infermieri e studenti, le persone che cercano fortuna qui. In Italia ho lavorato, senza stipendio, a Milano all'ospedale S.Raffaele come medico volontario in cardiologia». «La beffa - osserva Civita - è che continuo a pagare i contributi previdenziali in Italia: 1.800 euro l'anno. La mia posizione non la posso chiudere, altrimenti perdo tutto.
Una vera e propria "mafia". Scrivilo pure - chiosa - perché io in questi anni per pagarmi la scuola di tedesco ho fatto il gelataio, la mattina i corsi e il pomeriggio nel negozio per 8-10 euro l'ora come vengono pagati gli immigrati appena arrivati».

A insegnare il tedesco a chi arriva nella terra del premio Nobel per la Medicina Rober Koch, ci pensa un quarantenne italiano: Paolo Andreocci. Dopo un dottorato, Andreocci ha avuto la lungimiranza di fondare a Friburgo l'Internationales Sprachzentrum Dialogo (Isd). E di connazionali 'dottorinì in fuga ne ha conosciuti molti. «Nella nostra scuola organizziamo dal 2009 corsi per l'apprendimento e il perfezionamento del tedesco medico finalizzati all'approvazione del titolo di studio - spiega Andreocci, direttore dell'Isd di Friburgo - Negli ultimi anni abbiamo registrato un forte incremento di richieste e di partecipanti. E ora, grazie ai nuovi corsi organizzati dall'Isd per conto del ministero, c'è un 'boom' di domande ogni giorno. Proprio lunedì (25 settembre n.d.r.) è partita la didattica per l'anno 2017-2018 ».

«Ho scelto la Germania perché in Italia ci sono poche possibilità. A luglio ho preso l'abilitazione e il mio sogno era fare la specializzazione in Neurologia - racconta Alessandro C. (26 anni) - Ma le date del concorso per le Scuole di specializzazione tardavano e non potevo aspettare. In Germania si riesce a lavorare con serietà e continuità. Io non sono riuscito a fare l'Erasmus, ma ho fatto la tesi a Berlino e ora ho un livello di tedesco C1». «Sono ormai 3-4 anni che studio questa lingua e ho svolto alcuni tirocini come medico di base ad Hannover. Qui si lavora di più che in Italia, ma è tutto organizzato molto meglio. Ora sono a Friburgo per frequentare il corso di tedesco medico-scientifico, una volta finito non credo di trovare grosse difficoltà per un posto in ospedale. Qui c'è molta richiesta. Certo mia mamma - risponde Alessandro - avrebbe preferito avermi vicino casa a Padova, ma entrambi i miei genitori hanno capito la situazione. Sì, sono contento di essere venuto a fare il medico in Germania».”

 

Caro Direttore,
Siamo a Natale. Samo sempre piu’ con l’acqua alla gola. Siamo ultimi in Europa. Il 2020 parte già con una forte negatività. Brutto tempo. Piovono tasse su ogni testa. Poveri giovani italiani , la cui vita futura sarà di fatiche e dolori. Povere famiglie che tribolano. Ma al contrario, siamo immersi in un mondo di bugie, di turpi messaggi, di balle, basta sentire le fantastiche fanfaronate del Prof. Avvocato Conte, che siede ignobilmente al comando del governo italiano. Le sue sparate sono missili di crassa ignoranza , colorati palloncini per idioti, conditi con un alto tasso d’insulti per la media intelligenza dei poveri ascoltatori Tv.

Vogliamo precisare meglio gli Alti Pensieri del nostro Presidente?
“ Da gennaio , ci sediamo tutti attorno al tavolo e tutto ridiventa chiaro, senza problemi.”. “ Abbiamo fatto una manovra che nessuno mai è riuscito a fare”. Abbiamo tramutato gli zero di ogni passività, in tante unità, positive, creative, intelligenti, moderne, che moltiplicate per il reddito fisso, congelano gli svantaggi dello spread, il costo è nullo, orami sceso a pochi centinai di miliardi”. 
Occorreva una manovra di ampio respiro, tutta a carico del cittadino, che facesse premio, che desse fiducia. Io ci sono riuscito. Ora i mercati, internazionali stanno reagendo positivamente, sono tutti in attesa di venire in Italia. I cinesi ci sono già e attirano altri cinesi. L’Italia ha bisogno della Cina. I cinesi ci portano la loro ricchezza. Abbiamo salvato, con il nostro intervento, i cittadini da pesanti tasse. In pochi giorni siamo riuscito a far quadrare ogni sbilanciamento, abbiamo continuamente cambiato i numeri in modo che tutto fosse chiaro. Lo si vede già. Il 2020 mostra tutta la potenza del governo. La sua compattezza. La crisi Alitalia segna il nuovo percorso di risanamento, grazie al nostro governo, i miliardi di debito non ci sono piu’. L’industria si muove a ritmi insperati, non c’è un disoccupato in Italia. Siamo i primi negli investimenti nel trasporto aereo che sono centuplicati. La crisi è scomparsa. Basta rifletterci. Stiamo avviando un processo che ci porterà ai primi posti nel mondo. Autostrade è il nostro futuro. Il perno dello sviluppo dei ponti, dei viadotti , di ogni infrastruttura.

C’è maggiore sicurezza sulle strade. Tutto risanato con il nostro governo. Nessuno muore sul lavoro. Le nostre aziende sono a livello mondiale in tema di sicurezza. Trenitalia è all’avanguardia del processo di risanamento. I nostri treni sono sicuri moderni, superveloci e super affollati. Taranto ormai è risanata , non ci sono malattie, si sta benone, siamo riusciti a far riattivare gli impianti, oggi a pieno ritmo, imponendo sanzioni e aprendo cause in tribunale, tutte a carico del cittadino. Ma ci siamo riusciti. Ora guardiamo avanti, la crisi è alle spalle, il sistema bancario è il migliore che esista. I salari sono ottimi. Gli stipendi sono alti. Non c’è piu’ crisi. I pensionati stanno con la pancia all’aria, tanto sono contenti. Gli italiani debbono aver fiducia. Noi lavoriamo, fino all’osso, per il bene di tutti.”

 

---Caro Direttore, nella Sala della Conciliazione, ad Assisi, è stato presentato il libro “La rete degli invisibili” scritto da Nicola Gratteri, procuratore capo presso la Procura di Catanzaro, e da Antonio Nicaso, docente universitario e saggista, sul fenomeno della ‘ndrangheta.

Nicola Gratteri da oltre 30 anni è in prima linea nella lotta alla mafia calabrese. “La mafia – ha detto il magistrato – vive di comportamenti, di gesti precisi, ha obbiettivi ben chiari, sa bene chi avvicinare e chi no, e sa uccidere. .Siamo tutti in pericolo. Non bisogna mostrarsi deboli è questa l’unica strada per salvarsi. Bisogna stare saldi. Non esiste regione del centro nord dove non esista la presenza della mafia e con i mafiosi non si scherza, loro arrivano per fare affari, contro la legge, usano ogni mezzo, per distruggere aziende sane, incendiano, riciclano denaro sporco, aprono nuovi traffici di canali di droga, con ogni mezzo, per organizzare truffe e per sfruttare finanziamenti europei”.

Sull’altra faccia della ‘ndrangheta, Gratteri ha detto che “le mafie sparano di meno, cercano di rendersi sempre più invisibili, si presentano rispettabili, perché sanno che commettendo atti violenti alzano l’allarme sociale e oggi hanno bisogno non di arricchirsi ma di giustificare la loro ricchezza”. Come si combatte il qualunquismo e l’indifferenza? Nicola Gratteri ha le idee chiare: “bisogna partire dalle scuole, dagli insegnanti, dalla pubblica opinione, spesso assente, bisogna parlare con i ragazzi , metterli al corrente, farli partecipi.. Oggi i giovani sono più informati ma assai meno colti, una volta la cultura, il sapere era un valore, oggi conta più una marca sportiva.. Bisogna investire di più sulle scuole, per il tempo pieno, educandoli alla legge , al rispetto, allo stare insieme, a condividere passioni e interessi.

---Occorre una scuola creativa. La formazione è l’unica strada per far capire ai giovani che esiste un altro mondo, non quello che loro hanno in testa, per attrezzarli all’acquisizione di una consapevolezza dei rischi che esistono. Insomma occorrono fatica, tempo, passione, interesse, volontà, e ovviamente investimenti molto importanti strategici per la scuola”. Secondo il professor Nicaso, studioso da decenni del fenomeno, “la mafia ha due caratteristiche, la capacità di fare sistema e la capacità di adattamento, ed è sempre alla ricerca di paradisi normativi, infatti la troviamo in Europa, in Sudamerica, in Africa e con il cambio di strategia i mafiosi puntano a far entrare il denaro frutto della attività nell’economia legale”.

Sull’aspetto economico si è intrattenuto Nicaso: “Al fine di infiltrarsi la logica della mafia è quella della convergenza degli interessi, di costruire una potente ragnatela, in occasione di calamità naturali o di investimenti nei locali pubblici, poi venduti come appartamenti, illegali. E’ assolutamente indispensabile fare sistema , senza timori, coraggiosamente, democraticamente, con passione, uniti contro il cancro che ci divora, perché la lotta alla mafia riguarda tutti, nessuno escluso”.

A proposito di Ospedale di Lipari: dalle parole ai fatti... qualcosa si muove all’orizzonte.

A Rai Tre Agorà s’intervista il ministro Roberto Speranza. Il tema caldo è: come si è curati in Italia? Il Ministro, infervorato, convinto dell’efficacia raggiunta, parla di un budget in arrivo con altri 2 miliardi per l’assistenza medica in Italia nel 2020? Ma cosa significa per chi è ammalato? Cosa cambia?

Da noi, l'assistenza sanitaria è garantita a tutti i cittadini (italiani e stranieri aventi diritto) attraverso una rete di servizi (assistenza medica e pediatrica, farmaceutica, specialistica ambulatoriale, ospedaliera, domiciliare e dei consultori pubblici).
Interessa conoscere la mia esperienza in Germania? Come si è curati in Germania? In Germania l’assistenza medica viaggia all’opposto. E’ basata sulla “ Assicurazione-Krankencasse”. In Germania si paga per essere curati.  Recentemente ho avuto contatti con le strutture sanitarie del Baden, al sud della Germania, sono stato degente nella città universitaria di Freiburg, che da lavoro a oltre 12.000 addetti, ci sono 70.000 tra ambulanti giornalieri e ricoverati, con 1600 letti. Ho visto come i tedeschi si curano. Come vengono assistiti i vari pazienti. Ho apprezzato la qualità, la bontà dell’ assistenza, la competenza, la preparazione, la cultura, durante i lenti giorni di degenza..

Chi viene dall’Italia, importante abbia una residenza in Germania, anche se temporanea. Questo è basilare. Quindi, in tale situazione, si è assistiti e curati grazie al sistema sanitario integrato. Ma lo si paga. Per i tedeschi, la quota dell’assicurazione sanitaria obbligatoria dipende dal reddito.. Studenti, lavoratori autonomi e persone assicurate senza reddito pagano l’intero contributo integrativo da soli. Nell’assicurazione sanitaria obbligatoria, i bambini e i coniugi all’interno di un’assicurazione familiare vengono coassicurati gratuitamente. 
Tutti gli studenti stranieri che intraprendono un corso di studi presso un’università o un istituto superiore tedesco (Hochschule) devono avere per obbligo un’assicurazione sanitaria. Senza la prova di un’assicurazione sanitaria non avviene l’immatricolazione. In Germania la si paga.. Tutto il sistema è prenotato e realizzato via telematica e/o telefonica. Le segreterie sono puntuali, efficienti, rapide, decisorie. Una media assicurazione puo’ avere un onere di 200 euro/ mese. Ogni 4 mesi si paga un ticket aggiuntivo per le medicine di 5 euro. . Tutto è regolato dalle varie “Versicherungen“, controllori e controllati, ogni variazione delle casse malattia. Io ti do assistenza, e tu me la paghi.

In Italia il sistema è all’opposto. Ogni cittadino e non cittadino ha il diritto di essere curato. I costi ovviamente aumentano ogni anno. Aumentano gli anziani e le varie patologie dell’età avanzata. Aumentano i debiti dello Stato. Tutto costa di piu’. 
Lo Stato è il nostro assicuratore malattia . Ma noi non versiamo nulla. Quindi la mia salute è governata dai mezzi finanziari dello Stato. Se lo Stato non ha mezzi adeguati, non ha entrate, non riceve credito da esterno, dai sistemi di aiuto, salva stati, da chi ha mezzi, per curarmi, e non ha strumentazioni moderne, manca di medici, di ospedali, di medicine, io sono a rischio. Praticamente è un sistema basato sul eventi finanziari in divenire, flussi monetari altalenanti, della brutale , odiosa, mortale, finanza internazionale. Chi è sicuro del domani? Un sistema sanitario che manca di progettazione, di prospettive e di visione. Un sistema senza mezzi. Ecco che allora prosperano le varie “ visite private”, case di cura “ private”, esami “privati”. Ecco dove finisce il denaro pubblico. E si paga il doppio, o il triplo. In realtà il cittadino italiano paga molto di piu’ del cittadino tedesco. E si carica di ogni costo, di cui si parla molto poco, con tutti i rischi collegati alla totale disinformazione in mancanza di una “ ombra” di assistenza futura. .

In Italia i pazienti vivono di pura speranza, lo si legge ogni giorno, dove la “ cattiva sanità” nulla puo’ fare contro le patologie del sistema. l’iter italiano è apparentemente piu’ generoso, offre ma non mantiene, in realtà non puo’ competere con l’efficienza finanziaria tedesca. In Italia ci sono molti ostacoli. Ci sono troppe regole burocratiche, poco efficienti, lente. Si creano ritardi e maggiori costi. Come fare troppe fermate. Poca assistenza. La malattia non perdona le attese. Un esame per aneurisma deve essere fatto in tempi brevi. Si rischia la morte. La tempistica dell’intervento è basilare. In Italia questo aspetto diventa secondario. Invece è mortale.
Per curarsi si inizia un iter tortuoso. Ad ogni fermata c’è un blocco. Ci sono ritardi. Ci sono lentezze. Si fanno lunghe code. Si chiamano “ liste di attesa” Molti italiani stanchi , non si curano , non hanno mezzi per farlo. A che servono gli ospedali se non curano la gente?
La malattia non curata, peggiora. Ci sono orari per le visite. Ma spesso non ci sono i medici. C’è carenza di organici. La gente sta male. Chi è lontano dai centri principali, non ha alcuna assistenza. Non sa dove andare. Gli anziani sono i primi a non essere curati. I costi aumentano vertiginosamente..

Tempi di attesa in Germania sono praticamente a zero ritardi. Si fissa l’appuntamento di “ base”. La visita è spesso rapida, completa. Ogni studio medico, compete con gli altri, per efficienza, puntualità , capacità, professionalità, si attrezza al meglio. L’industria medica e la ricerca aiuta lo sviluppo. Ci sono apparecchiature moderne, che spesso non sono “ disponibili” in Italia. ll medico di base avvia – sempre che il paziente abbia un indirizzo residenziale in Germania- la procedura di una analisi dettagliata presso un centro specializzato. In Germania questi centri sono molto diffusi e ben attrezzati. Gli interventi possono essere a pagamento o coperti da Assicurazione personale. Ogni cittadino tedesco dalla nascita paga la propria assicurazione. Senza valida assicurazione, ti arriva il conto a casa. Si paga di tasca propria.

In Germania è sviluppato da anni il sistema “ integrato” . Nulla di improvvisato. Tutto regolarizzato. L’integrazione dei servizi sanitari è pianificato centralmente, si dirama ovunque da nord a sud, non ci sono differenze, con le medesime procedure da est ad ovest .
Non ci sono corse di ammalati da una regione all’altra, come da noi , molti ammalati del sud, verso il nord per una operazione . Non ci sono code di parenti stressati davanti agli ospedali. Non ci sono letti buttati ovunque. In Germania si mira a non creare delle differenze, ma ad unificare il sistema, pianificare interventi e controlli, come le lancette dell’orologio. Enormi sono gli investimenti in nuove “ città della salute”. Ogni passaggio del paziente in ospedale è computerizzato, ogni servizio interno collegato alla sua malattia riceve la notizia della sua presenza, non ci sono attese , si segue il percorso di visita fissata : mese, giorno, ora e posizione nella struttura.

Tutto è registrato. Dal medico di base fino al vertice del Primario. Informati capillarmente sono ospedali, interventi, cure post- operatorie, assistenza domiciliare. 
Il medico curante (come da noi quello di base) attiva lui direttamente lo specialista. Non viceversa. I medici s’informano e si scambiano le informazioni. Ogni paziente è informato. Contemporaneamente esistono sul territorio le farmacie ottimamente fornite, che offrono attenzione e assistenza. La farmacia collabora, scambia e riceve informazioni con e dal medico curante. Verifica i contenuti delle ricette. In taluni casi blocca l’erogazione del farmaco, se ravvisa incompatibilità con lo stato di salute del paziente.

Caro Direttore,
Un “ Buon Natale” dal Comune di Messina. Leggo e trasmetto: “In arrivo una valanga di avvisi per i contribuenti che non pagano la Tari. Due messinesi su tre non pagano la tassa sui rifiuti. Lo ha scoperto il sindaco, Cateno De Luca a seguito di controlli incrociati effettuati insieme a Messina Servizi.
Nelle casse del Comune si registra un ammanco di circa 25 milioni di euro. Il sindaco ha quindi annunciato l’imminente invio di circa 30mila avvisi ai contribuenti non in regola. Cittadini che vivono nell'oscurità contributiva. L'ufficio tributi conosce nomi cognomi ed indirizzi di questi “ irregolari”, e invierà da lunedì prossimo dei moduli di autodenuncia con i quali questi “ onesti” cittadini potranno mettersi in regola.

Avranno 30 giorni di tempo per presentare questa certificazione e poi riceveranno l'accertamento per la Tari non pagata negli ultimi sei anni.
Se non risponderanno, avranno una sanzione dai 100 ai 500 euro per la mancata comunicazione e verrà loro imputata una cifra forfettaria equivalente a una casa da 92 metri quadri con tre componenti il nucleo familiare, circa un carico di 400 euro per anno. Questi onesti signori che non pagano la Tari sottraggono in malafede, oltre 14 milioni di euro l'anno al Comune di Messina.

---La tragica situazione degli Anziani in Italia 
Non nascono piu’ bambini, serpeggia odio contro le donne, la famiglia è disintegrata, restano miseri residui di “ anziani” , sopravvissuti. La maggioranza della popolazione italiana è ridotta assai male. Una gran parte sono poveri, soli, indigenti, di scarsi mezzi, abbandonati a se stessi. Nei prossimi anni si prevede un ulteriore netto calo delle nascite. In aumento, in tanta illegalità, improvvisati ghetti per anziani , depositi e spazzature di cui nessuno vuole mai piu’ sentir parlare. 
Oggi, governo assente, ben il 30,3% degli ultra 75enni italiani ha molta difficoltà con il PC , non è in grado di usare il telefono, di assumere autonomamente le proprie medicine e di gestire le proprie risorse economiche, avere un aiuto, preparare i pasti, fare la spesa, svolgere attività domestiche. Molti anziani non riescono ad uscire di casa. Nessuno telefona. Nessuno li cerca. Le città sono invivibili per gli anziani. Sono difficoltà che incontrano il 13% dei 65-74 anni, il 38,0% dei 75-84 anni e addirittura sette ultra 85enni su dieci.

L’ultima trovata, per rovinare i loro ultimi giorni di vita, è quella della loro “ informatizzazione forzata”. Forza Anziani, modernizzatevi. Invece di dare loro una normale, semplice assistenza, s’impongo nuovi sacrifici. Se non lo sai usare il PC “ non esisti”. Tutto è telematico. La distanza tra cittadini e Pubblica Amministrazione diventa abissale. Come trovarsi nel vuoto tra Terra e Plutone. Nel rapporto della Corte dei Conti, si legge col trend attuale di circa un milione di nuovi utenti all’anno, rischiano di passare decine d’anni perché sia effettivo l’utilizzo di un accesso unificato ai servizi tramite SPID.

Per interagire con la Pubblica Amministrazione, sempre piu’ elefantiaca, burocratica, volgare , asfissiante, invece di semplificare si dilata , mentre l’anziano, indebolito, stanco, fragile, è paralizzato , impotente. Lo si obbliga per qualsiasi atto a doversi servire di persone di fiducia, quasi introvabili, non sempre qualificate, per assisterlo. Si trova immerso nel mercato di un confuso esercito di nuovi/ e badanti telematiche , piuttosto aggressive se non sgradevoli, spesso odiose, che lo dovranno accompagnare – a pagamento- anche in carrozzina, allo sportello telematico . In mancanza di qualsivoglia semplice struttura , ben organizzata e diretta, tutti in coda alle edicole, abilitato punto di raccordo con la PA.

Anche il Comune di Roma, pur oberato da persistente ignavia e incapacità, sta sperimentando nuove edicole in grado di intermediare i servizi del proprio portale. In mancanza di “edicole telematiche” , o supposte tali, code di anziani tutti alla ricerca del tabaccaio di “ zona”, anch’esso non ancora digitalizzato.
L’anziano in mancanza di qualsiasi assistenza, nello squallore amministrativo che lo circonda quasi un mondo desertificato , di odiosi alieni, tornerà al triste girovagare per le strade , in totale insicurezza, nell’inutile ricerca, rischiando di cadere nelle innumerevoli trappole, furti e borseggi, sempre in affanno, di vaghe informazioni. Stanco e deluso, si tornerà alla coda del raro ufficio postale aperto , dove l’assistenza – si fa per dire- è altrettanto inesistente quanto introvabile.

Caro direttore,

Ti lancio una notizia piccante, siamo a Santa Margherita Ligure: tutti a bocca aperta. Occhi sgranati sul video "a luci rosse" trasmessi sugli schermi dei totem informativi davanti al Comune, quando i 2 dispositivi con touchscreen in centro città hanno incominciato a trasmettere a raffica eccitanti immagini porno.
La notizia ha fatto velocemente il giro della cittadina, sull'episodio indagano i carabinieri. In una nota, l'amministrazione comunale ha comunicato che «è stata contattata la ditta proprietaria e gestore dei dispositivi. Niente multa. Si prega solo di” fare attenzione”, che non succeda piu’.

---La tragica situazione degli Anziani in Italia 
Non nascono piu’ bambini, serpeggia odio contro le donne, la famiglia è disintegrata, restano miseri residui di “ anziani” , sopravvissuti. La maggioranza della popolazione italiana è ridotta assai male. Una gran parte sono poveri, soli, indigenti, di scarsi mezzi, abbandonati a se stessi. Nei prossimi anni si prevede un ulteriore netto calo delle nascite. In aumento, in tanta illegalità, improvvisati ghetti per anziani , depositi e spazzature di cui nessuno vuole mai piu’ sentir parlare. 
Oggi, governo assente, ben il 30,3% degli ultra 75enni italiani ha molta difficoltà con il PC , non è in grado di usare il telefono, di assumere autonomamente le proprie medicine e di gestire le proprie risorse economiche, avere un aiuto, preparare i pasti, fare la spesa, svolgere attività domestiche. Molti anziani non riescono ad uscire di casa. Nessuno telefona. Nessuno li cerca. Le città sono invivibili per gli anziani. Sono difficoltà che incontrano il 13% dei 65-74 anni, il 38,0% dei 75-84 anni e addirittura sette ultra 85enni su dieci.

L’ultima trovata, per rovinare i loro ultimi giorni di vita, è quella della loro “ informatizzazione forzata”. Forza Anziani, modernizzatevi. Invece di dare loro una normale, semplice assistenza, s’impongo nuovi sacrifici. Se non lo sai usare il PC “ non esisti”. Tutto è telematico. La distanza tra cittadini e Pubblica Amministrazione diventa abissale. Come trovarsi nel vuoto tra Terra e Plutone. Nel rapporto della Corte dei Conti, si legge col trend attuale di circa un milione di nuovi utenti all’anno, rischiano di passare decine d’anni perché sia effettivo l’utilizzo di un accesso unificato ai servizi tramite SPID.

Per interagire con la Pubblica Amministrazione, sempre piu’ elefantiaca, burocratica, volgare , asfissiante, invece di semplificare si dilata , mentre l’anziano, indebolito, stanco, fragile, è paralizzato , impotente. Lo si obbliga per qualsiasi atto a doversi servire di persone di fiducia, quasi introvabili, non sempre qualificate, per assisterlo. Si trova immerso nel mercato di un confuso esercito di nuovi/ e badanti telematiche , piuttosto aggressive se non sgradevoli, spesso odiose, che lo dovranno accompagnare – a pagamento- anche in carrozzina, allo sportello telematico . In mancanza di qualsivoglia semplice struttura , ben organizzata e diretta, tutti in coda alle edicole, abilitato punto di raccordo con la PA. Anche il Comune di Roma, pur oberato da persistente ignavia e incapacità, sta sperimentando nuove edicole in grado di intermediare i servizi del proprio portale. In mancanza di “edicole telematiche” , o supposte tali, code di anziani tutti alla ricerca del tabaccaio di “ zona”, anch’esso non ancora digitalizzato.

L’anziano in mancanza di qualsiasi assistenza, nello squallore amministrativo che lo circonda quasi un mondo desertificato , di odiosi alieni, tornerà al triste girovagare per le strade , in totale insicurezza, nell’inutile ricerca, rischiando di cadere nelle innumerevoli trappole, furti e borseggi, sempre in affanno, di vaghe informazioni. Stanco e deluso, si tornerà alla coda del raro ufficio postale aperto , dove l’assistenza – si fa per dire- è altrettanto inesistente quanto introvabile. 

Caro Direttore,

oggi essere ammalati può portare sul lastrico una famiglia su due.

Gentilmente vorrei chiedere l’opinione del dottor Angelo Sidoti, acuto osservatore, intervistato da Gennaro Leone dalla sede torinese della Redazione del Notiziario, sul “caldissimo” tema: sanità in Sicilia, come curarsi?

Domanda: come e con quali mezzi si potrebbe intervenire per sanare la crisi finanziaria delle cinque maggiori aziende ospedaliere siciliane? E che fine fanno gli Ospedali “minori, decentrati, sempre carenti”?

Leggo che “l'assessore alla Salute Ruggero Razza chiede“ alle strutture che spendono troppo e producono poco di predisporre dei piani di rientro”. Ma come fare, se non si producono che debiti? Cosa hanno in atto i vari Direttori Generali siciliani ? Esistono dei “Piani di Sviluppo”? E chi paga?

Esistono analisi dei costi/benefici? O tutto si riversa sul ” taglio “ del personale? Come ci si può curare se mancano Piani Operativi e mezzi?

Il ritornello è sempre lo stesso: si continua a colpire il “lavoratore”. "Tutto a scapito della sanità pubblica" per il sindacato Cimo, che denuncia l'"inadeguatezza" dei direttori generali delle aziende sanitarie e "la mancanza di controllo dell'assessorato alla Salute".

Nell'ultimo triennio (2015-2018) quasi tutte le aziende siciliane , invece di diminuire il rapporto tra costi e prestazioni, hanno peggiorato il proprio deficit.

L'unica azienda oggi che è riuscita a diminuire il debito e migliorare i servizi è il Papardo di Messina.

Nel documento siciliano sono contate perdite, oggi, per 153 milioni di euro. Per essere sanate richiedono enormi sacrifici da parte di operatori sanitari e pazienti. Chi ci rimette, alla fine, sono solo i pazienti.

Dove andare a curarsi? Oggi il Governo Conte-Bis è alle prese con enormi problemi tutti a costi elevatissimi: A- Interventi miliardari sul “ Territorio Devastato”, B- spaventosa , pesantissima milionaria cronica crisi Alitalia, C- crescenti contestazioni e tempeste giuridiche con Arcelor-Mittal.

La crisi di governo è palpabile. Il dr. Razza, Assessore alla Salute della Regione Sicilia ha annunciato che dal gennaio 2020 il budget riservato oggi ai privati convenzionati verrà “rivisto e innovato” in modo che “non sarà più possibile tenere per le strutture private in Sicilia lo stesso budget di venti anni fa”. Se tanto mi da tanto, stiamo molto male.

Chi oggi è ammalato, anziano, solo, dove e come può curarsi?

Caro Direttore,

“ Stiamo provvedendo con urgenza, gli stanziamenti sono pronti, la situazione è sotto controllo”, mentre ci si lava le mani, i Ministri vanno a pranzo. Venezia annega nel fango, il mio amico a Genova stava per cadere in un burrone: era in automobile per Torino, l’Autostrada appena dopo Savona gli si è aperta come il burro, un boato di morte, giù tutto , una valanga di fango ha schiantato come un niente quattro enormi piloni di tenero calcestruzzo “ all’italiana”. Per pura grazia di Dio non è morto. Improvvisamente, come quando ci si sveglia, veniamo informati che “ la situazione è tragica”.

A pezzi, di prossimo crollo, sono oltre 7.000 infrastrutture viadotti, bretelle, svincoli, ponti e gallerie. “ Stiamo rilanciando gli investimenti, il lavoro è assicurato, ce la faremo, l’Italia si è messa in moto”.

In realtà si parla di prossimi spaventosi crolli. Come avere il cancro ormai sparso nel corpo. In tutta segretezza, l’ANAS ci dice che oltre 1.400 viadotti, sono senza “ gestore”, per incompatibilità di gestione, rimpalli amministrativi, decreti lampo, tutto fatto in fretta senza ragionamento, tutto campato in aria, pessima gestione...

Usciti dal lungo letargo, oggi i nostri ponti e viadotti sono ridotti a “carton gesso”, nessuno li cura, mancano di qualsiasi monitoraggio. Sono talmente anziani che stentano a stare in piedi, data l’età. Ora, dopo l’ennesimo fallimento di un governo fasullo, inadeguato, vogliono dare il comando a “ Ferrovie dello Stato”? Si salvi chi può.

Caro Direttore , 
Ci sono molte cose che non vanno nei nostri cimiteri. Anche nel giorno che ricorda i nostri cari defunti. Quello che scrive Massimo D’Auria è vero. Le amministrazioni non vogliono critiche. Odiano le denunce. Le amministrazioni sono solerte solo quando hanno torto. Si rischiano querele. Chi subisce un torto e lo rende noto è costretto a difendersi. Si rischiano denunce anche se si va al cimitero per portare un fiore fresco. E si beccano multe salate.

Roma, la “ Città Eterna” non offre che pessimi esempi. Leggo che i cimiteri di Roma sono “Terra di Nessuno”- Cimitero di Prima Porta,….” al cimitero manca l'acqua” : breve risposta del Sindaco Raggi:” portatevi una tanica su un furgone". Come dire, arrangiatevi, io non ho tempo da perdere. La stessa pessima situazione la leggo per i cimiteri di Parma, Galatina, Marsala, Bari , Brescia e Genova. Critiche e denunce. Tutto registrato. Le amministrazioni sono subissate da scandali. Una situazione a livello nazionale che non trova soluzioni. Cosi ai parenti dei defunti che si recano al cimitero dei loro cari, magari partono da lontano, si fanno centinaia di chilometri, treni, aerei, traghetti, alberghi, taxi, bus, poi si trovano davanti uno spettacolo indecente. Che fa tanto male. Acquistano dei fiori per offrirli ai loro cari, non trovano nemmeno l’acqua, e non possono nemmeno esprimere il loro disgusto..

Manca l’acqua. Le colpe ci sono, ma si perdono nei meandri della cattiva ministrazione. Alla fine nessuno risponde. Sembrano tutti scomparsi. Nessuno è il “Responsabile”? Tutti assolti, tranne il cittadino che risulta fregato. E la sicurezza? Chi risponde? Chi visita i propri cari defunti rischia di farsi male.. Come stiamo ad igiene? Nessuno pulisce, nessuno pota le piante, taglia l’erba, nessuno disinfetta, si cammina in mezzo ad insetti pericolosi. Le bellissime tombe dei nostri cari sono abbandonate a se stesse, e molte sono ormai coperte dalla vegetazione. I vialetti difficilmente percorribili, impossibili per gli anziani, con scalinate sbrecciate, luoghi malsani invasi da rifiuti di ogni tipo. E se si cade per terra chi risponde? Fregati due volte. Ovunque si trovano escrementi di uccelli, molti loculi sono danneggiati, cadono a pezzi, si inciampa in cavi elettrici lasciati scoperti. Perché nessuno interviene? Perché nessuno fa nulla?

Al contrario di Lipari, i bambini della parrocchia di San Matteo Apostolo di Borgo Velino (Rieti) hanno imparato ad aver cura non solo dei propri cari, rispettosamente, ma anche delle molte tombe abbandonate..
Tutti insieme, si prega per rispettare chi ci ha lasciato, per ricordarlo, con amore, responsabilmente , poi protetti e dotati, accompagnati dai ragazzi più grandi, dai catechisti, dai sacerdoti e dai genitori, si fa pulizia , si lava, si sistema, si riordina, ovunque, per lasciare ai nostri cari , e a chi non ha nessuno, un segno di partecipazione, di rispetto, di un semplice fiore. Ottimo insegnamento per chi è giovane, che dimostra maturità e senso civico. Non lo si fa per obbligo, tanto meno per un dovere o come lavoro: solo con spirito di devozione, per diventare un buon cittadino, che s’impegna socialmente, con un vero semplice atto di amore. Ci guadagna tutta la collettività. Con generosità e senso di responsabilità. Si prega e si lavora- Ora et labora.

Caro Direttore,
a proposito di Giorgio La Pira ( Pozzallo-Ragusa 9 gennaio 1904-Firenze 5 novembre 1977): " Atti del primo convegno internazionale per la civiltà e la pace cristiana – Firenze 2-6 ottobre 1955*. 
“Tutti gli uomini sono già degni di attenzione e di rispetto a prescindere dalla loro condizione temporanea, disoccupato, senza tetto, alcolizzato....ma questa consapevolezza si sviluppa solo uscendo da una visione "turistica" e dall'indifferenza reciproca.

"Siamo tutti dei “turisti”: si passa accanto alla disoccupazione e non si sa cosa sia la disoccupazione. Passi accanto a quello che è senza casa e tu non sai che cos'è la casa, non l'hai mai scoperto. Passi accanto alla città e non sai cos'è la città, non l'hai mai scoperta. Così io, ero passato accanto a tante cose, anche al lavoro, ma non l'avevo capito. L'ho capito quando fui sottosegretario al lavoro, allora capii che cos'è il valore di fondo del lavoro, e quindi della disoccupazione.

Allora, anche noi dobbiamo sforzarci di uscire "dalla bolla" del nostro piccolo mondo e cominciare a costruire ponti, abbattendo i muri della freddezza, del risentimento, della paura e del rancore. Sentimenti orrendi che ci portano a vivere male e a pensare di risolvere i conflitti costruendo altre bombe atomiche.”

*Tratto da Padre Ernesto Balducci “ Giorgio La Pira, pag.16- Tra le innumerevoli opere di Padre Ernesto Balducci, ricordiamo: “L'uomo planetario, Camunia, Milano 1985; Le tribù della terra, Edizioni Cultura della Pace, San Domenico di Fiesole 1991; La terra del tramonto, Edizioni Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole 1992-
Su Youtube si puo’ riascoltare l’ultimo discorso pubblico di Padre Balducci all’Arena di Verona- 1991- sul tema: Beati i costruttori di Pace.

Caro Direttore,
Le interpellanze parlamentari di Leonardo Sciascia: “ Un onorevole siciliano”. Un libro da leggere e meditare. Desidero ricordare come Andrea Camilleri racconta l’esperienza parlamentare di Leonardo Sciascia in un bel libro edito da Passaggi Bombiani del 2009.

Si tratta di una rara raccolta delle interrogazioni parlamentari che lo scrittore di Recalmuto presento’, dalle file del partito radicale, tra il 15 dicembre del 1979 al 31 gennaio 1983. Camilleri, ci fa conoscere l’autentica passione politica di Leonardo Sciascia, il suo impegno, la lucidità, l’approccio mai ideologico, ma sempre ancorato ad una analisi dei fatti acuta e spietata, comunque sempre scomoda ed insofferente al potere.

Gli argomenti di queste interrogazioni sono tutti di estrema attualità. Sono coraggiose denunce che riguardano casi di cronaca, atti politici, che Sciascia ha voluto portare alla luce in Parlamento. Sono fatti molto gravi e, allora come oggi, restano dolorose ferite aperte. La brutalita’ della mafia, gli interessi di potere, l’immoralità, gli illeciti arricchimenti, l’uccisione del magistrato Ciaccio Montalto , il caso Pecorelli, il Belice, la vicenda dei petroli, l’uso improprio delle armi da parte delle forze dell’ordine, il caso Moro, la strage di via Fani.

Un libro assai scomodo. Dalla viva voce di Andrea Camilleri e dagli interventi di Sciascia emerge un ritratto impietoso di una classe dirigente italiana egoisticamente incapace di trarre coscienza dei propri profondi mali e colpevolmente sorda alle parole, ai richiami di chi, con tutto il rigore della ragione, dimostrava di amarla.

Caro Direttore,
leggo con molto piacere che è attiva e combattiva la “ Aeolian Islands Preservation Fund", nell'ambito del progetto Èolio dell'associazione "Attiva Stromboli".

Leggo invece con apprensione che la “ Casa Rossa”, di Stromboli ….per qualche “ dollaro in piu”, si cerca di alienare, trovare un compratore, pur di venderla ad un qualsiasi spregiudicato palazzinaro.
Vergogna! Si vede che ancora una volta gli Amministratori, ottimi burocrati, non hanno cura, come poca memoria, rispetto per l’” immagine dei luoghi”, il Paesaggio culturale, per i quali sono stati eletti, tanto meno per la valorizzazione della memoria e la storia. Povera Stromboli!
Si profila un ennesimo furto alla cultura italiana ed internazionale.

Mi raccomando Direttore, evitiamo questo ennesimo danno alla cultura italiana ed internazionale. Chiediamo all’intera comunità , all’intero arcipelago, con tutti i suoi figli sparsi nel mondo in modo che facciano sentire la loro voce. Non orbiamo Stromboli della sua storia, del suo passato.. Difendiamo la “Casa Rossa”. Facciamo che la Casa Rossa sia dichiarata Monumento Nazionale.

La “ Casa Rossa “ tutto il mondo vuole vederla, visitarla, toccarla e sognare. E’ un bene storico, di enorme potenzialità economica, oggi sottovalutato, e ben poco cosciuto. La “ Casa Rossa”, rappresenta per tutti noi la nostra giovinezza, un mondo meraviglioso, unico, delle nostre speranze, il lascito per chi viene dopo.

Un valore storico-nazionale da tenersi ben stretto, dando vita ad una Fondazione “ Casa Rossa”. Come lo sono la casa di Elvis Presley a Memphis, Tennessee, “ Graceland”, stupenda in stile coloniale che Elvis comprò nel 1957 per 100mila dollari.

Incredibilmente oggi attira più di 600.000 visitatori ogni anno ed è una delle grandi attrazioni negli Stati Uniti meridionali, la seconda casa più visitata dopo la Casa Bianca di Washington. Non lo è da meno, a Verona, la casa di Giulietta , con il famoso balcone.

Recentemente l’amministrazione ha dovuto bloccare l’intero perimetro cittadino, tanto la massa di turisti da ogni dove premeva per vederla almeno una volta nella vita.

Caro Direttore,

Il governo Conte-Bis, fresco di nuova vernice, brutta copia di quello precedente, soffre per i “conti” in dis-ordine, non sa dove sbattere la testa, succhia il sangue ai poveri e lascia i ricchi a pascolare nelle ricche praterie della spaventosa, immensa evasione fiscale, poi con l’acqua alla gola, corre su e giu’ da Bruxelles, inventa e proclama, strizza le tasche ai meno abbienti, batte cassa, maltratta gli onesti, asciuga le tasche, lascia impuniti gli altri, dato che non se la cava con i bilanci, copia e incolla, toglie e aggiunge, taglia e cuce, mentre tutto peggiora, in un colabrodo di spaventosi debiti e di miseria crescenti. Di quale “ Bilancio dello Stato” vogliamo parlare?

Buono bebé? Buono famiglia? Soldi a chi fa figli? Ma quanto costa un figlio oggi? Ormai da novant’anni l’Italia è in fase di forte declino demografico. Declino della popolazione vuol dire sotto sviluppo, debiti e miseria.

La popolazione italiana nel 2018 è calata fino a 55 milioni 104 mila persone : 235 mila in meno rispetto all’anno precedente. Dal 2014 al 2018, siamo diminuiti di 677mila persone: una città grande come Palermo svuotata, persa. Spaventoso l’esodo di italiani, di giovani che se ne vanno, pari a 157mila, e le partenze continuano. Come si vive in Sicilia?

Dati recenti confermano che la popolazione residente della Sicilia si ridurrà già nel 2030 a 4.852.553 abitanti, dagli attuali 5.040.488. La composizione per età vedrà diminuire l’incidenza della popolazione 0-14 anni dal 13.9% al 12,6% (-85.536), mentre quella di età 15-64 anni si ridurrà dal 65,3% al 61,5% (-302.350).

Chi avrà piu’ di 65 anni sarà il 25,8% della popolazione (1 su 4), oggi sono il 20,8% (+203.961). Si assiste, senza ricambio, ad un forte invecchiamento, in una fascia molto debole, del tutto improduttiva, impoverita, abbandonata, massacrata da tasse, con enormi problemi di sopravvivenza, e di costi sanitari . L’età media aumenterà a 46,5 anni (oggi 43,7) e l’indice di dipendenza strutturale (IDS, rapporto fra la popolazione non in età di lavoro, 0-14 anni più 65 anni e oltre e quella in età di lavoro, 15-64 anni) passerà dall’attuale 53% aduno spaventoso 61%.

Praticamente si avranno sempre più poveri senza mezzi. Si va verso un mondo di miseria. Il problema è serissimo, per i giovani siciliani di oggi. Poveri, senza aiuto, poco considerati, con pochi mezzi, si troveranno economicamente molto peggio di noi. Di conseguenza: se oggi 53 siciliani su 100 sono a carico dello Stato, domani saranno 61 su 100...e dopodomani 70 su 100. E chi lavora in Sicilia? Chi paga le loro pensioni? La Regione è straricca, ha mezzi, ha capitali, ha rendite? Ha piani di sviluppo?

Non vedo come si possa formare una classe dirigente di buon livello, se non si studia molto. Moltissimo .Per una buona formazione ci vogliono tanti soldi. Ma chi può mantenere i figli a scuola? Chi lavora? Chi paga le tasse? Su tutti i giovani siciliani in età di lavoro, graverà l’intero costo per sopravvivere, se non ci saranno i loro anziani nonni ad aiutarli.

Non si può vivere in Italia. Non ci sono investimenti e strutture moderne. Tutto è fermo. Non si fa nulla. Di serio c’è assai poco. Si chiacchera, si scherza, si gioca, insultandosi, tra Matteo Salvini e Matteo Renzi. Indegno spettacolo. Deprimente. Farsa ipocrita, mentre decine di italiani muoiono di fame ogni ora. Nel 2050 si raggiungerà un enorme numero di anziani, poverissimi, i giovani di oggi avranno enormi problemi, redditi bassi, pensioni insufficienti, con uno Stato indebitato fino all’osso, mentre nel 2065 la popolazione siciliana sempre piu’ povera, senza mezzi, scenderà sotto i 4 milioni di abitanti.

 

 

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