di Salvatore Leone

L’Unesco o l'Untraso ha svilito le Eolie ed in particolare Lipari. Lo Stato ha emesso poi il copia e incolla. Esempio: la chiusura delle cave della pomice nel nome del "Patrimonio…delle Eolie", ha lasciato un patrimonio nel nulla. Un ordine eseguito alla perfezione. Isole allegre e confusionarie d'estate, tristi nei periodi invernali completamente mummificate e chiuse in se stesse. Allo svuotamento delle Eolie (compreso quello degli isolani che si trasferiscono in terraferma) si contrappone la vicina Milazzo e soprattutto la "leggermente più distante" Barcellona che fa da “pigliatutto”, invitando i cittadini ed il primi cittadini a sottoporsi all'esame della legalità dei comportamenti. Meno male che certe cose non sono ancora trasportabili altrimenti le montagne della pomice, lo Strombolicchio, la Canna ed i Faraglioni avrebbero preso la via del fuori tutto, per seguire il progetto di sviluppo dello svuotamento totale. Però, anche questi luoghi, ancora fissi, insieme ad altri appartengono ai barconi della Sicilia e della Calabria che arrivano, scaricano i pendolari a disco orario, vaccinati e non, e i loro con sacchi di rifiuti al seguito. E...chissà  se riescono a pagare la tassa di sbarco? Qualche politico di turno, pensa già come sostituire tutto questo svuotamento in un colpo solo. Trasferire a Porticello la Raffineria di Milazzo. A Roma dicono che non è una brutta idea la soluzione appare molto elegante e  sopratutto raffinata.    

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