di Salvatore Leone

C 'era una volta un vecchio muraglione cannetaro. Era meraviglioso ed addolcito di poco ma buon ferro e molto cemento. Assolveva bene alla sua funzione. Aveva le forme giuste da "Porsche 911" per addolcire l'impeto delle onde per respingerle. Un giorno arrivò al Comune di Lipari un grosso finanziamento. Bisognava utilizzarlo rapidamente con l'obiettivo di riqualificare il lungomare di Canneto, dalla Chiesa ad Unci e, non da Calandra alla Chiesa. Come mai? Nessuno ancora spiega il nuovo disastro. L'opera doveva essere completata entro l'estate 2021. La ditta inserita in una più ampia cooperativa, non si trova più. Ancora continuano a cercarla anche a Piazza Mazzini. Nessuna traccia. Ma,la ditta ha intenzione di riprendere i lavori che sono diventati antieconomici? Intanto, le tubazioni lasciate scoperte sono colme di detriti. Qualcuno si chiede, se l'opera così come progettata è giusta o sbagliata. I varchi per accedere alla spiaggia, provocheranno l'ingresso dei marosi con l'effetto contrario per la protezione dell'abitato. Sono troppo larghi. Si poteva trovare una soluzione alternativa, intersecando il muro con entrate laterali. Solo così, si poteva evitare al mare di danneggiare la strada. ed altro. Infatti, i varchi esistenti daranno una maggiore spinta alle onde con conseguenze dannose, in caso di forti mareggiate. Ed ancora, il ferro contenuto all'interno del muretto, nel tempo, riuscirà ad avere il sopravvento, spaccandolo. Chissà se le onde non modelleranno il muro a peso e misura marina. Certo, un altra incongruenza è stata quello di intonacarlo. Sarebbe stato, più utile realizzarlo con un'unica gettata cementizia. L'intonaco è destinato a saltare, diventando un rifiuto speciale con Codice CER 170904 che munito dei prescritti formulari dovrà essere trasportato presso il Centro Recupero di Quattropani. Diversamente inquinerà mare e spiaggia. Insomma, un muro di protezione che doveva essere costruito in un unico blocco di cemento armato o in pietra faccia vista come previsto dalla normativa paesaggistica, creerà sempre, "vita natural durante" problemi di manutenzione a differenza del precedente muraglione che giace immobile nel deposito di Quattropani. La voce del popolo politico e non, pensa di ricorrere e rincorrere  qualche nuovo contributo agevolato, cercando di nascondere l'opera con un cappotto termico con ..pelliccia. Il bello deve ancora venire e si capirà se il Comune è risparmioso quando vuole o quando può e in funzione di cosa e quando ci saranno le elezioni da vincere o da perdere.

 Buone feste!