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di Roberto Tortoli*

L’alluvione di Stromboli ha causato uno stato emergenziale di notevole importanza. Fortunatamente non ha causato vittime e questo deve far sì che l’emergenza diventi una opportunità per l’sola e per la sua comunità. Risolte le criticità dell’alluvione per le quali sembrerebbe essersi celermente attivato il sindaco di Lipari e la protezione civile che in breve dovrebbero predisporre il piano di ripristino, occorrerà ripensare lo sviluppo futuro dell’isola sia da un punto di vista idrogeologico che ambientale e turistico.

L’alluvione è causa di criticità del passato oltre che del grave incendio che ha interessato Stromboli a fine Maggio e non serve cercare responsabili ma realizzare le opere necessarie per permettere ai torrenti che scendono dalla montagna di ritrovare il loro percorso naturale. E questo non rientra nell’emergenza ma lo ha evidenziato l’emergenza. Ripensare Stromboli significa anche risolvere il problema della raccolta dei rifiuti urbani che devono trovare una soluzione meno impattante e primordiale come quella attuale : l’immondizia viene compattata direttamente sulla spiaggia a soli 10 metri dal mare in una sorta di discarica coperta da qualche canonizzata. Il commento più benevolo è : una vera e propria indecenza. La sensibilità del nuovo sindaco di Lipari ci fa ben sperare.

Andrà poi conciliato il flusso turistico dei barconi con la presenza di un vulcano attivo che negli ultimi 20 anni ha avuto un maremoto e due esplosioni parossistiche. Le esercitazioni di evacuazione con tanto di sirene per mettere in sicurezza la popolazione a nulla serviranno se Iddu deciderà di far sentire la sua voce quando le strette stradine dell’isola sono stracolme di turisti scesi dai barconi. Il loro contingentamento va mantenuto anche dopo l’emergenza se parlare di sicurezza ha un senso. MAREAMICO si batterà con il nuovo Governo Regionale e Nazionale, con il Ministro dell’Ambiente e con quello del Turismo perché vengano stanziate le risorse necessarie.

Ma ci batteremo anche perché le stesse vengano spese bene e diventino una vera opportunità per fare crescere positivamente Stromboli. Tornando alla emergenza ambientale a spiaggia lunga e a mare abbiamo potuto constatare che la situazione è molto meno grave del previsto e che già è all'opera il consorzio Castalia specializzato in antinquinamento e bonifiche di acque, fondali e litorali.

*Presidente

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Lipari&Istituto, al via il nuovo anno scolastico. Le indicazioni

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L’Associazione Mareamico concorda con il professor Luca Ricolfi sui rischi ambientali che la situazione di Stromboli comporta. Il fango che si è riversato nelle strade e nelle case e che è stato ammassato sulle spiagge andrebbe attentamente sezlezionato per bonificarlo da componenti inquinanti.

Ancora più allarmante e’ il fango venuto giù dal costone sopra spiaggia lunga carico di materiale della vecchia discarica a cielo aperto degli anni ‘80.La nostra preoccupazione è che si sottovaluti il problema e che anche per incapacità si lasci fare al mare che è proprio quello che non deve accadere come dice Ricolfi. Le isole minori non hanno gli strumenti per affrontare emergenze e problematiche complesse.

Di per se hanno già tante difficoltà in più rispetto ad altre realtà territoriali ed è necessario che le regioni e lo stato capiscano l’importanza di sostenerle specie nelle emergenze così eccezionali.

L’insieme delle isole minori italiane sono una enorme ricchezza ambientale e turistica per il nostro paese rispetto alla loro ridotta popolazione e al loro ridotto territorio. La politica tende a sottostimare e disinteressarsi delle realtà scarsamente popolate.

Invitiamo fin da ora il Ministro del Turismo Garavaglia che probabilmente sarà ancora Ministro nel prossimo Governo, a affrontare seriamente il tema delle isole minori e prevedere i giusti contributi alla popolazione strombolana per il disastro ambientale della loro isola in piena stagione balneare.

Mareamico aprirà nei prossimi giorni una sua delegazione per l’arcipelago delle Eolie proprio nell’isola di Stromboli e monitorerà l’evoluzione della situazione e i lavori necessari per risolvere i problemi emersi.

 

Vulcano, è deceduto Giuseppe Romano. Il ricordo 

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di Walter Serrato

Buongiorno direttore,

sono di Vulcano ma distante 1150 kilometri dalla mia isola da più di 9 anni, ieri sulla mia isoletta è venuto a mancare il caro Giuseppe Romano.

Io sono andato via per scoprire nuovi orizzonti nuove esperienze. Ho due bambini bellissimi. Una compagna introvabile. E mi vergogno che da 9 anni non riesco a venire da tutti voi, questo uomo è colui che mi ha insegnato tutto quello che ha potuto insegnarmi.

Sempre a disposizione sempre sorridente. Tutto quello che molte persone non sono. Scusami se non ho mai fatto sentire il mio pensiero grazie.

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