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di Angelo Pajno*

Eia eia alalà….ma basta per favore!
E le elezioni sono andate, gli eletti festeggiano, gli sconfitti meditano, i graziati ringraziano, e gli italiani?
Nonostante le sinistrorse cassandre siano state tutte protese a paventare una triste sventura per il Paese nel caso la “piccoletta terribile” fosse assurta al più alto scranno governativo, il centro destra (re melius perpensa: la destra con adminicula al seguito) ha fatto il botto.

E giù duro a strillare istericamente per il ritorno del fascismo, per un oramai conclamato isolamento dell’Italia dal contesto europeo, ad elucubrare presagi di espunzione “dall’europeismo” e “dall’atlantismo”, sorta di neologismi che, nella pratica, si traducono con l’esser chini, rispettivamente, alla Germania ed agli Stati Uniti, dimenticando che la prima dell’ Europa bellamente se ne impippa quando urge salvarsi le terga ed i secondi sono quelli che, con la fittizia giustificazione di esportare la democrazia nel mondo, hanno creato il caos più devastante dei tempi recenti ( Putin a parte) già con l’avventura in Vietnam, di poi con la santa crociata contro l’Iraq (e le sue inesistenti armi di distruzione di massa) e, da ultimo, perdendo la faccia davanti al mondo intero scappando come ladri di notte, a gambe levate, dall’Afganistan lasciando che anche tale avventura annegasse nell’infamia e nella vergogna.

E la Francia non ce la mettiamo? Anche al di là delle Alpi si è levato alto al cielo l’urlo rassicurante di una ministra (???) del governo Macron circa l’attenzione dei cari “cugini” affinchè nell’italietta post comunista siano garantiti i “diritti fondamentali”.
Merci madame la ministre, ma facciamo da soli, voi continuate pure a soggiogare finanziariamente quei paesi africani ancora oggi sotto la vostra influenza e magari a portare nel caos un’altra Libia.

Eppure le sconquassate armate di quello che fu il sogno di Giuseppe di Vittorio, già anni prima mirabilmente iconografato nel dipinto “il Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo, non si capacitano dei motivi della sonora sberla ricevuta mostrando, ancora una volta, la siderale distanza tra i loro salotti radical chic e la realtà di tutti i giorni in cui si trova soffocato l’italiano medio.
Io non so se le cose cambieranno con un governo di destra, non ho idea se la flat tax a 100.000 euro vaticinata dalla comprimaria Lega, o la pensione minima a 1.000 euro promessa dall’immarcescibile Silvio diverranno realtà o resteranno rinchiusi all’interno dell’ennesimo “Imago Mundi”, ma di certo sono convinto che il ritenere una sciagura l’esito del voto democraticamente espresso dagli italiani sia l’ennesima dimostrazione di come alcuni attori della commedia politica italiana - cui peraltro solo la struttura garantista e democratica del Paese ha consentito loro di governare negli ultimi dieci anni pur senza aver mai vinto una competizione elettorale - siano adusi all’offesa dell’intelligenza di tali elettori e bene farebbero, tali saccenti della politica e della moralità nazionale, a cospargersi il capo di cenere e mortificare il corpo con il cicilio penitenziale.

Lascino quindi spazio al manovratore senza disturbare soverchio e si interroghino piuttosto su chi, e se, possa oggi fare ancor presa quell’Eia eia Alalà, antico incitamento di guerra fatto proprio dal regime fascista.
Se trovano una risposta, cortesemente, me la girino.
E stiano tranquilli, ben sapranno gli italiani valutare a tempo debito i risultati del nuovo corso politico e, se necessario, porvi rimedio.
Ascesa e disgrazia del Movimento 5 Stelle docet!

*Avvocato

Calcio 1° Categoria, per il Lipari altra vittoria casalinga con la Nuova Rinascita

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Nella foto il presidente Andrea Tesoriero con il vice sindaco Saverio Merlino e gli imprenditori Angelo Merlino e Eugenio Scecchitano

In occasione della partita con la Nuova Rinascita Patti prima del mach il Vice-Sindaco di Lipari Saverio Merlino ha voluto portare ai ragazzi i saluti dell’attuale amministrazione ed l’imbocca al lupo.
Un grazie a Saverio Merlino per la bella sorpresa che ci ha rivolto.

SEMPRE FORZA LIPARI

Vittoria di carattere per l’undici eoliano che dopo una prima frazione conclusa in svantaggio a seguito del calcio di rigore trasformato da Addamo a metà tempo ed un paio di altre buone occasioni fallite dagli ospiti, reagivano nella ripresa nonostante diverse assenze dovute ad infortuni e defezioni varie.

Le reti di Favaloro con bel tiro al cinquantasettesimo e di Licari sei minuti dopo, a coronamento di una bella azione personale conclusa con gran tiro scoccato da appena dentro l’area di rigore, perfezionavano la rimonta.
Le due squadre concludevano in dieci l’incontro, senza più creare pericoli.
Il Franchino Monteleone si conferma portafortuna in questo inizio di campionato grazie alle prime due vittorie su due gare casalinghe sinora disputate.

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Salina, che festa per il nipote di Santino Ruggera: Lorenzo Valerio tra le mascotte per Milan-Juventus a San Siro e poi in tribuna per tifare per la loro squadra del cuore...

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