di Salvatore Leone

Alla fine la sezione distaccata del Tribunale di Lipari, svuotata con ogni logica dalle cause più importanti, è riuscita a resistere e mantenere il suo giudice naturale nel territorio eoliano e non in quello di Barcellona. Lo avevamo detto e scritto in anticipo, che non si poteva svuotare il Tribunale ancor prima della scadenza della proroga, delle sue sante ragioni. Ma la giustizia di Barcellona voleva fare piazza pulita senza attendere l'esito dei provvedimenti legislativi. Ora che la proroga è arrivata come un fulmine a ciel sereno, per come già si sapeva, i provvedimenti illegittimi emessi  dal Tribunale di Barcellona, per svuotare sempre più la sede distaccata a beneficio di quella principale, hanno creato nel 2023, uno stato di totale confusione alla gestione della "giustizia eoliana". Sicuramente il caso finirà pure avanti alla Suprema Corte di Cassazione per la decisione finale sul "giudice naturale" che deve ritornare a Lipari  nella sede distaccata e non rimanere a Barcellona, lontano dalla Eolie.

Questioni ed eccezioni di nullità già sollevate in passato da alcuni avvocati, rigettate per motivi di opportunità. Continueranno ad essere ribadite con più insistenza  col nuovo anno. Eccezioni pregiudiziali che determineranno enormi ritardi nella celebrazione dei processi che dovranno ritornare nella sede eoliana, mancante di fascicoli, sedie e banchi di registrazione, trasferito con enorme anticipo, sulla terra ferma. Una nutrita schiera di magistrati togati, prima dell' ultima stagione estiva era stata indirizzata alla sede distaccata di Lipari al fine di portare a zero il ruolo del penale. Vano tentativo.  Adesso il 2023 si apre nell'incognita delle eccezioni che i difensori, nell'interesse della giustizia, solleveranno nonché alla definitiva stabilizzazione della sezione distaccata di Lipari, che naturalmente è stanca di andare avanti con l'istituto della prorogatio che viola tra l'altro i principi costituzionali dell'insularità. Lipari dovrà avere il suo giudice naturale nell'isola, dentro l'isola sia nel cattivo che nel bel tempo. Così come una volta.