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di Saro Venuto

Gentile Direttore

In questi giorni ho avuto modo di attenzionare sia l’Ordinanza del Sindaco di Lipari , n. 29 del 22.06.2023 per la disciplina degli orari per i pubblici esercizi e trattenimento musicali e danzanti e sia gli interventi di due deputati nazionali, il senatore Germanà e l’on. Longi . 

Ho anche recepito l’assoluto gradimento di gran parte dei cittadini che, purtroppo, non lo manifestano in concreto ed esplicitamente , ma questo ci può stare in un contesto nel quale non ci si vuole esporre più di tanto per evitare diatribe.

A fronte di ciò la mia riflessione è senza dubbio molto critica verso la deputazione nazionale , al di là del colore politico di appartenenza in quanto se si concretizza l’azione politica su queste tematiche di esclusiva pertinenza Sindacale / Territoriale c’è il rischio di giudicare molto negativamente la qualità della nostra rappresentanza.

Ritengo che sia stato malgovernato il tema sostenuto dal Senatore Nino Germanà , persona che conosco e stimo per amicizia personale , e dall’On. Eliana Longi , verosimilmente , a fronte di sollecitazioni prive di fondamento sostanziale .

Legare una potenziale criticità turistica ad un provvedimento di disciplina è fatto assolutamente grave atteso che l’auspicio deve essere sempre quello del rispetto della legalità che , purtroppo, allorquando le regole sono genericamente poste , come è avvenuto in tutti questi anni , non possono trovare soluzione repressiva in quanto le forze dell’Ordine non hanno lo strumento da utilizzare per l’intervento .

L’ordinanza in parola, basta leggerla , è conseguenza di un malessere concepito negli anni ( decine e decine di denunzie per immissioni sonore, rapporti di P.G. sull’ordine pubblico, sui rischi ecc. ecc. ) ed oggi partorito in un contesto nel quale l’uniformità, con quale piccola parentesi di deroga, ha assunto la naturale conseguenza in tutta la provincia di Messina .

Non trascuriamo l’indirizzo della Cassazione che obbliga i Comuni a risarcire il danno a tutti coloro che sono vittime delle conseguenze coese alla immissione sonore correlate alla cosiddetta “ mala movida ”.

In buona sostanza l’Ordinanza Sindacale , piaccia o non piaccia , ed al di là delle aderenze o meno con questa o con quell’altra amministrazione , risponde certamente e concretamente ad una forma erroneamente costruita sulla gestione dello svago giovanile .

Bene ha fatto questa amministrazione a mettere la faccia su un tema molto delicato .

Ciascuno di noi deve avere la capacità di essere critico quando è dovuto e complimentarsi quando le azioni hanno un fine specifico che si riflette sulla collettività e sul benessere della stessa , tutto ciò al di là delle aderenze politiche che sono sempre momentanee.

Il sistema creato negli anni passati avrebbe comunque trovato primo o poi l’arresto che merita e che meritava .

La vocazione turistica delle Eolie , c’è l’ha offerta il buon Dio , dovrebbe essere compulsata con attività e progetti strutturali sostenibili coerenti con la particolare sensibilità del nostro territorio non già con fantasiose e contingibili iniziative imprenditoriali limitate nel tempo e fonte di danno sociale , per come deducibile dalla lettura dell’Ordinanza Sindacale .

A tutto ciò occorre legare la conformazione urbanistica del territorio per comprendere la ragione per la quale alcune tipologie di attività non possono essere autorizzate .

Ipotizzare poi che i nostri giovani deviano per il periodo vacanziero , così incidendo negativamente sul flusso turistico eoliano , verso mete spagnole o greche per sposare la movida, è circostanza fuori luogo atteso che chi conosce bene quelle realtà sa che sono state costruite ed indirizzate specificatamente con norme di salvaguardia e forme di repressione severissime , basta andarci per comprendere prima di ipotizzare e fare riferimenti impropri .

L’asserita crisi turistica , infine , a cui i deputati cennano , non si lega alla movida ma nasce da un campo minato da noi stessi determinato e dalla concorrenza spietata di comparti turistici organizzati e che offrono servizi che le Eolie , nel loro complesso , ad oggi non hanno saputo costruire.

E’ vero , infatti , che alcune eccellenze Eoliane nel comparto alberghiero, della ristorazione , del diportismo ecc. ecc. non accusano alcun problema anzi vedono aumentare il loro trand .

Orbene con piacere ho letto il vostro intervento ma non lo condivido per le ragioni sopra dette invitandovi , per il bene della nostra comunità tutta , a progettare e sollecitare nelle sedi da voi frequentate ( il Parlamento Italiano ) tutte quelle iniziative per la costruzione di un turismo sostenibile con interventi strutturali per la salvaguardia di un patrimonio unico nel mondo e di compulsare tutte quelle altre esigenze emergenti ( da ultimo gli effetti della Sentenza della Corte Costituzionale che ha , di fatto , bocciato i condoni edilizi ex legge 326/2003 con effetti devastanti per le famiglie Eoliane che rischiano la demolizione delle di loro abitazioni sul cui tema è necessario l’intervento del legislatore senza alcun ritardo … )

Mi auguro che il vostro intervento sia mosso non già da quelle tematiche , erroneamente compulsate , ma da una precisa volontà di attenzionare le nostre e le vostre Isole sul fronte delle esigenze concrete e strutturali .

Quanto , infine , all’ordinanza del signor Sindaco mi permetto di suggerire una revisione della stessa solo in ordine al limite orario della somministrazione di alimenti ( a parere di chi scrive non la si può limitare per varie ragioni sia normative che sociali , se vogli un panino alle 03,00 ho diritto di gustarlo ….) e dell’orario di chiusura delle Discoteche ( legalmente autorizzate come tali e senza possibilità per queste di immettere immissioni al di fuori della propria struttura ) che costituiscono un sicuro bacino di controllo dell’Ordine pubblico con , magari , obblighi di limitazione oraria di somministrazione di alcolici. Grazie per la possibilità di scrivere il mio pensiero

L'INTERVENTO

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di Alfio Ziino

Non è solito imbattersi nell'elogio della caciara, ma a tanto sono approdati i contestatori della ordinanza sindacale sulla regolamentazione degli orari di bar e pubblici esercizi nel Comune di Lipari. Elogio della caciara cui si sono associati anche parlamentari in maniera, uno di essi, assai irriguardosa dimenticando che il Sindaco è una delle massime figure istituzionali e solo per ciò meritando rispetto e garbo. Ma la rustica progenie tal cose non comprende.

Desidero far notare che ordine pulizia e disciplina son sinonimi di civiltà, cosa che a qualche scappato di casa improvvisatosi imprenditore (paninaro per l'esattezza) sfugge, ignorando che le Eolie e Lipari in particolare, eran ricche quando di bande di ragazzotti non se ne aveva notizia. E dimenticando che spetta alla imprenditoria, la creazione di occasioni, di condizioni, di attrattive che richiamino turismo; non certo alle istituzioni che possono supportare sì, ma non altro. Chiedere aiuto aiuto alla mamma pubblica è, in siffatte situazioni, da incapaci

I paragoni con Rimini o Riccione son privi di seno. Le rispettive realtà sono ben diverse, godendo essi innanzitutto di spazi enormi nei quali riescono a convivere esigenze diverse. Non certo una qualsiasi delle nostre isole ove - se non spiace ad alcuno - anche il residente ha diritto a godere del suo territorio in pace.al pari di chi alle isole viene per goderle del loro naturale e non del fondo di qualche scadente bottiglia di birra.

Egregio Sindaco non demorda: Quando a Roma vennero create le prime isole pedonali i commercianti di via Condotti e simili, sembravano voler scatenare la rivoluzione. Provi oggi qualcuno a tentare di sopprimerle. Molto più modestamente il sottoscritto, da Assessore municipale a Messina, rischiò il linciaggio (si fa per dire) avendo realizzato spartitraffico e corsie preferenziali in importanti arterie cittadine. A detta dei commercianti delle varie zone, sarebbero tutti falliti. Ma quando mai...

DA AURELIO BRINGHELLI DA MESSINA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO 

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di Aurelio Bringhelli

Messina è una Città universitaria. Peccato che spesso chi amministra se lo dimentica. L’ordinanza “anti-movida” varata dal Sindaco è incomprensibile ed assurda…NON È SOLO DIVERTIMENTO! Da Senatore Accademico neo eletto dell’università degli Studi di Messina, credo sia il caso di iniziare a tutelare la popolazione studentesca e tutti i ragazzi che sentono l’esigenza di potersi divertire in modo sano. Vanno trovate delle soluzioni dialogando con gli imprenditori del settore ed ascoltando anche chi più ne risente di queste scelte scellerate, i ragazzi. Abbiamo bisogno di rendere attrattiva la città, e non lo si sta facendo nel modo adeguato. Ci lamentiamo della continua fuga di cervelli derivante dall’opinione comune che Messina sta diventando sempre di più una città di anziani.

La conseguenza, tanto logica che non ci sarebbe neppure bisogno di precisarla, è che diminuiranno anche gli iscritti nel nostro Ateneo con le disastrose conseguenze per un territorio che dovrebbe basare il proprio indotto anche sull’Università. Una martellata all’economia del nostro territorio, a tutti gli imprenditori che hanno già investito all’interno del nostro comune e per tutti quelli che decideranno di non farlo non essendo garantite le condizioni necessarie per fare impresa. Da tempo percepiamo il nostro Comune come fanalino di coda rispetto ad altri territori in cui questo tipo di imprenditoria viene considerata al pari delle altre, ed è per questo che moltissimi ragazzi preferiscono andare a divertirsi altrove, portando li i loro soldi ed indebolendo ancora di più il tessuto economico messinese.

Siamo la città della musica e degli eventi? Dimostriamolo nel quotidiano e non solo in poche occasioni l’anno quando vi è l’esigenza di organizzare eventi in pompa magna. Chiediamo al Sindaco Federico Basile di ripensarci ed al Rettore Cuzzocrea di farsi portavoce delle esigenze degli oltre 25.000 studenti universitari. Praticamente una città nella città.

NOTIZIARIOEOLIE.IT

1 LUGLIO 2023

 Lipari senza musica e tavoli chiude il primo locale "L'Approdo". E spunta il cartello "Vendesi. Il sindaco Gullo "le nostre isole non sono terra di nessuno..."

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di Domenico Palamara*

Il gruppo Giovani Eoliani sta spendendo le sue ultime risorse economiche (grazie alla raccolta fondi) per lasciare un gesto concreto alla comunità. Ieri è stato posizionato un filo di luci ad energia solare a Quattropani, presso Chiesa Vecchia. Nei prossimi giorni ci saranno nuovi aggiornamenti in merito.

*Ex rappresentante Giovani Eoliani

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