golivadi Giusi Oliva

Messina in Bic...i.
Sarebbe veramente originale poter organizzare un matrimonio magari solo civile in bici, un bel tandem per gli sposi destinazione Municipio, Sindaco ciclista in arrivo su corsia preferenziale e firma del contratto con una storica Bic.
Scherzi a parte di cadute si può anche morire e il tutto mi ricorda il racconto del Sacrestano dell'eremo di S. Corrado a Noto che, nonostante la rovinosa caduta dalla bici prima dell'ora del suo matrimonio, convogliò a felice e durature nozze.

A chi ha lasciato tutto per me...darò il centuplo e la vita eterna.

Ti ho vista dalla salita per la montagna a quota pari quasi al tuo pizzo,
mi sei sembra vicina e lontana, ma sempre presente con il tuo richiamo.
Per valli e monti ti ho sempre cercata isola mia e tu li ferma ad aspettarmi,
non è nostalgia, non è rimpianto perché so che tu mi segui dovunque io vada.
Solitaria in mezzo al mare rispecchi l'anima mia, presente e assente oggi e sempre,
andrò dove la corrente è più forte e da te ritornerò.

---Stromboli e le tradizioni.

Gli anziani raccontano che per S.Giuseppe era festa grande, tutte le famiglie contribuivano alla raccolta dell'occorrente per la pentolaccia che a fuoco a legna cuoceva legumi isolani e pasta fatta in casa da abili mani.
Anche quest'anno nella Piazza di S. Vincenzo sulla sabbia sparsa sulle mattonelle tronchi di legna in fuoco hanno fatto bollire due "quadari" di S. Giuseppe anche con carne di maiale e un "quadaro" più piccolo senza carne di maiale per i fratelli musulmani presenti sull'isola.
La tavola riccamente bandita ha fatto ricordare i prodigiosi miracoli di S. Vincenzo Ferreri grande taumaturgo e Santo della Divina Provvidenza che per le povere folle affamate in aperta campagna...con la Sua prodigiosa intercessione faceva scendere dal cielo tavole con ogni ben di Dio.
Mentre in piazza si mangiava e si beveva vino stromboliano la porta della Chiesa rimaneva aperta fino a tarda ora e tutto sembrava che uscisse proprio dalle mani di S. Vincenzo, che protettore delle campagne e delle menti, ha voluto che tra la macchia mediterranea ancora valorosi uomini e donne strappassero alla terra fazzoletti ben curati e molto amati che danno frutti colorati e profumati.
Anche oggi il vento soffia e il polline viaggia e noi eoliani lontani con lo stesso soffio di vento torniamo e ripartiamo. Grazie.

Foto di Rosaria Cincotta

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Ogni ruota porta acqua al Suo mulino.

La saggezza popolare è frutto di esperienza umana e di Sapienza di Dio.
I grandi Santi hanno visto la Gloria e la Potenza di Dio in Gesù Crocifisso: vero Dio e vero Uomo.
Oggi parla Cristo Risorto e così in questa terra Occidentale secolarizzata si pagano le conseguenze di un passato che ha usato Dio.
I poveri sono la vera Gloria di Dio e i loro piedi nudi e mani vuote sono il Crocifisso vivente, spogliati di tutto vivono come gli uccelli che non seminano e non mietono.
Oggi sulla panchina dormiva un nulla tenente, ma il suo cagnolino vegliava sul suo riposo...senza guinzaglio aspettava il risveglio del Suo Padrone ...e così vogliamo tutti aspettare ..!

----Grazie per avermi dato la possibilità di comunicare il mio pensiero e le mie azioni, da Messina continuerò a lanciare una speranza affinchè la giustizia abbia spazio.
Grandi cose e piccole cose... tutto per questo pazzo, pazzo mondo che non ho ancora conosciuto. Grazie.

---A piedi e in bici.

Messina della rivoluzione culturale: tutti a piedi e chi può, in futuro, in bici a spasso per le vie e le piazze a fare, tasche permettendo, anche shopping.
E' questa la novità che tutti aspettavano stanchi di "scassare" le macchine nelle molteplici buche disseminate sul percorso. E poi che dire dell'inquinamento acustico, l'aria dello Stretto ritornerà respirabile tra cumuli di immondizia al vento in attesa di essere trascinati nella discarica più vicina agli altri.
Sarebbe interessante conoscere il numero dei sinistri causati dalle rovinose condizioni del manto stradale e sarebbe ancora più interessante conoscere l'ammontare dei risarcimenti dovuti dalla Pubblica Amministrazione ai cittadini che ignari di dove mettono i piedi o le ruote restano con le ossa rotte e con il sedere per terra.
Certamente andando a piedi e/o in bicicletta ci sarà meno usura dell'asfalto e con un po' di buona volontà tenendo gli occhi ben puntati per terra si potrà arrivare alla meta.

- Messina dei calunniatori.

La cronaca fa il suo corso e speriamo possa fare pure i suoi effetti, vicende interne ad un ente pubblico rese pubbliche all'insaputa della parte lesa. I fatti rappresentati nell'articolo sono lo specchio di una realtà che senza scrupoli e valori manda allo sbaraglio e in pasto a famelici personaggi di dubbio gusto. Allego articolo.

centonove

Ulisse a Stromboli.
In una casa di una viuzza dell'isola abitava Ulisse, gatto dal pelo rosso, lungo e dalla coda mozza. Con la sua presenza riempiva la vita di un'anziana isolana e della sua compagna "A nammurata".
Dov'è finito? Sparito nel nulla! Avanti chi l'ha visto gironzolare tranquillo nei dintorni di casa.
Chi sa qualcosa dica o forse meglio taccia per sempre.
E' vero la felicità è solo un momento passeggero, gli amici si perdono anche per strada e il loro ricordo riaffiora nel tempo presente lasciando spazio alla speranza.

L'isola nell'isola.
C'è un gran da fare per tenere le menti occupate o meglio distratte, uomini impegnati a trovare novità pur di distogliere dai veri problemi.
A Messina tutto questo è realtà.. adesso c'è l'isola nell'isola, il caos nel caos, barriere su barriere, transenne su transenne e i veri problemi restano a guardare.
Mentre i disagiati corrono ai ripari, grandi affanni per dare una parvenza di decoro ad una città solo per nome.
Sono vere e proprie masturbazioni generali che affondano nello spirito e lasciano attoniti di fronte a tanta sfrontatezza che da frutti di trascuratezza se non di abbandono.
E così si resta a galla e si continua perché domani avremo una free city buona per vagabondi e perdigiornata.

- Messina città salata.

La salsedine è rimasta sulla città,
l'amarezza della distruzione si vive ancora,
Messina ricostruita è persa.
Coperta di immondizia e tasse,
vaga tra utopie e rantoli frequenti,
l'incoerenza vige sovrana.
Risvegliati dal torpore,
assapora la tua bellezza,
ricostruisciti dalle macerie.
Possa tu risplendere sulla riva,
possa tu riflettere l'immagine divina,
possa tu risvegliarti bambina.

- Senza un domani.
Il freddo ti prova e tu non menti,
hai perso tutto, il tetto e il cuore,
solo stracci ti restano al mondo.
Ti penso in queste lunghe giornate,
mi pongo tanti perché e aspetto,
tu resti solo nel mondo.
Vorrei poterti aiutare col solo pensiero,
ma tu ramingo mi ricordi la solitudine,
senza un domani vaghi nel mondo.

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