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Dettagli...

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"Una holding indiana, la multinazionale 'Panchavaktra Group' sarebbe interessata ad investire risorse per la realizzazione di un aeroporto nella valle del Mela. Registriamo, con non poche perplessità, la dichiarazione dell’Enac, che, per tutta risposta, ha affermato che 'nel piano nazionale degli aeroporti non sono previste nuove strutture'. Affermazione, questa, che potrebbe allontanare la holding indiana facendo perdere alla Sicilia e in particolare alla provincia di Messina, questa reale occasione di crescita economica e occupazionale". Lo rende noto Confintesa in un comunicato.

"L’aeroporto del Mela, una struttura interamente realizzata con risorse private e ad impatto zero - prosegue la nota - , in un territorio in crisi e senza valide alternativa, potrebbe assorbire, con il suo indotto, buona parte del notevole tasso di disoccupazione esistente nell’intera aerea metropolitana, che attualmente ha effetti devastanti aggirandosi intorno al 40/45% della forza lavoro, diventando un contribuito notevole e decisamente produttivo, che la regione e la provincia metropolitana di Messina non possono sottovalutare".

Confintesa Messina "lancia un appello al Presidente della Regione Siciliana e ai 108 sindaci dell’area metropolitana affinché prendano posizione e si schierino apertamente dalla parte dello sviluppo, rendendo possibile un’opera, che senza dubbio apporterà ricchezza e lavoro in un territorio da tempo abbandonato dalla politica e dalle istituzioni".

"Riteniamo, inoltre, doveroso - conclude la nota - , sollecitare il Sindaco metropolitano di Messina ad abbandonare la posizione personale del 'no a prescindere' ed assumere una posizione istituzionale costruttiva. Chiediamo, quindi, l’attivazione di un tavolo di concertazione che possa valutare, con il coinvolgimento delle parti sociali, tutte le possibili iniziative da mettere in campo affinché questo progetto possa essere compiutamente realizzato". (Italpress)

RASSEGNA STAMPA

Luca Chiofalo e Saverio Merlino segnalano gli articoli del Corriere della Sera e di 109:

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Continua incessante e si intensifica l'attività di promozione del progetto per la cittadella aeroportuale da parte dei Comitati Territoriali, che porterà alla firma del protocollo di intesa per l'avvio della redazione del progetto e del piano economico-finanziario di un'infrastruttura che darà prospettive di un migliore futuro a tutti i messinesi.
Per iniziativa dell'on. Giuseppe Laccoto, Presidente della III Commissione Attività Produttive dell'Assemblea Regionale Siciliana, si è svolta una riunione operativa alla luce degli ultimi aggiornamenti del progetto che hanno prefigurato lo spostamento dell'impianto aeroportuale nella fascia costiera dei comuni di Monforte S. Giorgio, S. Pier Niceto, e Pace del Mela, e precisamente nella vasta zona I.R.S.A.P. (in passato A.S.I.) (attualmente destinata e già parzialmente impegnata per stabilimenti industriali).
Alla riunione, svoltasi a Palazzo dei Normanni, oltre ai diversi componenti della Commissione, ai rappresentanti dell'IRSAP, ai Sindaci dei Comuni interessati, su invito del Presidente Laccoto, ha partecipato anche l'ingegnere Carmelo Di Bartola, portavoce del Coordinamento dei sei Comitati Territoriali, che ha portato i saluti degli stessi per la realizzazione dell'aeroporto nella Piana di Milazzo, e di Mahesh Panchavaktra Presidente dell'omonima holding indiana.
L'occasione è servita a far conoscere nel dettaglio l'area dove potrebbe sorgere la prima e unica cittadella aeroportuale siciliana che, seppur rimanendo principalmente infrastruttura di trasporto al servizio dei messinesi e del turismo, sarà anche integrata efficacemente con le circostanti aree industriali opportunamente bonificate e riordinate urbanisticamente, andando così a costituire uno dei più importanti centri per la logistica avanzata a basso impatto ambientale, meglio identificata con il nome di Supply Chain Management.
L'ing. Di Bartola, con l'aiuto di elaborazioni cartografiche, ha avuto modo di far vedere ai presenti come la stretta vicinanza e soprattutto la velocissima interconnessione funzionale con la linea ferroviaria a doppio binario, con l'autostrada attrezzata col prossimo svincolo di Monforte e con il porto di Milazzo, consentiranno la creazione di un'area la cui funzione, pur fondandosi sulla logistica, mirerà a costruire ed ottimizzare i legami ed il coordinamento tra i processi della filiera produttiva, i cui protagonisti sono tutte le aziende e i fornitori di servizio, a partire dalla materia prima e fino al consumatore finale.
Il profilo e le linee direttrici del progetto, illustrate dall'ing. Di Bartola, sono state altresì utili per dimostrare alla Commissione anche la sostenibilità economica del progetto basata principalmente su due presupposti:
1)il valore aggiunto della funzione turistica del nuovo scalo, che sarà decisivo per l'arrivo di turisti e imprenditori provenienti da territori ad alta espansione sociale e economica, ovvero dall'India, dalla Cina, dalla Corea del Sud e dal Giappone;
2) l'attivazione di un segmento per il trasporto import-export ad alto tasso di innovazione, che consentirà la commercializzazione, in un'area nella quale vive un terzo della popolazione mondiale (India), dei prodotti agroalimentari, della pesca, e della zootecnia di tutta la Sicilia.

Continua braccio di ferro per hub a Messina. Crocetta: non accetteremo blocchi

 

"L'aeroporto non sarà concorrenziale a Palermo e Catania, ma un hub internazionale.

L'idea è creare un polo internazionale integrato e intermodale di comunicazione aerea, ferroviaria, marittima e viaria. L'operazione prevede 1 miliardo di dollari di investimenti e l'aeroporto può essere realizzato in un anno e mezzo dalla autorizzazione".  Ad affermarlo Rosario Crocetta, presidente della Regione siciliana, parlando del progetto per la realizzazione dell'aeroporto a Pace del Mela (Me).

"Non abbiamo rilasciato autorizzazioni ma abbiamo manifestato l'intenzione di sostenere quest'iniziativa. L'area metropolitana di Messina è penalizzata dal punto di vista delle infrastrutture portuali. Il buon Riggio potrebbe dire che la zona produce poco, ma bisogna leggere il progetto  - ha aggiunto Crocetta, riferendosi alle frasi di Vito Riggio dell'Enac -  La prossima settimana avrà una idea di massima del progetto e dopo lo sottoporrò al ministero dei Trasporti. Mi rifiuto di pensare che di fronte a un miliardo di euro di investimenti privati, ci sia qualcuno a Roma che possa decidere di bloccarlo. Sarebbe un atto di ostilità e inimicizia nei confronti della Sicilia, che sicuramente non accetteremo".

Intanto, l'imprenditore indiano Mahesh Panchavaktra continua il suo tour nell'isola insieme a Maria Grazia Brandara, commissario straordinario dell'Irsap Sicilia e il vicepresidente della Regione siciliana, Mariella Lo Bello. Panchavaktra, in visita alla Valle dei Templi e ad Agrigento, è da diversi giorni in Sicilia per concludere degli incontri istituzionali finalizzati alla realizzazione dell' hub intermodale di trasporti, passeggeri e merci, nella Piana del Mela, che sia base logistica di scambio transcontinentale con i paesi dell'Oriente, interamente finanziato da capitali privati della stessa holding indiana Panchavaktra Group. 

 

di Peppe Caridi

Il progetto del progetto del magnate indiano Mahesh Panchavaktra prevede un miliardo per l'aeroporto del Mela e investimenti nelle rinnovabibili. 

L'iniziativa prevede un aeroporto cargo-passeggeri, con un porto e centro logistico, nell'ambito di un progetto che individua l'area del Mela, come punto di riferimento e di sviluppo delle attivita' aeree, marittime e ferroviarie, integrate nel sistema di trasporto internazionale.

Non solo: prevista la realizzazione di stabilimenti per la produzione di pannelli solari e luci led in varie aree della Sicilia, tra Agrigento, Milazzo e Pace del Mela, la trasformazione di prodotti agroalimentari e il trasporto rapido di merci e logistica, "in partnership con imprese locali".

Il governatore Sicilia Rosario Crocetta, nè ha già parlato con il grande sponsor dell'operazione, l'imprenditore indiano Mahesh Panchavaktra, che si e' presentato come "un vegano" che crede nella possibilita' di sinergie positive, anche economiche. Un piano di investimento spalmato su un lasso di tempo compreso tra i 3 ai 5 anni.

Un 'impero' che avra' la sua sede a Milazzo e una previsione ampia sulle posti di lavoro: "Dai 1500 a 15.000, dipende dalla velocita' con cui il governo approvera' il progetto", chiosa Panchavaktra che assicura che entro una settimana inviera' il progetto alla Regione. Per meta' febbraio e' prevista la firma di protocollo di intesa con la societa', le comunita', gli assessorati interessati per la realizzazione dell'aeroporto, il potenziamento dell'attivita' portuale e del trasporto ferroviario.

Il progetto sara' inviato al ministero delle Infrastrutture, spiega Crocetta: "Se a Roma lo bloccheranno, ma non voglio crederlo – taglia corto il governatore sulle polemiche – lo interpretero' come un atto di inimicizia e ostilita' verso la Sicilia". Panchavaktra ha assicurato che il suo progetto favorira' lo sviluppo regionale e la veicolazione del made in Sicily: "Dall'agroalimentare, olio e vino in testa, all'artigianato e alle conoscenze piu' avanzate".

Il business del gruppo indiano, con sede in India a tre chilometri da Delhi, conta 16.000 dipendenti e un utile di 2,5 miliardi, e' focalizzato sul rinnovabile, in particolare solare, trasporto e abbigliamento, con il 70 per cento dei prodotti con destinazione Europa. L'hub del Mela potra' essere realizzato, assicura Crocetta, in un anno e mezzo dall'autorizzazione.

L'area individuata va da Monforte a San Pietro Niceto fino a Pace del Mela e Milazzo e la Regione ha gia' acquisito la disponibilita' delle amministrazioni "nell'ambito di un progetto di sviluppo ecosostenibile".

Crocetta considera "fortemente positiva l'idea di sviluppare attivita' portuali su Milazzo per intercettare dei grandi traffici marittimi che dall'Asia, attraversano il canale di Suez, il Mediterraneo, per arrivare fino a Rotterdam", considerando positivo, per la Piana del Mela, un hub intermodale di trasporto merci.

Una infrastruttura "che non intende porsi come il terzo aeroporto siciliano in concorrenza con gli altri due: per questo l'intervento di Enac e' fuori luogo e illegittimo, tanto piu' che l'investimento e' privato. Potremo contribuire fortemente allo sviluppo dell'intera area metropolitana di Messina e della Sicilia che e' nella posizione ideale per potere essere una stazione di collegamento tra nord e sud Europa, tra occidente e oriente. In tale contesto, ho promosso diversi incontri con le amministrazioni locali per coinvolgere le comunita' nel progetto".

 

I COMMENTI

 

di Saverio Merlino

Con serenità e sicuramente lontano dal voler contribuire a sollevare inutili polemiche non comprendo perché si dà l’impressione che si abbia poco interesse o addirittura ci si vuole tirare fuori da questa riflessione corale aperta intorno alla proposta dell’ imprenditore indiano Mahesh Panchavaktradi volere investire nella zona Milazzo, Eolie, Nebrodi, realizzando un polo di sviluppo di ampio respiro con un aeroporto internazionale che metta il territorio in collegamento con il resto del mondo ed in particolare con le economie emergenti del sud Asia.

 

Non si tratta solo dell’aeroporto ma molto di più, come ho appena scritto: promuovere un polo di sviluppo che metta in rete le potenzialità di un’area, possibilmente ampliando gli effetti virtuosi a tutta la Sicilia. Si tratta di vedere se collaborando riusciamo a destagionalizzare il turismo, a promuovere una economia produttiva (agricoltura, allevamento, pesca e loro trasformazioni e commercializzazioni) che si affianchi al turismo e permetta di andare oltre la monocultura.

 

Si tratta di verificare se Eolie, Nebrodi e Milazzo siano condannati a farsi la concorrenza per catturare nelle poche settimane estive spezzoni di flussi turistici più o meno occasionali o riescono a fare sistema, sfruttando a beneficio di tutti persino le avverse condizioni meteomarine realizzando col supporto delle assicurazioni un meccanismo di prenotazioni intelligente.

 

Stiamo parlando del nostro futuro e principalmente di quello delle nostre nuove generazioni, di questo stiamo parlando. Un futuro che si costruisce, con pazienza e nel dialogo, al di fuori delle logiche clientelari nelle quali siamo stati allevati e che ancora riteniamo siano le uniche possibili. E se ci sono capitali esteri che vogliono investire e scommettere su un piano strategico, che sarebbe unico nel Sud Italia, ben vengano! Almeno io non mi scandalizzo poiché ritengo si tratti di una opportunità che può offrire reale occupazione, a casa loro, per i nostri giovani.

 

Dialoghiamo alla luce del sole, senza pregiudizi con chi vuole mettere in rapporto i propri paesi col nostro territorio, gettando un ponte fra la Sicilia e le nazioni Sud asiatiche che sperimentano una stagione di crescita. Comprendo la prudenza che occorre avere, perché un progetto come questo è diverso dal comprare una squadra di calcio già esistente o un’azienda già sul mercato, occorre conoscere meglio l’imprenditore indiano che vorrebbe spendere così tanto.

 

Così come è lecito sospettare che l’arrivo della “primavera” spinga qualcuno ad affacciarsi sulla scena con rinnovato "vigore", con nuovi intenti politico elettorali e con la solita spettacolarizzazione delle iniziative. Anche per questi dubbi, a mio avviso, è necessario partecipare sin dall’inizio al dibattito per capire dove si vuole andare o se si sta solo “fantasticando”.

 

Lipari deve interloquire con l’investitore indiano a fianco agli altri sindaci dell’area interessata. Senza peccare di suscettibilità, anche se non siamo stati invitati, facciamoci avanti, facciamoci sentire, facciamo capire, contando sull’importanza delle Eolie, che nessuno può escluderle o metterle all’angolo e, con il dovuto rispetto, neanche l’ing.Mahesh Panchavaktra.   

 

di Maurizio Pagliaro

 

Sempre in relazione al " fantastico " aeroporto del Mela. Invece di elemosinare incontri con l'ingegnere indiano, perché, e mi ripeto, non promuovere un incontro tra sindaco di Reggio Calabria, imprenditori Morace e sindaci delle Eolie e far partire il progetto iniziale del pontile di aliscafi nell'aeroporto di Reggio Calabria come terminal Eolie. Almeno , siamo sicuri,  nessuno potrebbe fare l'indiano.        

                         

Negli uffici di Irsap di Landeria a Messina  si è svolto un incontro interlocutorio fra i vertici Irsap Sicilia, rappresentati dal commissario straordinario Maria Grazia Brandara, il vice direttore Irsap Sicilia, Carmelo Viavattene, e dirigenti dell’ex Consorzio Asi Messina, Tricomi e Manzullo, e il Coordinamento dei Comitati Territoriali per la realizzazione dell’aeroporto nella Piana del Mela, alla presenza dell’ingegnere Mahesh Panchavaktra, presidente della holding Panchavaktra di Nuova Delhi (India) in visita in Sicilia in questi giorni.  

Nel corso dell’incontro i membri del Comitato per l’aeroporto di Messina e Provincia, presieduto dal professore Angelo Sindoni, composto dall’ingegnere Carmelo Di Bartola, dall’avvocato Michele Minissale, dal professore Giuseppe Vermiglio e dall’avvocato Natale Alosi, hanno reso noto a grandi linee il progetto del transcontinental network del Mela, che prevede la costruzione di un aeroporto privato, civile e cargo, nell’area compresa dei comuni della Piana del Mela, come base logistica di scambio transcontinentale con i paesi dell’Oriente, interamente finanziato da capitali privati della holding indiana Panchavaktra Group con un investimento di circa 300 milioni di euro.

“Si tratta di un’opportunità di sviluppo molto interessante per il territorio e per l’utilizzo del patrimonio industriale  disponibile di Messina con ricadute su tutta la regione – ha detto il commissario straordinario Irsap Sicilia, Maria Grazia Elena Brandara  – , opportunità che intendo portare all’attenzione del vice presidente della Regione, Mariella Lo Bello, e del governo regionale in un incontro a stretto giro insieme al Comitato per l’Aeroporto, per meglio approfondire i dettagli di questa operazione di investimento di capitali stranieri in Sicilia, sempre nell’ascolto e nel rispetto del territorio e delle realtà esistenti che ricadono sull’area di interesse”.

“Il nostro non è solo un business – ha detto il presidente della holding indiana, Mahesh Panchavaktra – ma la volontà di rilanciare un territorio dalle molteplici potenzialità con un’opportunità di lavoro e turismo per la Sicilia. Una volta a regime  l’aeroporto svolgerà una duplice funzione, oltre a quella turistica sarà realizzata un’area logistico-commerciale”.

Il progetto dello scalo privato a impatto zero nell’area di Milazzo, il primo in Italia, ha già avuto il benestare con atti deliberativi di oltre trenta comuni dell’area di riferimento del Messinese.

di Carmelo Di Bartola

Presso il salone delle bandiere del Comune di Messina si è tenuto un incontro sulla bozza del nuovo piano regionale dei trasporti, sul forum metropolitano  e sul progetto dell'aeroporto. Ha anche partecipato l'ingegnere Mahesh Panchavaktra.

Una holding indiana decisa a investire capitali sul territorio. Il presidente Mahesh Panchavaktra con la 'Panchavaktra', è leader anche nel settore dell'energia pulita.

---Anche i Comuni di Nizza Sicilia, Monforte San Giorgio, San Pier Niceto e Pace del Mela, sono entrati nel club dei Comuni Amici dell'aeroporto Barcellona-Milazzo. Prosegue l'azione dei Comitati per il coinvolgimento del territorio trovando nei nuovi Comuni ulteriore sostegno politico al progetto. Voto unanime dei presenti a favore del progetto aeroporto. Sono 26 i Comuni che si sono pronunciati. La popolazione rappresentata sale a 152 mila 843 abitanti.

 

I COMMENTI

 

di Alessandro La Cava*

In questi giorni si è assisto ad un interessante e concreto dibattito sulla possibilità che un gruppo straniero possa interamente finanziare la realizzazione dell'aeroporto del mela e solo questa amministrazione,politicamente mediocre e fortemente impegnata ad ipotizzare la realizzazione di porticcioli di fine mandato,non ha colto la grande opportunità che si sta prospettando nella città mamertina,opportunità che ovviamente coinvolge anche gli interessi economici di tutti gli operatori eoliani e per tale ragione sarebbe stato quantomeno opportuno manifestare pubblicamente curiosità e massima disponibilità per dare credito ancora di più ad un progetto avveniristico che trova anche l'interesse e la condivisione del presidente della Regione. L'aeroporto del Mela rappresenta infatti, insieme alla definitiva sistemazione dei porti, una concreta occasione di sviluppo del territorio eoliano ed una risorsa certa per avvicinare sempre di più le nostre isole al resto del mondo.

*Art1

SALVATORE LEONE

Eolie, il volo dell'elefante con la mela
Aeroporto del Mela e delle isole Eolie? O solo del Mela. Magari con il logo di una mela intera. Con questi interrogativi c’é chi vuol fare l’indiano. Non solo l’investitore Mahesh Panchavaktra, con o senza turbante. In tanti iniziano a sognare l’opera, mentalmente titanica, di costruire la casa degli aerei anche per l’arcipelago eoliano che da mezzo secolo ha sempre sognato un aeroporto bello e panoramico ma anche  grande per smistare da 1 a 1 milione di passeggeri al giorno. L’aeroporto delle Eolie, prima doveva nascere a Vulcano poi a Lipari. Adesso il veloce punto di collegamento con i tempi della velocità dei trasporti tocca al Mela. Senza bisogna di sapere poi chi coprirà i passivi per la gestione. Perché costruire é semplice, amministrare é difficile. Basta vedere le sorti dell’aeroporto di Reggio Calabria. Quello del Mela o del Mela e delle Eolie potrebbe essere un “sottoaeroporto” di quello di Catania. Proprio perché il simbolo di Catania é l’elefante eterno amico degli indiani. I segni non sono dei sogni e non sono un caso. In questo c’è l’elefante con la mela in volo.

 

VITO RIGGIO

"Ma quale aeroporto indiano? Non è che uno dice: vorrei fare qui un aeroporto e si fa un aeroporto.In Sicilia non si debbono fare altri aeroporti perché quelli che ci sono bastano a coprire le esigenze di tutti. Dicono che il costo sarebbe tutto a carico di una holding indiana, ma questo non vuol dire niente: per certe cose bisogna andare al ministero dei Trasporti, poi all'Enac e all'Enav e via di questo passo. Del progetto di un aeroporto si è parlato quasi dieci anni fa, abbiamo studiato la situazione e abbiamo deciso di non fare niente perché il territorio non sarebbe stato in grado di supportare l'aeroporto. Ho saputo che l'assessore regionale Mariella Lo Bello mi ha cercato, ma ancora non ci siamo parlati". E' secca e senza appello la presa di posizione del presidente dell'Enac Vito Riggio, sul progetto di aeroporto nei comuni della Piana del Mela dell'imprenditore indiano Mahesh Panchavaktra.

MARIELLA LO BELLO

Non è dello stesso avviso l'assessore Lo Bello: "Il capo della holding è venuto fin qui e noi abbiamo il dovere di portare avanti questo progetto – spiega l'assessore – che darebbe fiato alla depressa economia della macroarea che interessa diverse province. Il loro scopo principale è quello di costruire una piattaforma logistica integrata che possa servire per i collegamenti via mare, via terra, via ferrovia e via cielo. Con le loro navi possono raggiungere il resto d'Europa o portare i loro turisti alle Eolie. Per converso sono soprattutto interessati alla produzione agricola siciliana che in India è molto apprezzata. E non dimentichiamo che si tratta di un Paese con un miliardo e 200 milioni di abitanti, un continente. Fare da punto di snodo a questo grande Paese per i suoi commerci in Europa è certamente importante ed è nostro interesse non mettere ostacoli al progetto e per quanto riguarda la produzione agricola siciliana e quella indiana è una nuova frontiera da esplorare. Loro chiedono solo di non perdere troppo tempo nel rilascio delle autorizzazioni".

NINO GERMANA'

Nino Germanà: Legittime le posizioni di tutti; le opinioni di ciascuno vanno assolutamente rispettate ma, badi il Presidente Riggio, che il suo all'Enac è un ruolo squisitamente tecnico. Lasci alla politica e agli eletti dalla collettività quali propri rappresentanti, di dire cosa sia meglio o no per lo sviluppo del territorio .Sono assolutamente favorevole come già dichiarato ae lavoro in questa direzione.

ALBERGATORI EOLIANI FAVOREVOLI

Federalberghi Isole Eolie ribadisce il proprio sostegno al progetto di un aeroporto tra Milazzo e Barcellona.Già in passato abbiamo espresso il nostro grande interesse a quella che rappresenterebbe sicuramente un’operazione in grado di dare un impulso vitale all’economia del comprensorio, dichiara Christian Del Bono, presidente di Federalberghi Isole Eolie. È del tutto evidente che la considerevole distanza da un aeroporto importante – nel nostro caso, le Eolie sono raggiungibili da Catania in non meno di 3 ore – ha da sempre rappresentato un vincolo allo sviluppo turistico e alla destagionalizzazione dei flussi verso le nostre isole. Nel corso degli anni, i contatti con i tour operator italiani e stranieri non hanno fatto altro che rafforzare tale convincimento. Accogliamo, pertanto, con favore le intenzioni degli investitori indiani e attendiamo di vedere i numeri del business plan, anche alla luce dei visitatori reali e potenziali che ruotano attorno alla provincia con il maggior numero di comuni in Sicilia. Va considerato che, soltanto nelle isole Eolie, il numero reale di visitatori supera di almeno 5 volte quello riportato dalle statistiche ufficiali. Alla luce di queste considerazioni, pur comprendendo le motivazioni alla base delle recenti dichiarazioni del presidente dell’ENAC, Vito Riggio, invitiamo tutti gli stakeholder ad una valutazione tecnica che prescinda da posizioni preconcette e da interessi precostituiti anche alla luce del grande interesse che diversi comuni siciliani hanno già espresso in favore dell’iniziativa.

 

Aeroporto del Mela, l’intervento del commissario della Camera di commercio

«Un aeroporto nella Valle del Mela può, senza alcun dubbio, fungere da volano di sviluppo per la zona tirrenica e per l’intero territorio messinese. La Camera di commercio, infatti, considera estremamente positiva la sua realizzazione che potrebbe certo rappresentare un’occasione per il rilancio di tutta la nostra provincia». Così il commissario dell’Ente camerale, Daniele Borzì, durante l’incontro con l’imprenditore Mahesh Panchavaktra, presidente della holding Panchavaktra di Nuova Delhi, la società indiana interessata a realizzare l’aeroporto, svoltosi al Palazzo camerale. «In un momento di profonda crisi economica e occupazionale – aggiunge Borzì – un’infrastruttura del genere avrebbe delle ricadute molto positive. Potenziando i collegamenti con l’estero, sicuramente il turismo e il terziario ne beneficerebbero alquanto. Senza considerare le forze lavorative del luogo, che potrebbero avere un’opportunità concreta di lavoro. Spetterà al Consiglio camerale e alla Giunta camerale, ormai prossimi all’insediamento, fare tutte le valutazioni necessarie ed esprimersi in merito».

SAVERIO MERLINO 1

di Saverio Merlino

Vito Riggio, presidente dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), ribadendo una posizione presa dieci anni fa, boccia il progetto dell’Aeroporto del Mela rilanciato da qualche settimana dall’ imprenditore indiano Mahesh Panchavaktra, a capo di un gruppo con 16mila dipendenti. Progetto caldeggiato dalla Giunta regionale Siciliana e non solo. Riggio è conosciuto come un amministratore avveduto ed attento allo sviluppo della Sicilia, ma sinceramente non ci sembra che uno studio vecchio ormai di dieci anni possa precludere per sempre il discorso di un aeroporto che di anno in anno appare sempre più indispensabile anche per lo sviluppo delle Eolie a cominciare dal turismo, risorsa primaria di questo nostro territorio. In questi dieci anni è emerso con sempre maggiore chiarezza che i due aeroporti di Catania e di Palermo non riescono ad essere un volano virtuoso per le Eolie e non lo sono neanche per tutta la macroarea della fascia tirrenica che fra l’altro vanta un territorio come quello dei Nebrodi, dirimpetto alle Eolie, caratterizzato da un turismo soprattutto montano con forte vocazione agricola, che sembra essere fatto proprio per integrarsi con le Eolie creando una sinergia fra varie tipologie di turismo – marinaro, montano, storico-culturale e naturalistico - fino a rappresentare, attraverso la destagionalizzazione delle attività, quel polo in grado di dare slancio a tutta l’economia siciliana. Inoltre ritengo che ancora in questi dieci anni ogni tentativo di poggiarsi agli Aeroporti calabri di Reggio e Lamezia non ha dato i risultati sperati: limitato il risultato di Reggio e precluso ad ulteriori sviluppi per la prossimità alla città; troppo distante quello di Lamezia anche se a differenza degli aeroporti di Palermo, Catania e Reggio potrebbe essere raggiunto direttamente senza trasbordi ma solo per il breve periodo estivo. Quello che mi auguro quindi è che si riprendano in mano le analisi di dieci anni fa, e se necessario, le si aggiornino alle eventuali nuove disposizioni normative. Che si aggiornino anche alla luce delle nuove tendenze mutate nel settore viaggi e turismo, sia nelle Eolie “Patrimonio dell’Umanità” che nel Parco dei Nebrodi, per non parlare per la realtà siciliana dell’importanza costituita potenzialmente dal mercato indiano. A mio avviso le Eolie hanno realmente bisogno di questo Aeroporto del Mela e faremmo bene ad attivarci per diventare protagonisti di questa scelta, oltre che sollecitarla, contribuendo alla sua realizzazione.

MAURIZIO PAGLIARO

Leggo, in un recente intervento,sulla possibilita'  di realizzare un aeroporto, < Lasci alla politica e agli eletti dalla collettività quali propri rappresentanti, di dire cosa sia meglio o no per lo sviluppo del territorio>.E' proprio qui il DRAMMA. Ogni volta che si è lasciato il compito alla politica di valorizzare e sviluppare il territorio i risultati sono stati nefasti e controproducenti. Vedi depuratori, dissalatori,  terme  abbandonate, edifici costruiti per essere o abbandonati( asilo San Giorgio) o demoliti dopo 30 anni di costose manutenzioni (stazione marittima di Vulcano) o ignorati ( ex ospedale sul corso di Lipari ). Non si è mai chiesto il parere della gente del posto che quanto meno conosce , meglio dei vari " commissari "  che si sono avvicendati,  il NOSTRO TERRITORIO. Da queste opere, nessun cittadino ha mai avuto un utile, a differenza dei politici  " eletti dalla collettività quali propri rappresentanti ".In Sicilia,  gli aeroporti sono tanti, deficitari e  male funzionanti. Vogliamo continuare a farci male creando altre inutilita'. Ma proviamo a fare funzionare meglio quello che già c'è, costa meno alle nostre tasche e soprattutto non  rovina ulteriormente il NOSTRO TERRITORIO. L'aeroporto di Reggio Calabria, poteva e doveva essere anche quello delle Eolie, un'ora di aliscafo direttamente dal pontile dello stesso aeroporto, ( ma non era nato con questo scopo?) Certo la  politica cambia fine in corso d'opera o non ve ne siete accorti?

---Uniti per l'Aeroporto di Barcellona - Milazzo e no alle strumentalizzazioni.
I contenuti di un recente comunicato, elaborato da autorevoli esponenti del PD milazzese, diffuso dalla stampa locale e focalizzato su una dichiarazione di netto e irrevocabile giudizio negativo riferito al progetto per la realizzazione di un aeroporto nella piana di Barcellona - Milazzo, sollecitano, o meglio, costringono il Coordinamento dei Comitati Territoriali per l'aeroporto a formulare e rendere pubbliche alcune osservazioni e/o precisazioni.
E' opportuno ricordare che negli ultimi sette anni i sei Comitati Territoriali, insieme a diverse altre libere Associazioni, hanno promosso periodiche azioni per una corretta informazione sull'idea aeroporto, tanto che, esclusivamente a proprie spese, hanno organizzato pubblici convegni e hanno promosso incontri bilaterali con forze politiche, con organizzazioni sindacali-imprenditoriali e di categoria, con varie associazioni attive nella vita sociale, con gli ordini professionali etc.
Inoltre hanno organizzato una raccolta firme a sostegno di una petizione popolare, alla quale hanno aderito oltre 83.000 cittadini messinesi, con la quale si chiedeva di accelerare le procedure per la progettazione-realizzazione dell'infrastruttura.
L'odierno intervento quindi scaturisce dall'umile consapevolezza di lottare per una giusta causa non senza l'autorevolezza di chi ha il diritto-dovere di tutelare le rivendicazioni non solo degli 83.000 firmatari ma anche di tutto un popolo messinese offeso e umiliato perchè costretto a subire un lento, progressivo e ininterrotto aumento dei disagi, dei tempi e dei costi di trasporto.
Anzitutto, è giusto premettere che il comunicato a cui si fa riferimento si inserisce nell'ambito di un aspro dibattito politico tutta interno al PD milazzese, o forse anche messinese, innescato da una precisa, circostanziata e fondata presa di posizione dell'on. Giuseppe Laccoto, deputato PD presso l'Assemblea Regionale Siciliana, dichiaratosi favorevole al progetto aeroporto tanto da presentare, insieme ad altri deputati, una mozione d'ordine al Governo Regionale.
E' da notare che tale iniziativa è anche la logica conseguenza di alcune riflessioni ripotate dalla stampa nei ultimi giorni del settembre 2014 notoriamente segnati dall'incendio all'interno della Raffineria di Milazzo .
Proprio in quei giorni l'on. Laccoto così si esprimeva : "L'incidente del 27 settembre solo per caso non ha provocato danni visibili peggiori ed è proprio questo il momento giusto, a mio giudizio, per aprire il confronto sulle strategie di sviluppo di un'area che racchiude straordinarie potenzialità. Potenzialità su cui bisogna concentrare le energie per riconsiderare, con coraggio e lungimiranza, il futuro dell'intera zona.
Il progetto sulla realizzazione di un aeroporto nella Valle del Mela, rappresenta infatti un'occasione da non lasciarsi sfuggire con tutte le ricadute positive che una simile opera rappresenta. L'Unione Europea è molto sensibile alle tematiche legate alla salvaguardia ambientale e riserva risorse importanti per la riqualificazione e la bonifica delle zone industriali. Senza pensare ai fondi disponibili per realizzare opere, come gli aeroporti, che servono a velocizzare i trasporti e, al tempo stesso, racchiudono straordinarie opportunità di sviluppo economico ed occupazionale".

Gentilissimo Direttore,

mi permetto di sottoporre alla sua attenzione alcune mie considerazioni sulle condizioni operative di volo sull'area di Milazzo.

Gradisca distinti saluti.

Giuseppe Petracca, ingegnere

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----Milazzo - Anche il Consiglio Comunale di Milazzo dopo quello di Barcellona Pozzo di Gotto, nella tarda serata di ieri ha approvato l'atto di indirizzo, con il quale si da avvio alle procedure per la realizzazione di un aeroporto nella piana di Barcellona e Milazzo.

L'importante seduta è stata interamente seguita da alcuni rappresentanti dei sei Comitati Territoriali per l'aeroporto del Mela, che stanno intensificando azioni mirate per la realizzazione di un aeroscalo a servizio del comprensorio, così come sancito dal Piano Regionale Trasporti che prevede "un aeroporto nell'area costiera del messinese collegato con l'autostrada Me-Pa ".

L'ing. Carmelo Di Bartola, portavoce del coordinamento dei Comitati Territoriali per l'aeroporto del Mela, dopo la votazione finale ha dichiarato: "Siamo soddisfatti per l'approvazione di questo importante atto di indirizzo, che ci porterà gradualmente alla realizzazione del'Aeroscalo. Confermo ancora l'interesse manifestato, anche per iscritto, da un gruppo multinazionale asiatico che si prefigge, solo con fondi propri, di progettare, costruire e gestire un aeroporto nella provincia di Messina e di volerlo fare solo ed esclusivamente nella piana di Barcellona e Milazzo, precisamente nell'area che la Regione Siciliana ha indicato nel febbraio del 2003 e confermato nel febbraio 2007 ed ancora dalla Provincia Regionale di Messina".

LE REAZIONI NEL WEB.

Gesuele Fonti: E a Lipari quando...? Già... Abbiamo altro a cui pensare...

Salvatore Agrip: A Lipari non si può, sarebbe bene che il Comune partecipasse a questa iniziativa del Comune di Milazzo.

Gesuele Fonti: È chi lo dice...?

Salvatore Agrip: L'Unesco e la Regione!

Gesuele Fonti: Ma quando mai...!

---Tra i temi affrontati in consiglio comunale si è trattato anche dell'aeroporto, che sembra piacere: diciotto consiglieri comunali hanno infatti presentato un atto di indirizzo alla presidenza del consiglio comunale chiedendone l'approvazione, al fine di creare un gruppo di lavoro Amministrazione- Consiglio per verificare la conformità dell'opera e della sua conduzione ai parametri imposti in tema di salute pubblica e della tutela dei beni privati e pubblici.

La scelta effettuata, come si legge nell'atto, deriverebbe da una valutazione positiva "dell'utilità dell'opera ed il persistere delle ragioni di necessitàper la realizzazione di una infrastruttura aeroportuale nel territorio".

Nel testo si sollecita infine la convocazione di un "tavolo di concertazione fra tutti gli organismi pubblici interessati, compresi quelli elettivi,coinvolgendo i rappresentanti dei Comitati Territoriali al fine di considerare e concordare tuttele iniziative di raccordo territoriale e funzionale che possono e devono integrarsi con le opereaeroportuali da realizzarsi a totale carico dei privati".

---C.D.S. di 62 anni è caduto, insieme alla sua autovettura, nel mare del porto di Milazzo. L'uomo è stato trovato in stato confusionale da alcune persone che hanno allertato immediatamente le autorità competenti. Per recuperare l'auto (una Volkswagen Golf) è stato necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco che ormai da ore stanno cercando di "ripescare" il mezzo alla fine del molo Marullo.

Sono in corso indagini da parte dei Carabinieri per ristabilire la causa dell'incidente. Nessuna ipotesi al momento viene esclusa. Nelle prossime ore si avranno maggiori dettagli su questa vicenda.

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