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di Riccardo Gullo*

OGGETTO: Il C.G.A. – Consiglio di Giustizia Amministrativo per la Regione Siciliana- di Palermo respinge in appello anche il ricorso presentato dall’ex Assessore Ersilia Pajno e dall’ex delegato di Vulcano Giovanni Di Vincenzo, contro le operazioni elettorali delle ultime elezioni comunali.

Il C.G.A. - Consiglio di Giustizia Amministrativo per la Regione Siciliana - di Palermo ha respinto in appello il ricorso presentato dall’ex Assessore Ersilia Pajno e dall’ex delegato di Vulcano Giovanni Di Vincenzo contro le operazioni elettorali delle ultime elezioni comunali, la cui sentenza è stata depositata in data odierna. Continuerà, pertanto, l’azione Amministrativa per garantire la realizzazione del Programma Elettorale e gli ulteriori obiettivi amministrativi a cui l’Amministrazione ha già messo mano. 

A tal proposito si comunica alla cittadinanza che le motivazioni del ricorso riguardanti aspetti elettorali procedurali vede tutti gli eletti formanti l’attuale maggioranza e, quindi l’attuale Amministrazione attiva, del tutto estranea in  quanto ineriscono esclusivamente aspetti riguardanti la conduzione delle operazioni elettorali da parte della  precedente Amministrazione. Rimane raccapricciante il fatto che anche questo ricorso riguardava prevalentemente  aspetti procedurali elettorali attribuibili alla precedente Amministrazione (verbali di consegna del materiale  elettorale, costituzione del seggio COVID, garanzia di voto al personale dislocato nelle sezioni delle isole minori,  ecc.) 

Così come rimane raccapricciante l’attacco promosso non solo dal candidato a Sindaco sconfitto senza farsene una ragione, ma anche da una ex e designata Assessora e da un ex delegato, anch’essi sconfitti senza riuscire a farsene una ragione. Si auspica, ancora una volta, che anche quest’ultima decisione del CGA di Palermo possa contribuire a porre fine alla tentazione di screditare l’Amministrazione in carica e che si possa inaugurare un nuovo percorso che possa promuovere, su valori più nobili, lo svolgimento della vita amministrativa delle nostre amate isole. 

*Sindaco di Lipari

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di Ersilia Pajno

Leggo con non molto stupore l’avviso che il Signor Sindaco Gullo ha pubblicato per portare a conoscenza della Cittadinanza che la sottoscritta, “ex assessore”, e il Signor Giovanni Di Vincenzo “ex delegato di Vulcano” hanno avuto rigettato dal C.G.A. il ricorso in appello presentato contro le operazioni elettorali delle ultime elezioni amministrative.

Mi lusinga, di contro, che il Signor Sindaco abbia voluto dare risalto alla notizia, ritenendo, probabilmente, che il Paese stesse con il fiato sospeso.

Personalmente prendo atto della sentenza, pur perplessa circa la correttezza delle operazioni elettorali in taluni seggi, diversamente non avrei adito la Giustizia Amministrativa. Non avrei esercitato un diritto sancito dalla Costituzione. Un esercizio sancito dalla Legge che fa raccapricciare il Sindaco Gullo per le motivazioni che lo hanno indotto. Strabiliante!

Avrebbero dovuto forse essere altre le motivazioni che evidentemente non ho colto, ma altri probabilmente sì? Ancor più strabiliante, in effetti mi fa sorridere, è la presunzione di credere che l’aver adito la Magistratura sia stato un “attacco” da parte mia in quanto sconfitta senza sapermene fare una ragione.

La rabbia, la ripicca non sono sentimenti e comportamenti che mi appartengono. Mi appartiene, invece, il sentimento di Giustizia così come il senso delle Istituzioni.

Personalmente, da Assessore, non avrei mai scritto e sottoscritto un avviso del genere. Se avessi voluto, ritenuto importante, necessario, utile che la Cittadinanza sapesse avrei lasciato il compito alla Stampa.
Auspico piuttosto che questa sentenza tranquillizzi il Signor Sindaco a cui auguro buon lavoro di concerto con la sua Amministrazione, con la speranza che finalmente voglia porre fine ai tentativi di screditare i liberi cittadini.

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di Gaetano Orto*

Non posso rimanere impassibile di fronte alle arroganti affermazioni del Sindaco Gullo a seguito della decisione del C.G.A. di ieri che ha respinto in appello il ricorso elettorale presentato dalla dott.ssa Ersilia Pajno e dal Sig. Giovanni Di Vincenzo.
Di raccapricciante trovo solo le sue affermazioni irrispettose verso coloro che legittimamente hanno voluto dirimere qualsiasi dubbio sulle operazioni elettorali, e non certamente perché sconfitti “senza farsene una ragione” o perché sospinti da fantomatici tentativi “di screditare l’Amministrazione in carica”.

D'altronde, lo stesso Sindaco nell'ultimo consiglio comunale a cui ha partecipato ha invocato ricorsi al Tar contro l'operato della Presidenza del Consiglio Comunale mentre oggi viene a propinare lezioni di moralità e di nobili principi. Delle due l’una o nessuna.
Quale screditamento è stato commesso con i ricorsi elettorali? Il Sindaco Gullo sembra che faccia un enorme confusione. Ciò è anche confermato dalle affermazioni relative agli aspetti, non certamente prevalenti, contestati con i ricorsi elettorali a suo dire “attribuibili alla precedente Amministrazione”.

Cosa c’entra la precedente Amministrazione con la decisione di ieri del CGA e con quanto contestato con i suddetti ricorsi?
Il Sindaco Gullo, evidentemente, non sa che i verbali di consegna del materiale elettorale vengono redatti dai Presidenti di seggio che nulla hanno a che fare con l’Ente Comune, in quanto nominati dalla Corte d’Appello di Messina.
Il Sindaco Gullo pensa che un candidato alla carica di Sindaco, solo perchè in carica come Assessore comunale, possa interferire con gli atti gestionali di competenza dei Dirigenti e dei funzionari comunali, compresi quelli datoriali, e pertanto disporre a proprio piacimento delle turnazioni o dei trasferimenti dei dipendenti al fine di consentire a questi di votare.

Di raccapricciante c’è solo l’idea del Sindaco di poter interferire negli atti gestionali ad esclusivo appannaggio dei dirigenti. E’ questo il rispetto dei ruoli e di indipendenza dell' apparato gestionale-dirigenziale per il Sindaco Gullo?
Mi auguro proprio di no. Me lo auguro per il bene e l’indipendenza del nostro Comune e del suo apparato gestionale-dirigenziale.

D'altronde, per un Sindaco abituato al motto “Divide et impera” non c’è che da meravigliarsi.
Primo obiettivo: demonizzare chiunque provi ad intralciare il cammino del Sindaco Gullo, con tanto di stemma.
Secondo obiettivo: sottomettersi solo di fronte alla perdita della propria poltrona e nell’ipotesi di un nuovo confronto elettorale.

*Capogruppo “SIAMO EOLIE”

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