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Al Sig. Sindaco del Comune di Lipari Rag. Marco Giorgianni e.p.c all’assessore all’Ambiente del Comune di Lipari ed ai Consiglieri Comunali del Comune di Lipari

Oggetto: Raccolta differenziata e compostaggio domestico nel territorio delle Isole Eolie -Frazione di Ginostra - .

Preg.mo Sig. Sindaco, Non siamo riusciti ancora a raggiungere la soglia minima del 65% nella raccolta differenziata dei rifiuti. 

Il 2020 dovrebbe essere l’anno del riscatto, l’anno in cui dobbiamo dimostrare di essere capaci di fare una raccolta differenziata come si deve raggiungendo la soglia prevista.
Le nostre isole, patrimonio mondiale dell’Unesco, meritano questa attenzione che oltre a migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti darebbe l’immagine giusta, che ci meritiamo all’occhio delle migliaia e migliaia di turisti che ci visitano ogni anno.
A tal proposito ci permettiamo di esporre alcune criticità e di formulare alcune proposte che, a nostro avviso, andrebbero seriamente prese in considerazione, almeno come spunto di partenza, per migliorare la raccolta differenziata nel nostro comune ed in particolare nella frazione di Ginostra dove il porta a porta non è mai partito pur essendo più facile da gestire rispetto alle isole maggiori.

La mancanza di una raccolta differenziata ben fatta e organizzata ha arrecato danni economici e d’immagine alla comunità eoliana ed all’intera frazione di Ginostra.
Una differenziata ben studiata avrebbe consentito al nostro Comune di risparmiare un bel po’ di soldi e agli utenti finali di pagare meno tasse.
Carta, plastica, alluminio e vetro potrebbero, se ben differenziati, essere rivenduti mentre l’organico, grazie al compostaggio, potrebbe essere trattenuto sulle varie isole diventando una preziosa risorsa.

Il porta a porta dovrebbe essere affiancato in alcune zone periferiche, a nostro avviso, anche da una formula di differenziata spinta con postazioni fisse, cosiddette “Presidiate”, dove l’utente possa conferire i vari materiali in certi orari (sul modello del progetto “Carretta Caretta” che funziona molto bene e che fu sperimentato con successo, per un brevissimo periodo, nel passato, anche a Stromboli). Pensiamo a quei posti con stradine irregolari, strette, senza pedonali, interrotte da gradini, dove le motoapi rasano i muri o a posti come Ginostra ed Alicudi dove la raccolta si può fare solo con muli e le case sono tutte sparse e difficilmente raggiungibili dagli operatori ecologici.

Un altro suggerimento è quello dell’utilizzo, per qualsiasi categoria di differenziati riciclabili, di sacchetti TRASPARENTI, senza colori. Inutile imporre alla gente, che ha ben altro da pensare dalla mattina alla sera, di ricordare in quale sacco di quale colore deve mettere questo e quest’altro. In un sacco trasparente tutti vedono tutto. L’indifferenziato potrebbe, invece, facilmente essere consegnato in sacchetti neri.

Questo è un tipo di raccolta porta a porta che si potrebbe definire “condominiale rurale di prossimità”, come nei condomini di città dove parecchi inquilini mettono la raccolta differenziata del giorno in un unico contenitore condominiale.
A parte tutto questo, bisognerebbe assolutamente che il comune prevedesse la TARIFFA PUNTUALE: in modo cioè che si paghi solo per l’indifferenziato (nel sacco nero) che va portato in discarica a pagamento. Tutto il differenziato ANDREBBE RIVENDUTO, si pagherebbe da solo le proprie spese, sia di raccolta, sia di trasporto.

Tornando al compostaggio domestico, il Comune di Lipari potrebbe incentivare chi fa il compostaggio domestico e collettivo con una riduzione della T.A.R.I. che potrebbe arrivare fino al 20 - 30%, come fanno nei comuni di: Isola delle Femmine, Aci Sant’Antonio, Carini e Mascalucia.
Attraverso il compostaggio domestico o anche di comunità si potrebbero ridurre i quantitativi di rifiuti urbani prodotti e si potrebbero ridurre i costi di raccolta, trasporto e conferimento dei rifiuti organici.

Si potrebbe, inoltre, promuovere la produzione e l’utilizzo diretto da parte dei privati cittadini del compost e supplire alla carenza di piattaforme idonee.
Nel Caso specifico di Ginostra basterebbe distribuire le compostiere domestiche ai privati cittadini e prevedere l’installazione di una piccola compostiera di comunità gestita dagli operatori ecologici in un terreno comunale ( il costo di tale apparecchiatura è veramente minimo rispetto al beneficio che ne conseguirebbe)così da poter smaltire in loco l’umido (organico) senza dover accumulare al porto, specie nel periodo estivo, centinaia di sacchi dell’immondizia con le conseguenze di rischio per la salute pubblica ed illegalità che tutti sappiamo ed inoltre si potrebbe limitare l’uso della nave dedicata che ha costi sostenuti.

La Regione ha varato degli schemi di regolamento comunali per il compostaggio domestico, locale e di comunità destinati agli Enti locali dell'Isola. I modelli sono stati pubblicati sul sito del dipartimento Rifiuti e stanno lì, belli e pronti per quei Comuni che vorranno adottarli. Sono schemi realizzati dall'Ufficio speciale della differenziata con la collaborazione di tecnici comunali e associazioni. E puntano a diffondere capillarmente i mini-impianti di compostaggio, domestici o condominiali, dove conferire l'organico. Una buona pratica che può incrementare la differenziata e sopperire anche al deficit di impianti di compostaggio che affligge alcune zone della Sicilia. Il compostaggio costituisce un pilastro fondamentale nella gestione virtuosa e naturale dei rifiuti basata sulla riduzione degli stessi e sulla gestione in loco degli scarti organici prodotti dai singoli cittadini e dalle comunità. In questo modo si potrà ridurre notevolmente il rifiuto indifferenziato, che purtroppo sta saturando tutte le discariche presenti in Sicilia, si evita che il rifiuto viaggi nell'isola e si contribuirà inoltre, a risolvere il problema della mancanza di impianti di compostaggio nell'Isola. Ci sono anche dei fondi europei a disposizione dei Comuni per questa finalità.

Il modello è quello delle compostiere domestiche o condominiali. Una famiglia di quattro persone produce al giorno oltre due chilogrammi di rifiuto organico, che potrà essere conferito nella propria compostiera domestica (se si ha un giardino) o in un luogo individuato dal comune, ricavato nel proprio quartiere o condominio, per produrre concime naturale.
Premesso tutto ciò, nell’ottica di una collaborazione costruttiva con Il Comune di Lipari, Le chiediamo un incontro come associazione, magari insieme a qualche nostro esperto, per valutare insieme quale sia la soluzione migliore per Ginostra. Restiamo in attesa di un suo gentile riscontro in merito e porgiamo: Distinti Saluti

*Legambiente del Tirreno Per il nucleo di Ginostra

DEL TIRRENO - NUCLEO DI GINOSTRA

 Al Presidente della Regione Siciliana

On. Nello Musumeci.

Alla Protezione Civile della Regione Siciliana

Dott. Calogero Foti.

Al Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale

Dott. Angelo Borrelli.

Al Sindaco del Comune di Lipari

Sig. Marco Giorgianni.

e.p.c

Organi di Stampa

Oggetto: Tutela, salvaguardia e messa in sicurezza della frazione di Ginostra soggetta a rischio vulcanico e dissesto idrogeologico.

Legambiente del Tirreno congiuntamente al nucleo operativo di Ginostra intende, con la presente nota, condividere la preoccupazione di residenti e turisti della frazione strombolana per la situazione di criticità venutasi a creare in seguito alle recenti esplosioni del vulcano in particolare quella del 03/07/2019 che ha devastato l’intero villaggio di Ginostra e che ha provocato anche la morte di un escursionista.

In seguito a diverse ricognizioni effettuate sul territorio appare chiaro quali siano gli interventi da mettere in atto nel più breve tempo possibile per la tutela, la salvaguardia e la messa in sicurezza di Ginostra. Ci permettiamo di evidenziarli ancora una volta.

Appare prioritario mettere in sicurezza il costone roccioso che sostiene l’abitato, instabile da anni e più volte segnalato, che dalla chiesa giunge al porto affinché eventuali ulteriori scosse dello Stromboli non lo facciano franare precludendo le vie di fuga verso il mare. Il costone si trova sopra la zona dell’attracco di Protezione Civile e del porticciolo di Pertuso. Trattasi di una zona di circa 200 mt. Il futuro del villaggio è legato al consolidamento e alla messa in sicurezza di tutto questo tratto che giorno dopo giorno continua a franare nell’indifferenza generale. Le piogge torrenziali di questi giorni hanno contribuito a scavarlo e una frana avvenuta qualche anno addietro ha reso inagibile l’abitazione di alcuni residenti. Si potrebbe intervenire alla base con dei terrazzamenti di massi naturali e cemento come già fatto in un piccolo tratto dal Genio Civile di Messina circa dodici anni fa.

Risulta importante anche la messa in sicurezza dell’approdo di Protezione Civile di Ginostra danneggiato dai marosi. Da anni l’iter è fermo e l’unico modo per fuggire in quei momenti e per avere soccorso è dal mare. La vita degli abitanti e quella dei turisti dipende dalla piena efficienza del molo perché in quei momenti e con le ceneri in aria gli elicotteri non possono atterrare. Un approdo, quello di Ginostra, realizzato dalla Protezione Civile Nazionale in posizione baricentrica rispetto al villaggio coerentemente con le indicazioni di Legambiente del Tirreno nell’interesse dei residenti e degli ospiti che più volte si erano espressi in particolare sulla migliore ubicazione.                                       

La messa in sicurezza della centrale Enel e della centrale Telecom dopo il costone ed il pontile sono da non sottovalutare. Occorre sistemare la linea fissa Telecom obsoleta ed in stato di abbandono con anche il potenziamento del segnale di telefonia mobile ed internet e l’interramento dei cavi aerei. Alla centrale Enel bisognerebbe prevedere un sistema alternativo di alimentazione (E’allo studio un progetto dell’Enel) e l’interramento dei serbatoi per il carburante con l’interramento della linea elettrica che in alcuni tratti risulta completamente scoperta ed in balia di incendi e lapilli.

Da non trascurare vi è anche la sistemazione di un tratto di strada, completamente dissestata di circa 50 metri in zona Bonifizio, importante via di fuga che collega le due parti principali della frazione (centro e località Timpone).

Bisognerebbe, inoltre, pensare ad una cartellonistica all’ingresso della frazione per indicare le norme comportamentali da adottare in caso di maremoti o esplosioni per turisti e residenti.

In ultimo e non meno importante bisognerebbe attenzionare eventuali interventi per il rischio idrogeologico in quanto le acque torrentizie che confluiscono inevitabilmente sulla zona portuale potrebbero rendere più instabili i costoni su cui si erge l’abitato della frazione e precludere l’unica via d’accesso al pontile di Protezione Civile.

Come Legambiente ci rendiamo disponibili a partecipare alla messa in sicurezza e alla tutela dello storico borgo di Ginostra, patrimonio mondiale dell’Unesco, attraverso non solo suggerimenti ma anche alla partecipazione attiva con i nostri volontari. Pensiamo all’azione di recupero di vecchie colture, al rimboschimento delle aree bruciate, ai tagli antiincendio, al ripristino di vecchi sentieri e dei muri a secco, mantenere e tutelare i muri in pietra a secco dei terrazzamenti delle isole e la rete di sentieri storici che li attraversano, non solo favorisce il ripristino del paesaggio rurale ma funge anche come opera di mitigazione del rischio idrogeologico, per la salvaguarda della biodiversità ed il miglioramento della fertilità dei suoli. La nostra esperienza sul campo è frutto di numerosi interventi tra cui in passato anche il ripristino del sentiero che dal cimitero di Ginostra porta sui crateri sommitali dello Stromboli realizzato con i nostri campi di volontariato. Certi che quanto sopra esposto sia già alla vostra attenzione e sicuri che gli interventi necessari saranno presto realizzati in sinergia tra i vari Enti, restiamo in attesa di un vostro gentile riscontro e pronti a collaborare attivamente qualora doveste ritenerlo necessario.

Distinti Saluti

Legambiente del Tirreno

Il Presidente

Pippo Ruggeri

Legambiente del Tirreno

Nucleo operativo di Ginostra

Il Coordinatore

Gianluca Giuffrè

Ginostra/18/10/2019

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