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di Luana Spanò

Il PBA come ogni anno, su richiesta di una guida tedesca, a titolo gratuito, ha messo in scena per un gruppo di turisti tedeschi, un breve sunto del Dyskolos, una commedia di Menandro. L'unica pervenuta completa di tutta la cosiddetta commedia Nuova dell'Antica Grecia. Un tuffo tra le maschere della civiltà che ci ha preceduto. Perché il teatro è anche questo: riportare il tempo lì, dove tutto è cominciato.
Una straordinaria raccolta di maschere e di statuette a soggetto teatrale ritrovate nei corredi tombali del IV e III secolo a.C. e conservate nella sezione classica del Museo Eoliano di Lipari, documentano la presenza del culto di Dioniso nella Magna Grecia. Terrecotte di argomento teatrale del IV e III secolo, più di un migliaio di pezzi che costituiscono in Italia la più ricca, completa e antica documentazione relativa al costume scenico dell'età greca. Statuette di attori comici, satiri e sileni e modellini di maschere della tragedia, del dramma satiresco e della commedia che gli attori del teatro greco (tutti maschi) portavano sempre sul volto quando recitavano.
Il gruppo di tedeschi insieme ad alcuni dei visitatori che in quel momento si trovavano nella location hanno atteso la fine della rappresentazione per fare qualche foto con gli attori ancora in abiti da scena. Perché le nostre isole sono anche teatro e cultura.

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Linea Verde

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