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PRIMA PAGINA: "BOLLETTANDO"

I dibattiti sul “caro bollette” campeggiano a livello nazionale. Una situazione disastrosa e anche preoccupante per quanto potrà ancora avvenire nei prossimi mesi. La situazione degli imprenditori e dei dipendenti di tutti i settori che, oltre a vedere scendere decisamente il potere d’acquisto del proprio stipendio ma anche la possibilità di perdere il posto di lavoro. Si rischia di vedere città spente dopo una pandemia che ha messo in ginocchio tanta gente. Oggi c’è il grave rischio di chiusura delle aziende. I rischi ci sono per tutti, compresi i pensionati. Il dramma delle  bollette astronomiche. In tanti faranno dei calcoli per evitare di perdere denaro e, in taluni casi, può anche succedere che si decida di chiudere. La crisi può aiutare eventuali infiltrazioni di criminalità organizzata pronta ad acquisire aziende a costi inferiori, approfittando del difficile momento economico. Cosa dovrebbe fare la politica per evitare eventi drammatici? Deve lavorare al più presto bloccando l’aumento dei prezzi, ma subito perché al momento le aziende vivono ancora degli ultimi incassi, ma i costi sono triplicati, non solo nelle bollette ma anche nella merce. La politica deve capire quali sono gli aumenti reali e quali invece le situazioni di speculazione.

ISOLA FOGLIE

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Ombre oltre le foglie

mai cadute

e mai sui prati

o lungo i sentieri

dell’isola astuta

e scoperta.

Come i piccoli partiti

che dominano l’equilibrio

dei grandi che alla fine

non hanno i numeri.

Alla fine vince

la poltrona

sul manto di foglie plastificate

che non appassiscono mai.

CONTROCORRENTEOLIANA: ALIMENTAZIONE

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La giornata mondiale dell'alimentazione, data in cui si celebra la fondazione dell'Organizzazione delle nazioni unti per l'alimentazione e l'agricoltura  avvenuta nel 1945 e nata con lo scopo di costruire un modello sostenibile affinché ogni essere umano abbia di che sfamarsi. È quindi un momento propizio per parlare di sprechi alimentari fenomeno che, sostiene l'Onu, nel 2019 ha visto andare sprecato il 17% del cibo in gran parte (per l'11% del totale) dopo essere stato acquistato e quindi ascrivibile ai distributori e ai consumatori finali. Raccogliere dati globali attendibili sia un'impresa complessa, si può ragionare su quelli europei che offrono una maggiore affidabilità. Immaginiamo alle Eolie. Il meccanismo è culturale perché spinge ad acquistare generi alimentari destinati a finire nella spazzatura. Il rimedio più efficace é quello della sensibilizzazione, anche nelle scuole, come suggerisce il direttore scientifico dell'Osservatorio Waste Watcher international, Andrea Segrè.

VERO&FALSO

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-Politico eoliano scivola-

-Elettore eoliano vola.

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