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Nella suggestiva cornice della libreria dell'isola ieri sera è stato presentato il libro di Simonetta Lorigliola "Eolie Enoiche" la rivalutazione della figura del contadino che è cosa diversa dall"agricoltore. A testimonianza che la modernità non scalfisce i valori della terra, il nostro giovane Cusolito Giorgio, speranza delle nostre tradizioni. Giovane timido, riservato ragazzo ma forte ed ostinatamente determinato a tramandare il patrimonio culturale del nonno Salvatore.

L 'oro di Stromboli, il nettare degli Dei conosciuto ed apprezzato in tutta Europa ed anche nel mondo, oggi è realtà a Stromboli. Giorgio ha una sua vigna diremo importante accanto a quella del nonno ed ancora si fa guidare da lui nella lavorazione del vitigno originale della Malvasia di Stromboli.

La serata ha visto anche la partecipazione del produttore affermato di Salina il dottore Nino Caravaglio e poi a parte Giorgio c’era l’editrice Ilaria Bussoni della Casa Editrice Derive e Approdi. Un momento emozionante è stato il dire di Caravaglio "il mio esperimento di coltivazione della Malvasia a Stromboli è nato dall'insistenza di Stefano Oliva (deceduto giovanissimo da pochi anni) che non faceva altro che dirmi" Nino devi fare un vino a Stromboli " la serata è stata conclusa da Andrea Montanari il quale con molto ragionato rigore ha sottolineato che" un'altro turismo è possibile a Stromboli " quello della valorizzazione dell'isola con particolare attenzione alle tradizioni e culture e cultura popolare.

Un turismo occasione di crescita delle nuove generazioni che sapranno offrire il sapore ed i profumi della terra di Stromboli. Una occasione anche di alternativa economica per le nuove generazioni che intendono la modernità come momento di affermazione dell'identità della loro isola e del valore delle tradizioni.

Lipari, "da un mese a Lami non si differenzia..."

diaconopagnotelle

di Domenico Iacono

Caro Bartolino,
 
ti vorrei segnalare che da un mese a Lami parte alta non effettuano la raccolta differenziata non oso immaginare se piove che tutta questa plastica andrà a finire a mare ma possibile che nessuno controlla e denuncia questa ditta incapace di svolgere un servizio così essenziale ma le associazioni dove sono ma nessuno vede
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