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di Grazia Zucconelli

Tutti puritani, nessuno sa che i giovani eoliani subiscono trattamenti davvero meschini, quando arriva il momento di ricevere il frutto di un lavoro che si è protratto per due o tre mesi estivi.
Spesso i datori di lavoro fanno vacanza alla fine dell'estate e quelli che hanno lavorato devono chiedere più volte quanto gli è dovuto.

Diciamolo chiaramente... É una vergogna che ci sia chi nega tutto, chi mette in dubbio il comportamento scorretto di alcuni datori di lavoro. Perché guesta iniziativa non è partita da voi giovani sfruttati come schiavi? Avete paura di non lavorare più?
Bene, Continuate pure così ma per favore non dite male di chi è sceso in piazza al vostro posto... La società non ha mai conosciuto profondi cambiamenti senza grossi scossoni.
Non fatevi bloccare dalla paura! Bisogna però indagare fino in fondo e dire come stanno veramente le cose.
Bisogna avere il coraggio di farlo.

La società Non ha mai fatto un profondo cambiamento senza scossoni.
non fatevi bloccare dalla paura! Bisogna però indagare più a fondo e dire come stanno veramente le cose.
Bisogna avere il coraggio di farlo. Quali competenze hanno i nostri giovani, quali professionalità hanno da offrire in cambio di un trattamento economico discreto per vivere in maniera dignitosa?
Ho parlato con molti ragazzi che, finite le scuole superiori, pensano di essere pronti a chiedere posti di grande responsabilità e conoscenze.
Ragazzi, siate umili e dedicate più tempo a crearvi un bel curriculum. Se poi siete più tranquilli fermatevi alla vostra terra, fatelo! Non lamentatevi, continuate a studiare tutto quello che non avete ancora imparato.

Tutti incazzati perché i muri di Lipari sono stati tappezzati da manifesti ed è partita la caccia all'Uomo: Chi è stato l'infame, , non è vero che ci sono schiavi e schiavisti ecc... ecc... '
CERCASI SCHIAVO
Titolo provocatorio ma molto efficace per stimolare la discussione e il confronto.
Quello che stiamo cercando di fare anche noi con questa pacata riflessione.
Vorrei che quest'ultimommmmm discorso arrivasse al cuore di tutti quelli che si occupano di turismo a Lipari.
Nell'estate del 2012, con l'aiuto di un insegnante liparoto molto sensibile ai problemi legati alla diversità, ho organizzato un incontro con le mamme dei ragazzi diversamente abili quei ragazzi diversamente abili che erano usciti dalla scuola superiore da poco tempo o da più anni.
Questi ragazzi devono devono avere più attenzioni dalla scuola e dalle istituzioni.
Ragazzi che hanno frequentato l'istituto alberghiero, ragazzi che aspettano che qualcuno si occupi di loro.

Hanno fatto grandi sacrifici per raggiungere l'obiettivo di crearsi una professione e un progetto di vita.
Questi ragazzi hannlo frequentato con il bello e cattivo tempo la scuola, tutti i giorni, tra le mille difficoltà da superare a causa dei loro problemi fisici dovuti alla diversità. Le mamme presenti a quell'incontro del 2012 hanno raccontato, tra le lacrime, le loro sofferenze e le loro pene.
Un solo pensiero le angosciava: Ci sarà lavoro per il loro figlio? chi si prenderà cura di lui quando noi genitori non ci saremo più?
Che ne sarà di lui Dopo di noi?

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La corrispondenza con Grazia Taliani

"In inverno, nei pochi giorni di freddo, accendiamo una stufa" mi disse l' amica Grazia, quando andai a trovarla nella sua bella casa colorata in un piccolo villaggio immerso nella ricca e rigogliosa vegetazione mediterranea dell'isola di Vulcano.
" Andiamo in spiaggia a raccogliere legna.
Non sai quante cose puoi trovare sulla riva !
Faccio una passeggiata, respiro l'aria ricca di salsedine e porto a casa quel che mi serve"
Così mi disse con la sua bella parlata che risente delle sue origini toscane.
" Porto a casa di tutto, quel che serve alla stufa e questi, guarda!"
E mi mostrò la bella composizione sulla parete della cucina, fatta con pezzi di legno dipinto di azzurro, di rosa, pezzi di legno dall'aria vissuta, schegge di barche di pescatori.

" Cerco intorno a me e intanto comincia a frullarmi nella mente cosa posso costruire con quelle schegge che, ormai, non servono più a nessuno... ma che in esse ho già visto qualcosa... un'altra vita
Come vedi, sono entrate nella mia casa, hanno riacquistato vitalità nuova e vederle qui mi fa stare bene.
Rappresentano anch'esse il legame che
ho con questa terra" mi disse senza guardarmi...
Capii che stava inseguendo i suoi pensieri di libertà conquistata nell'isola da cui non sapeva e non voleva mai staccarsi

" Anche mio marito che non sta molto bene, vive qui una vita normale, fatta di lunghe passeggiate sulla spiaggia che gli danno forza e tanti benefici per la memoria...per tutto! "
Mi portò in giro per la sua casa.
Mi ritrovai a pensare che mi sarebbe piaciuto
trascorrere dei giorni lì, in quella casa, con lei che raccontava dei suoi viaggi in giro per il mondo.
" Viaggi intrapresi già in età matura, dopo aver cresciuti i miei ragazzi! " disse mentre il suo viso s'illuminava di luce nuova.
È una donna di grande carattere, Grazia Taliani, oltre che un'artista vivace e dai tanti stili pittorici ispirati dai luoghi esotici a lungo visitati.
Una donna forte, di grande coraggio che si era avventurata in paesi dove una donna, sola, è vista come un oltraggio alla vita monacale che si infligge alle donne per tenerle sottomesse, in casa e in pubblico.

Grazia, la ricorderò come donna di grande sensibilità e di intelligenza che sa collegarsi con il cuore e con la scintilla di umanità che vi è custodita

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---Ciao, Bartolino, sono in Svizzera, ancora qualche settimana e sarò nella mia amata Lipari.
Stamattina ho letto un articolo intervista che due anni fa ho scrtto in fb
L'intervistata?
Grazia Taliani, una donna eccezionale, artista di elevata sensibilità che sa suscitare, con la sua vita, la sua arte, profonde emozioni che arrivano dritto al cuore.

Lipari é stata, è, ia meta di numerosi artisti che di fronte ai colori del suo mare profondo vi hanno trovato ispirazione
Credo che molti Eoliani non sappiano come i loro scogli amati si facciano, sovente, materia poetica ed Arte in senso lato.
Grazie, Bartolino, per l'attenzione

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Giovedì 31 marzo 2022 - ore 17.00 - 18.30 In diretta sui profili Facebook e YouTube della Fondazione Bruno Buozzi Presentazione del libro 1930: la strana morte di Luigi Fulci, oppositore del fascismo. Delitto eccellente? di Marcello SAIJA

ne discutono Marcello SAIJA AUTORE, GIÀ PROFESSORE DI STORIA DELLE ISTITUZIONI POLITICHE, UNIVERSITÀ DI PALERMO Francesco BONINI RETTORE LUMSA, ROMA, STORICO Fabio RUGGE RETTORE EMERITO, UNIVERSITÀ DI PAVIA, STORICO Giorgio BENVENUTO FONDAZIONE BRUNO BUOZZI, PRESIDENTE modera Luigi TROIANI PROFESSORE DI RELAZIONI INTERNAZIONALI, PONTIFICIA UNIVERSITÀ SAN TOMMASO D’AQUINO, ROMA

Info: Fondazione Bruno Buozzi 

LE REVE DE LUC

Quest'anno Song-Taaba è impegnata a sostenere la dott.ssa Chiara Castellani nella realizzazione della Maternità Saint Esprit di Kenge.

Questo presidio medico, oltre ad essere una necessità assoluta per la popolazione - assistenza al parto, alle future mamme ed ai neonati - è anche un sogno. Il sogno di Chiara. Un sogno però che Chiara ha condiviso con l'ambasciatore Luca Attanasio, durante una visita ai luoghi in cui Chiara insegna, cura, opera per prevenire la malnutrizione, l'AIDS, la malaria.

La Maternità Saint Esprit sarà un luogo in cui poter offrire assistenza sanitaria e cure. Un luogo in cui affermare il diritto alla salute in un Paese in cui è ancora negato. Un luogo in cui fare formazione attraverso periodi di apprendistato per le alunne/i delle scuole per infermieri. Un luogo in cui celebrare la vita e il futuro, che è l'unica risposta giusta per chi pensi di fermare il bene con la morte.

Se volete unirvi a noi per portare a compimento questo sogno – IL SOGNO DI LUCA - e completare ogni parte della struttura, potete farlo con una donazione:

mediante un versamento su c/c bancario intestato a “Song-taaba Onlus” presso la Banca Popolare dell'Emilia Romagna – filiale Marconi – IBAN: IT85T0538703233000001075426 - mettendo in oggetto:

“donazione Maternità Saint Esprit”

insieme ogni SOGNO può diventare REALTÀ, vita, futuro
"E come i semi che sognano sotto la neve,
il vostro cuore sogna la primavera.
Fidatevi dei vostri sogni,
perché in essi è nascosto il passaggio verso l’eternità."
Khalil Gibran
in AMICIZIA
Song-Taaba ONLUS
segreteria@song-taabaonlus.org
https://song-taabaonlus.blogspot.com

 

Il 3 Novembre ricorre il centenario della nascita di Signe Geiges, sposata Kinberg.

Nata a Freiburg in Germania il 3 Novembre del 1919, si dedicò alla danza classica fino a diventare la prima ballerina dei teatri di Freiburg, Wuppertal e Nurnberg in Germania.

Nel 1952 sposò Ragnar Kinberg, ingegnere della fabbrica svedese SKF che produceva cuscinetti a sfere.

Dopo dieci anni si trasferì con la famiglia a Torino, dove conobbe gli ambienti più esclusivi della città. 

Fu allieva pittrice del maestro Filippo Scroppo all’Accademia delle Belle Arti e partecipò  a molte mostre, anche nazionali, ricevendo premi e l’iscrizione nell’Archivio Storico degli artisti italiani del 1900.

Dopo aver frequentato spiagge “alla moda” di quegli anni come Sabaudia e Portofino, giunse a Lipari nel 1965.                                                                                                                                  L’incontro con l’ambiente eoliano la stregò: Esplorò l’isola in  lunghe passeggiate in compagnia di amiche. Con la famiglia si innamorò del mare e delle belle immersioni in apnea presso i Faraglioni.

Comprò con il marito un rudere nella contrada Vizzina Valle e fece costruire una casa eoliana, oggi conosciuta come “Casa svedese”.

Aveva seguito i lavori con passione e grande entusiasmo insieme al giovane figlio.

Vi si trasferì definitivamente nel 1975.

Signe, donna che aveva conosciuto la notorietà nei teatri di Germania, Danimarca e Svezia, scoprì in Lipari l’ambiente che ben soddisfaceva i suoi più profondi desideri.

A contatto con la natura mediterranea che si stendeva dalla sua casa fino al mare di Portinente, si scoprì contadina e donna concreta.

Piantò viti e dissodò la ricca terra vulcanica con la forza delle sue braccia.

Coltivò ortaggi che alcuni decenni dopo avremmo    definito “biologici” perché coltivati con amore e concimati naturalmente.

Le sue giornate trascorsero serene tra i lavori dell’orto e la cura di due caprette che le fornivano latte fresco.

La musica classica e la pittura le furono compagne nei lunghi anni trascorsi a Lipari.

Signe a destra che dialoga con contadina liparota.

Frequentò persone note dell’isola che cercarono la sua amicizia.

Di Signe seppero apprezzare la fine cultura e la semplice signorilità con cui sapeva offrirsi nei rapporti con le amiche isolane che, ancora oggi, la ricordano come “donna colta, emancipata, indipendente e capace di organizzare per sé una vita nuova, concreta, dopo aver frequentato  palcoscenici importanti e la “Torino bene”degli anni ‘60 e ‘70.

Signe Geiges é morta nel 1998 e riposa nel cimitero di Lipari.

UN LIBRO PER KIMBAU,
A tutti gli amici delle isole Eolie e della Sicilia. E' stato ripubblicato con Youcanprint Libreria il libro " MI DEVE TRECENTO, SIGNORA" Invito tutti a leggere questa storia che parla di disagio e di genitori lasciati soli dalle istituzioni.
Promuovo questo libro per aiutare altri bambini, neonati, condannati a morire alla nascita per mancanza di cure.
Gli eventuali guadagni saranno spediti alla dottoressa Chiara Castellani e ai bambini del suo ospedale di Kimbau, Congo.
Chi mi darà una mano a realizzare questo progetto, sappia che avrà contribuito alla formazione di medici ed infermieri che possano, in futuro, continuare l'opera di Chiara Castellani.
Potrei spedire dei volumi ad un amico di Salina, di Lipari a cui rivolgersi per il libro
Fatemi richiesta del libro con un messaggio privato. Io contatterò gli amici Santino Ruggera, BartolinoLeone e Salvatore Zappulla per diffondere il messaggio. Ringrazio sin da ora quelli che vorranno partecipare al progetto " Un libro per Kimbau"

MI DEVE TRECENTO, SIGNORA
" È la descrizione perfetta del disagio umano e psicologico che una famiglia attraversa quando viene diagnosticata la malattia di un figlio. È lo scontro con
l’impotenza, la cancellazione di ogni desiderio, l’immersione nella perenne sensazione di precarietà. Una madre che, sopraffatta dal senso di colpa e dalla solitudine, si ritira e costruisce un nuovo " micromondo" intorno alla figlia e un padre che fatica a comunicare..." Sara Giugni ( Psicologa presso il Centro EOS di Pavia)
 
Mi deve trecento, signora - Youcanprint Libreria - Narrativa
www.youcanprint.it
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