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Al Presidente del Consiglio dei Ministri On. Giorgia MELONI Al Ministro dell’Interno Prefetto Matteo PIANTEDOSI Al Ministro per la Protezione Civile e le politiche del mare On. Nello MUSUMECI Al Sottosegretario di Stato per l’Interno On. Emanuele PRISCO Al Capo Dipartimento dei Vigli del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Prefetto Laura LEGA Al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Ing. Carlo DALL’OPPIO All’Ufficio III – Relazioni Sindacali Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Socc. Pubblico e Dif. Civile Dott.ssa Renata CASTRUCCI

Oggetto: Isole minori italiane, cittadini di serie B senza diritto al soccorso pubblico.

Lo Stato Italiano deve garantire il Soccorso Pubblico a tutti i cittadini senza discriminazioni, ma la presenza del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco avviene con estrema difficoltà nei territori di alcune Isole Minori, mentre risulta pressoché assente in altre, mettendo a rischio la sicurezza di questi cittadini.

Si tratta, di circa 240 mila italiani che risiedono in zone svantaggiate dal punto di vista del diritto alla sicurezza e al soccorso pubblico, cui si aggiungono le centinaia di migliaia di turisti che vi affluiscono ogni anno, peraltro irraggiungibili in caso di condizioni metereologiche avverse, mentre incendi e soccorsi si possono risolvere se si agisce nei primi minuti.

E’ evidente che sinora le istituzioni non si sono adoperate a sufficienza per cercare di rimuovere le limitazioni per portare sicurezza e soccorso alle persone nelle Isole Minori italiane.

Non è ammissibile che esistano isole minori senza un servizio di pronto intervento dei vigili del fuoco (come ad esempio Ustica) come non è ammissibile che laddove i vigili del fuoco ci sono (come ad esempio Pantelleria) non sono dotati di idonee sistemazioni logistiche e vengano lasciati dallo Stato in sistemazioni provvisorie e inadeguate, tenuto anche conto della sovente difficoltà di collegamenti.

Come sindacato dei vigili del fuoco torniamo a chiedere l’attenzione del Governo sulla necessità di una presenza “strutturale” del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nelle isole minori, non solo per le necessità di “SOCCORSO PUBBLICO” ma anche per quelle di “PROTEZIONE CIVILE”.

L’art. 3, comma 1, del decreto-legge 30 gennaio 2004, n. 24, ormai 20 anni fa aveva previsto che: “Per far fronte alle peculiari esigenze del servizio antincendio e di soccorso tecnico nelle isole minori della Sicilia, il Ministero dell’interno, nei bandi di concorso per il profilo di vigile del fuoco, indetti nell’ambito delle assunzioni autorizzate ai sensi delle norme vigenti, può individuare particolari requisiti per l’accesso ai posti disponibili nelle relative sedi di servizio presenti in ciascuna di tali isole, che tengano conto della prioritaria esigenza di garantire la continuità del servizio in relazione alle difficoltà connesse alla situazione geografica e morfologica dei territori”.

Tale norma si proponeva quindi di tutelare tutte le Isole Minori della Sicilia: Pantelleria, Ustica, le Egadi, le Eolie e le Pelagie (in particolare Lampedusa e Linosa) compongono le isole minori della Sicilia, ma vi è stata data solo una parziale ed insufficiente applicazione mediante concorsi specifici per le sole isole di Lampedusa, Lipari e Pantelleria, mentre le rimanenti isole minori della Sicilia, tra cui anche Ustica e le isole Egadi, sono rimaste prive della presenza permanente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, nonostante la notevole distanza dalla terraferma.

Tanto premesso si chiede al Governo di volersi adoperare per dare completa attuazione all’articolo 3, comma 1, del decreto-legge n. 24/2004 per quanto riguarda le Isole Minori della Sicilia, nonché di voler prevedere idonea presenza di Vigili del Fuoco anche nelle altre Isole Minori.

CONAPO sindacato autonomo dei vigili del fuoco

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