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di Daniele Sequenzia

Caro Direttore,

è improvvisamente scomparso all’età di 85 anni il Prof. Domenico De Masi, il sociologo dei lavoratori.

Allievo a Parigi di Alain Touraine, alla sociologia dedico’ tutta la sua vita.

La sua amicizia con Adriano Olivetti lo stimolo’ a formulare nuove e moderne teorie di organizzazione del lavoro.

Mirava ad un mondo onesto, senza più sfruttati e sfruttatori, nel quale capitalisti e lavoratori non lottano tra loro, ma mirano a un obiettivo comune, per il quale “la quantità e qualità del prodotto non dipendono dal controllo , dallo sfruttamento sul lavoratore, ma dipendono dalla sua motivazione”.

Grande amico dell’ architetto Oscar Niemeyer amava citarlo: “Ciò che conta non è solo l’architettura, la tecnologia, il progresso, ma è la vita, i buoni rapporti, e questo mondo ingiusto che dobbiamo modificare”.

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Caro Direttore,
tutti i nodi vengono al pettine!! Gli italiani alla fine del 2023 avranno un debito pubblico di oltre il 140% rispetto al Prodotto interno lordo.
Il Governo Meloni rischia molto, se entro il prossimo dicembre mancasse un accordo sul “nuovo “ Patto europeo di stabilità. Dal 2020 il Patto era temporaneamente “sospeso” per l’emergenza Covid. Ogni Stato poteva indebitarsi senza limiti.

Occorre urgentemente finanziare la “Legge di Bilancio 2024”, ma con quali mezzi ? Come “ quadrare” i conti, con la massa di debiti sul collo, in piena crisi energetica, con i costi alle stelle?
Da oggi il percorso del Governo Meloni è sempre più in salita. Se non si riattiva il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , sbloccando investimenti e riforme, possono “ saltare “ Governo e crescita.

Caro Direttore,
che fine ha fatto il “ cambiamento epocale” per velocizzare i processi e abbattere l’arretrato nei tribunali , rispettando gli impegni presi con l’Europa con il PNRR?
Per salvare le sorti della giustizia italiana il Governo Draghi aveva fatto un tentativo.

I neo assunti non hanno certezza del loro futuro.
Così le dimissioni in massa stanno facendo accumulare i fascicoli nei tribunali, accrescendone il caos. Si preferisce un impiego meno pagato ma più stabile.
E che cosa sta facendo il nuovo Ministro Nordio?

Caro Direttore,
dobbiamo sempre ricordare che la democrazia è scuola di pensiero e confronti di libere opinioni. Non si puo’ vivere nell’oppressione.
Lo scrive Piero Calamandrei (Firenze 1889-1956) : “Se si vuole che la democrazia prima si faccia e poi si mantenga e si perfezioni, si può dire che la scuola è più importante del Parlamento e della Magistratura e della Corte costituzionale.”
I governi nazionalisti non amano il confronto. Bloccando la “ cultura”, soffocano i cittadini. Eliminano i dissidenti.
Non vogliono la libera “ crescita”. Vogliono solo il dominio sul popolo.

Il parlamento è la fabbrica della democrazia. Non il governo.
Vogliamo ricordare un grande italiano, un vero patriota: Piero Calamandrei : avvocato, libero pensatore, studioso.
Da rileggere il suo testo sacro : “Uomini e città della Resistenza “ 1955.
Partecipa alla fondazione del “ Partito d’azione”, membro della Consulta nazionale e della Costituente.
Tra le sue opere monografiche: “ La chiamata in garanzia” -1913.
“La Cassazione civile” -1920 .
Importante è la sua raccolta di saggi negli “ Studi sul processo civile “ ( 6 volumi ) - 1930- 1956.

Caro Direttore,
continuano le tensioni sulla cattiva gestione del PNRR da parte del Governo Meloni.
Permangono ritardi per la trasmissione al Parlamento della relazione semestrale sull’attuazione e sviluppo del piano di risanamento. A che punto siamo? Escono dal progetto ferroviario del PNRR , la Roma -Pescara e l’alta velocità Palermo Catania. La Sicilia rimane tagliata fuori dal continente? Il Governo non investe, non ristruttura le ferrovie dello Stato.
L’intera Sicilia viene penalizzata dai circuiti internazionali. Non utilizzati 6 miliardi di euro: ritarda e slitta la quarta rata del PNRR. Quali sono le giustificazioni?

Alessandro Alfieri, responsabile PNRR e Riforme, riferisce : “La verità è che questo Governo è in difficoltà. Invece di decidere resta ancorato su chi e come deve gestire gli investimenti. Ancora teso il confronto tra Corte dei Conti e Governo.
Chi deve controllare l’esattezza delle procedure? Ancora oggi il governo non si preoccupa di accelerare il PNRR . Resta lento e nebuloso il processo d’investimento. In una nota pubblicata dal Governo, si attende il vaglio dei ministeri. Poca chiarezza, fa rallentare l’intero processo del PNRR. Per via informale è stata fatta circolare una nota governativa ai parlamentari, cui spetta il compito di approvazione.

Caro Direttore,
mi piace ricordare cosa scrive Leonardo Sciascia (Racalmuto, Agrigento, 8 gennaio 1921 – Palermo, 20 novembre 1989) scrittore, giornalista, saggista, drammaturgo, poeta, politico e critico d’arte italiano. Leonardo Sciascia è considerato una delle più grandi figure letterarie del Novecento italiano ed europeo.

“La stupidità va d’accordo con la malizia sempre”. (Il mare colore del vino)
“Divido l’umanità in cinque categorie: ci sono gli uomini veri, i mezzi uomini, gli ominicchi, poi — mi scusi — i ruffiani e in ultimo, come se non ci fossero, i quaquaraquà. Sono pochissimi gli uomini, i mezzi uomini pochi, già molti di più gli ominicchi: sono come bambini che si credono grandi. Quanto ai ruffiani, stanno diventando un vero esercito! E infine i quaquaraquà, il branco di oche”. (Il Giorno della Civetta).

Caro Direttore,
dal 1° al 4 giugno si è svolto a Torino il “Festival internazionale dell’economia”, dove economisti, giornalisti e politici hanno dibattuto sul tema della globalizzazione nei suoi vari aspetti (economica, informatica, culturale) e dei suoi effetti negativi sui sistemi economici.

La globalizzazione ha allargato in molti paesi le disuguaglianze sociali, che spesso sono sfociate nell’affermazione su vasta scala di movimenti populisti. Le stesse attuali tensioni geopolitiche, soprattutto il tragico conflitto russo-ucraino, possono essere lette anche come una delle conseguenze di una globalizzazione incontrollata, che contrappone le democrazie occidentali ai regimi totalitari della Russia e della Cina.

Per la città di Torino si è registrato un forte afflusso di turisti con un boom di prenotazioni presso alberghi, ristoranti e musei, che ha ridato ossigeno a un settore da anni in crisi.

Caro Direttore ,
Clint Eastwood (San Francisco 31 maggio 1930) stella del “Noir” statunitense, idolo della “New Generation” compie 93 anni in piena forma.
”Prima ti sparo , poi ragioniamo”: la legge ha bisogno di uomini duri. Clint impugna la “ Magnum” come un “ bisturi”, spazza via e ripulisce tutta New York , Chicago con tutti i Gangsters . Ricarica la Colt e reinventato da Sergio Leone risplende nei panni di un “ cacciatore di taglie”.

L’America ha mantenuto la sua natura selvaggia che in Clint riesplode nelle sue vigorose interpretazioni.
Fra gli oltre 60 film da lui diretti e interpretati, ricordiamo il primo, il thriller “Brivido nella notte” (1971), la commedia sentimentale “Breezy” (1973), i drammatici “Million Dollar Baby” (2004) e “Gran Torino” (2008).
Tutti noi lettori del Notiziario auguriamo a Clint ogni bene.

Caro Direttore,
è scontro sul PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) tra il Governo Meloni e la Corte dei Conti.
La magistratura contabile ha constatato gravi ritardi su tutti i fronti. Speso solo il 13% del Piano.
Digitalizzazione, transizione energetica e infrastrutture sono ferme al 16%, istruzione e inclusione sociale al 5%, sanità all’1%.
L’associazione dei magistrati contabili ha espresso «sconcerto» e «stupore» di fronte alla volontà del Governo di inserire nel decreto Pubblica Amministrazione emendamenti per escludere il controllo della Corte dei conti sui progetti del PNRR.
Iniziative «estemporanee» ritenute «gravemente lesive del principio di autonomia e indipendenza della magistratura».

 

Caro Direttore,

in Italia in pochi anni hanno chiuso 100 mila imprese della minore distribuzione.

A Torino non si trovano più i negozi per comprare il pane e il latte. Sono inghiottiti dalla grande distribuzione. Ne soffrono soprattutto gli anziani, in grave difficoltà a fare la spesa.

Si stima per i prossimi sette anni, da qui al 2030, una contrazione di circa 73mila imprese.

 

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