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di Pina Cincotta Mandarano

Ci sono cose di cui Panarea può fare a meno e altre invece che una tantum potrebbero servire. Posso pensare ad una parata internazionale di artisti di tutto il mondo per farli incontrare e magari conoscere sulla nostra isola ricordandogli un premio come miglior sorriso e donargli un Basiluzzo d'oro. Giusto per fare qualche cosa di utile e diversamente sconosciuta. Visto che il nuovo assessore al turismo di Lipari Davide Merenda é stato definito dal Notiziario del direttore Bartolino il più elegante della giunta Giorgianni potrebbe avere lo stile per studiare la cosa. Io offro una cravatta di Marinella.

LE RICETTE DI PINA CHE VI FARANNO LECCARE I BAFFI

=== primi piatti ===
VERMICELLI CON VONGOLE IN BIANCO
Ingredienti per 6 persone: gr. 600 vermicelli, kg. 1,5 di vongole ben pulite e strofinate con un coltellino, due spicchi d'aglio schiacciati, mezzo bicchiere di olio extravergine di oliva, uno spicchio di aglio tritato, prezzemolo, sale e pepe.
Preparazione: per far sì che le vongole depositino la sabbia, mettetele a bagno in una catinella con acqua molto salata. Poi lavatele molte volte sotto l'acqua corrente e strofinateli ancora con il coltellino. In una larga padella, con gli spicchi d'aglio e un po' d'olio, versate le vongole. Lasciate rosolare a fuoco vivace in modo che aprano le valve. Spegnete il fuoco e staccate uno per uno i molluschi, tenendoli in una tazza, mentre invece il liquido di cottura va filtrato. In un'altra casseruola versate il rimanente olio e fatevi imbiondire l'aglio tritato. Versate le vongole, il loro liquido di cottura filtrato, il prezzemolo tritato, sale e pepe. Tenete per dieci minuti a fuoco basso (altrimenti le vongole si induriscono) e poi ritirate dal fuoco.
Con questa prelibata salsa di mare, condite i vermicelli lessati al dente .
Non vanno serviti con nessun tipo di formaggio.
Se volete un gusto ancor più saporito, potrete aggiungere del sugo di pomodoro fresco.

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Il turismo nautico di Panarea, ma penso anche a quello delle altre isole, spesso si fa guardare.

Più le barche che visitano le Eolie sono normali, più lasciano pensare a qualche cosa. O per il loro equipaggio o i padroni. I tempi che corrono sono quelli che sono e per i posti dove tutto ma proprio tutto viene dal mare, è facile aspettarsi qualche sorpresina. Non siamo alla frutta ma con i frutti si possono fare tante cose. Anche con i frutti di mare. Panarea è ben piantata e a volte basta passare e raccogliere.  

Pasta con il nero di seppie.

Il bon ton sconsiglia di servirla a cena per non ritrovarsi tutti con la bocca nera, ma sapete che c’è? E’ un piatto che adoro, in Sicilia la si trova in ogni ristorante di pesce che si rispetti ed è richiestissima. Gli spaghetti al nero di seppie (ma vanno bene anche le linguine) sono un piatto unico, per intenditori e io li preparao spesso ai miei ospiti che, di frequente, mangiano questo piatto da me per la prima volta in assoluto: nessuno si è mai lamentato di avere la bocca nera, ma il bis lo chiedono quasi sempre.  

E se siete amanti del riso, dovete assolutamente provare il risotto al nero di seppie, un coreografico risotto completamente nero dal gusto eccezionale. In più, la pasta al nero di seppie può essere considerata anche un piatto unico perché se volte prepararla alla perfezione dovete mettere nel piatto anche un bel po’ di pezzi di seppia. 

Il buonismo isolano di Panarea è un seme che si deve sempre innaffiare. Nell'isola però devono esistere solo prodotti tipici e creare uno stop agli oggetti che poco o nulla hanno che fare con la tradizione delle Eolie. Un piano del commercio serve come il pane. Il commercio usa e getta di Panarea non fa bene all'isola e alla mentalità degli isolani che hanno bisogno di essere difesi da questo lassismo che procura danni all'immagine che l'isola si è creata con gli anni. Bisogna ricordarsi dei sacrifici di chi ha creato Panarea come isola di livello superiore. Serve un protocollo con un cammino amministrativo. In altri posti turistici si creano delle commissioni definite "Economia e Lavoro" che producono analisi per il consiglio comunale. Bisogna ricreare l'appeal turistico. Con un occhio particolare ad un sistema anti-alcol contro la vendita da asporto di contenitori in vetro. Un progetto chiamato "negozio turistico". I patti d'area devono promuovere attraverso quelle operazioni di arredo urbano con l'obiettivo che tutto quello che è ornamento possa non essere tassato a patto che si inserisca in un progetto coordinato di abbellimento di Panarea.

=== pesce ===
TRIGGHI O' ROSMARINU (TRIGLIE AL ROSMARINO)
Ingredienti per 4 persone: 750 gr di triglie, rosmarino, sale, pepe, olio, succo di limone.
Preparazione:Togliete alle triglie la lisca centrale e mettete all'interno qualche rametto di rosmarino, il sale e il pepe. Adagiatele in una teglia unta di olio, versate dell'altro olio sulle triglie. Cuocetele a fuoco basso, girandole con delicatezza. Prima di servire, spruzzatele con succo di limone

----La posizione storico-geografica di Panarea ha fatto sempre passare isolani e turisti come popolo privilegiato. Chiaramente qualche prezzo bisogna pagarlo per vivere in questo ineguagliabile paradiso. La rabbia è che il paradiso merita cure di mantenimento che non può essere affidato solo ai suoi abitanti. Il Comune deve continuamente fare la sua parte nel modo più meritevole e con la stessa cadenza di come si pagano le tasse e si introita la tassa di sbarco.

L'INTERVENTO

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di Pino Marino
carissima Pinuccia, come al solito sempre presente e battagliera.
Mi permetto di essere noioso, ma sento solo la Tua voce che protesta e chiede cose sacrosante. Nessuno ha voglia di intervenire e mettere le mani nell'acqua bollente, per trovare unione, consensi, fare squadra.
Della serie "ognuno per se e Dio per tutti".
Non credo che così funzionerà a lungo e se si fa un salto indietro nel tempo Panarea era ben altra cosa di quella quinta teatrale che va in onda ad Agosto.
Siamo ad una quarantina di miglia da Messina e meno da Milazzo. In altri posti e con altre teste ci potrebbe essere un turismo molto più stabilizzato e maturo, perché le bellezze del Signore, quelle si, sono molto difficili da eliminare.
Eppure , si preferisce il mordi e fuggi di quei 30/40 giorni Estivi, di nessuna qualità e di molta confusione, passati i quali.....chi se ne frega!!!!
Qui, da noi, si dice " forza ddocu " e "minamu comi veni veni"
Un caro e sincero saluto a tutti da un irriducibile innamorato dell'Isola.(amapanarea.it)

=== primi piatti ===
RISO CON SEPPIE E PISELLI
Ingredienti: 800 gr. di seppioline (già pulite), 2 spicchi d'aglio, 2 cipolle, ½ bicchiere d'olio, 350 gr. di riso, 50 gr. di piselli sgranati, 2 cucchiai di concentrato di pomodoro, sale e pepe.
Preparazione: mettere le seppie in una casseruola bassa con olio, aglio e cipolla tritata. Cuocere a fiamma molto bassa per almeno un'ora.
Quando le seppie saranno quasi cotte unire il riso, mezzo litro d'acqua bollente e i piselli, mescolare e continuare a cuocere. Alla fine unire il concentrato. Servire bollente.

---A Panarea più passano gli anni e più si resta giovani. Quasi pietrificati come i sassi e gli scogli che fanno parte dell'ambiente di questa isola senza rughe anche se con tanti pensieri. L'isola di Panarea per la sua bellezza è la cultura del vivere. Anche se costa parecchio in tutti i sensi. Panarea è un costo tutto l'anno, uno spettacolo a cielo aperto con il biglietto pagato anticipatamente per tutto quello che verrà, se verrà e quando verrà. Ad oggi cosa è venuto?

=== primi piatti ===
Minestra di verdura e legumi
Lasciate ammollare in acqua per una notte intera 150 gr di fave secche e 150 gr di fagioli. L'indomani, in una pentola con due litri e mezzo d'acqua, fateli cuocere insieme a due cipolle, due carote, un cuore di sedano, il tutto affettato finemente. A metà cottura, unite 200 gr di cavolo verde, 200 gr di indivia e 200 gr di lattuga. Aggiustate di sale e pepe e completate la cottura. Prima di servire, condite con 3 o 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva. Volendo potete cuocere nella minestra 300 gr di riso o di pasta corta.

In questi già caldi giorni, a Panarea è stato controllato il serbatoio dell'acqua. Gli esiti si sapranno a breve. Intanto i non residenti di Panarea che lavorano negli esercizi pubblici dovranno avere il relativo tesserino di riconoscimento. Due notizie che fanno piacere alla comunità che nell'isola vive tutto l'anno e soprattutto per quelli che hanno seguito la crescita di Panarea, sotto ogni aspetto, passo-passo. Per il bene di Panarea bisogna essere disposti a tutto. Metterci la propria faccia è, al momento, il massimo. Poi chi vuole si metta pure la maschera.

=== primi piatti ===
SPAGHETTI CON I GAMBERI
Ingredienti per 6 persone: spaghetti gr.600, gamberi sgusciati gr.300, aglio 1 spicchio, prezzemolo un mazzetto, pomodoro maturo (o pelati) gr.500, mezza cipolla.

Preparazione: soffriggete in tegame la cipolla grattugiata con olio abbondante. Aggiungete il pomodoro spellato e senza semi e l'aglio intero(o a pezzetti se preferite). Non appena il pomodoro sarà appassito e bene insaporito versate nel tegame anche i gamberi sgusciati e ben puliti, condite con sale e pepe abbondante, lasciate qualche momento a fiamma viva rimescolando il pesce e smorzate poi il fuoco fino a cottura ultimata(venti minuti circa). A questo punto aggiungete il prezzemolo tritato finemente. Lessate gli spaghetti al dente e conditeli nella zuppiera rimescolando bene. Servite subito. Se i gamberi fossero molto grossi, sarà bene tagliarli a pezzetti prima di passarli in tegame.

A Panarea anche a fine maggio resiste la squadra dei Carabinieri. Il carabiniere, l'appuntato e il maresciallo mantengono le posizioni. Resiste il cambio dopo un mese duro e frettoloso. E' una buona cosa per capire il territorio e le persone. Come una volta. L'arma si deve radicare sul posto e conoscere tutti e capire cosa fanno. Tanti chiedono il mantenimento senza cambi. Gli alti comandi sanno. La fiducia è tanta nell'Arma e e Panarea ha sempre bisogno di loro in ogni periodo dell'anno.

=== altro ===
BRACIOLE DI PESCE SPADA ALLA GHIOTTA
Ingredienti: pesce spada a fettine 1 kg., 1 cipolla, olive bianche gr. 200, capperi gr. 50, sedano un mazzetto, salsa di pomodoro ( o pelati) mezzo litro, pangrattato gr. 200, parmigiano grattugiato gr. 50, caciocavallo fresco gr. 50, olio, sale, pepe, zucchero.
Preparazione: tagliate il pescespada a fettine sottili quanto più possibile e togliete la pelle. Preparate intanto una ghiotta soffriggendo in una teglia larga una cipolla tagliata a fettine sottili, le olive snocciolate, il sedano tagliuzzato, i capperi. Allungate con la salsa di pomodoro. Lasciate insaporire a fuoco molto basso per almeno15 minuti. Allargate le fettine di spada sul tavolo di marmo e riempitele di pangrattato condito con il parmigiano grattugiato, un cucchiaino di zucchero, qualche cucchiaio di salsa della ghiotta. Avvolgete il pesce in braciolettine, mettendo dentro ogni braciola un pezzetto di caciocavallo fresco. Infilate in uno spiedino e passate per una decina di minuti nella salsa ghiotta, girando gli involtini da ogni parte per farli insaporire bene. Regolate di sale e di pepe e servite caldi.

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