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aziinoavvpiccola1di Alfio Ziino

A parlar di pentecostali, di pentecostali in generale e di pentecostali by Lipari - Olivarella, mal me ne incolse. Una anomima interlocutrice mi ha telefonicanmente ricoperto di contumelie per aver scritto quel che, sul tema, ho scritto. Ho ascoltanto pazientemente, senza prestarvi particolare attenzione, commettendo però
l' errore di rispondere a quella che sembrava la frase di commiato, un perentorio "avvocato vada a cercare Gesù". Ripetendo una battuta non mia ho, d' impeto,
detto: "cercare Gesù? perchè, si è perduto?". Non l'avessi mai fatto. Mi son piovute addosso feroci accuse di blasfemia e di eresia con ampie assicurazioini di mia
prossima folgorazione ed eterna dannazione. Ho chiuso. Il telefono, intendo.
Riflettendovi solo un pò, e guardandomi bene dal voler apparire sessista, l' anonima voce mi ha rammentato quella di una isterica signorina incallita. Ora, ove così
effettivamente fosse, dò io un suggerimento alla consaputa anonima interlocutruce: vada a cercare un signore, uno con la s minuscola e non maiuscola, il quale, oltre a trastullarla di tanto in tanto, le assicuri un sereno quotidiano da vivere e godere insieme. Il viperume mai ha portato bene ad alcuno.
A proposito di vipere. Vi son circa mille pastori pentecostali, secondo alcuni quasi duemila, che, durante il culto, maneggiano serpenti velenosi, traendo questa
pratica da un passo del Vangelo di San Matteo (16: 17,18) a loro modo interpretato. Dei predetti ne son morti, per morso da serpente dal quale a sentir loro per volontà del Signore sarebbero stati immuni, oltre 75. L' ultimo, il 16 febbraio corrente anno, è stato il pastore Jamie Coots, tra l' altro notissima star televisiva
del movimento. Il serpente che lo ha morso pare si fosse stancato, al pari dei suoi predecessori, di sentirsi rintronare le orecchie da scempiaggini quali quelle di un Dio sterminatore di nemici e fulminatore di empi oltre che dall' ossessiva invocazione "Gesù, Gesù" ripetuta ad ogni piè sospinto e, sopratutto, a sproposito.
Mi si dirà che tutti codesti soggetti son concentrati nel Nord Carolina, nel Kentucky, nel Tennessee, in Virginia, in Alabama, in Ohio, in Georgia, in Florida, negli
Stati Uniti d' America insomma. Sarà, ma sempre pentecostali sono, cosa che, per quel che mi concerne, sufficit. L' unico dato che trove discriminante è che,
dalle nostre parti, di serpenti velenosi si sente la mancanza.
La morale, parola che non vuol essere grossa, di queste note. E' più stupido lo stupido o chi, avendo appreso, dietro lo stupido va? E voi, animelle candide da
Lipari o da Olivarella, perchè mai non interpellate sul punto il vostro buon pastore? oltre che, s' intende, sulla genesi e la gestione dei beni della chiesa?

Dateci respiro per carità, non metteteci perennemente fretta. Il consulente ci tormenta per gli adempimenti fiscali prossimi a scadare. La TV, ove si cercherebbe un pò di distrazione, e sempre che non si parli di mafia o camorra , ci bombarda con ossessive e più o meno garbate diffide al pagamento del canone come se le bollette, tutte, non fossero già il nostro incubo quotidiano. L' imperativo è: fate presto, correte, scade questo, scade quell' altro.
Anche le così dette "offerte" ci impongono scatti da centrometristi. Solo fino a domani prendi tre e paghi due, ultimi cinque pezzi a soli € 9,99 corri di corsa, e così via.
Ma è proprio in tema di offerte che, tra le varie baggianate, ve ne è una che ci invitano a cogliere al volo. Una nota impresa di pompe funebri, stante il periodo di grave "crisi economica", nostra si intende, ci offre un servizio funebre, tutto compreso, a prezzi stracciati. Cari concittadini, profittatene, morite ora, avrete quanto meno un ottimo beneficio dalla crisi. Il messaggio è chiaro. E la nota impresa aggiunge che la propria consueta puntualità, cortesia, partecipazione al dolore dei familiari tutti, nulla patirà in conseguenza del favoloso sconto praticato.
Mah......resto dell' idea del "non fateci fretta".

- Pur non avendo simpatia alcuna per la sinistra, mi auguro che il governo Renzi duri ed operi. Gli interventi annunziati in ordine al pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione ed alla riduzione del carico fiscale sul lavoro appaino certamente utili o, più esattamente, necessari al fine del rilancio dell' economia. La pure preannuziata straordinaria manutenzione delle aule scolastiche, con il relativo congruo impegno finanziario, è una mera distribuzione a pioggia di pubblico denaro in favore di piccole imprese del settore. Non risolverà i loro problemi e probabilmente non servirà neanche a dar loro ossigeno.

L' altro grande impegno è lo snellimento della burocrazia, ma esso non può prescindere dalla abolizione tout court di una serie infinita di leggi, leggine e regolamenti. Sentivo in TV che in Italia ne abbiamo circa 150.000 contro più o meno 8.000 in Germania o qualche decina di migliaia in Francia. Ho scritto più volte che lacci e lacciuoli legislativi, l' imposizione di miriadi di controlli e pareri, non soltanto soffoca qualsiasi attività, ma va a creare altrettanti punti di possibile corruzione o concussione. Ad esempio, se per il rilascio di un pemesso di costruire vi fosse un interlocutore soltanto, come in Francia, vi sarebbe un unico responsabile. Non esisterebbe in conseguenza la possibilità di "ungere" o di esser spremuti dal tecnico comunale, dall' ispettore del demanio, dall' ingegnere del Genio Civile, dal sanitario o dal Soprintendente e così via. Naturalmente il sistema funzionerebbe se quell' unico responsabile, colto con le mani nel sacco, venisse rapidamente e severamente punito. E quì è il gatto a mordersi la coda. La nostra Amministrazione della giustizia non è in grado di far ciò e, per converso, non è in grado di impedire che accada quel che diffusamente nell' odierno sistema accade in termini di corruzione e concussione.

Ed è così che, a mio modesto avviso, si torna al nodo cruciale del nostro bel paese. L' Amministrazione della Giustizia. Innanzi tutto non è possibile che ogni idiozia sia demandata ad essa. L'apposizione di un condizionatore d' aria su una facciata genera un processo penale. Non potrebbe semplicemente prevedersi che dipendenti municipali provvedano manu militari alla sua rimozione, addebitando spese e multa al contravventore? Il processo di esecuzione, il recupero per via giudiziaria dei propri crediti, dura anni, decenni se legato ad espropriazione immobiliare o, peggio, a procedura fallimentare. Non potredbbe delegarsi il tutto, come in Francia, agli Ufficiali giudiziari restando al magistrato soltanto la conoscenza di eventuali opposizioni?. L' illecito edilizio, non quello ambientale, è reato soltanto in Italiia, altrove è la pubblica amministrazione a provvedervi, rimuovendo, multando e recuperando le spese; che si tratti di condizionatore o di fabbricato.

Aggiungo un' altra considerazione. Il processo penale ha mai spaventato alcuno in tema di illeciti edilizi, ha fermato l'abusivismo? No. Demolire l' opera abusiva, così bruciando il denaro speso dal contravventore, fargli pagar sia le spese che le multe, questo dissuade. E considerazioni analoghe valgono per molte altre materie.

Una vera riforma della giustizia, sulla quale ovviamente moltissime altre cose sarebbero da dirvi, non può che partire da considerazioni del tipo di quelle sopra esposte. Considerazioni che escludono la presenza del magistrato e che affermano non potersi procedere a detta riforma se ad essa pongon mano, appunto, i magistrati. Non hanno la cultura necessaria per tal salti.

- Ho già detto dei pentecostali presenti a Lipari e proseguendo, per ragioni professionali, le mie ricerche su detto culto le sorprese non son poche.
Il culto in parola, sino all' aprile del 1955, era dichiarato "non ammesso" dallo Stato ritenendosi, come affermato alle Camere dal Ministro degli Interni del tempo, che "i riti praticati erano nocivi alla salute fisica e psichica degli adepti". E non è certo singolare che, leggendo di testimonanze rese da cittadini che a detto culto si erano avvicinati, vi si trovino affermazioni quali "le canzoni avevano un ritmo ossessivo.......gente che urlava e cadeva in terra.......mi sentivo come in trance.......il riferirsi a Dio è ossessivo...........non sono figlia di voi genitori, ma figlia di Dio...........devo vestire come fa piacere a Dio........" ed altre simili scempiaggini. Rammento di aver già scritto della pratica "antiscritturale" praticata dal pastote Giuseppe Basile e consistente nel far cadere in terra, per subornazione immagino, confratelli o consorelle, più frequentemente queste ultime.
Altra costante è la sete di denaro che viene imputata ai pastori pentecostali e non stupisce allora, nei video visionati, veder le loro abitazioni, le loro auto, le ingioiellatissime mogli o compagne.
Raccapricciante poi è la tendenza alla violenza sessuale manifestata da tantissimi pastori pentecostali. Al di là del processo in corso innanzi il Tribunale di Barcellona P.G, con sentenza dell' aprile 2011 il pastore Eliseo Capriotti è stato condannato a 10 anni di reclusione per reiterata violenza sessuale su una tredicenne. Il pastore Tony Alamo, per il medesimo reato commesso sempre in danno di ragazzine, è stato condannato a 175 anni. Per tutti gli altri basta scorrere su internet.
Dimmi con chi pratichi e ti dirò chi sei.
La chiesa pentecostale di Olivarella - Lipari sembra avere tutti i tratti negativi sopra esposti. Ha i suoi bravi condannati per
estorsione, i suoi bravi rinviati a giudizio per violenza sessuale, una ricchezza spropositata e frutto di lasciti per lo più di anziane donne, tenta investimenti immobiliari tutti da chiarire in quel di San Filippo del Mela, si tratta "lussuosamente" in pastori, pastorelli ed annesse.
Dimenticavo. Ha anche una radio.
E il rendiconto di tutto ciò ai fedeli, non ai fedeli dei pastori, ma a quelle anime candide che a tutto quanto sopra detto non badano?

- Vi è a Lipari un piccolo gruppo di "pentecostali", una delle tantissime confessioni evangeliche esistenti. Sono per lo più nostri concittadini e, pertanto, meritevoli della nostra attenzione. Sono per lo più brava gente.
I pentecostali son nati negli Stati Uniti, terra di predicatori e telepredicatori di ogni risma. La Chiesa evangelica missionaria pentecostale presente in Lipari è filiale di quella di Olivarella, riconosciuta con D.P.R. del 16/12/1988 e costituita, con atto notarile del 22/02/1987, da un pastore evangelico dissidente, un impiegato, un bracciante agricolo, un pensionato ed un manovale. I fondatori, nel richiedere il riconoscimento giuridico, pensarono bene di richiedere contestualmente, è detto nel D.P.R. citato, la autorizzazione ad accettare una donazione, talchè pare che oggetto della dissidenza del pastore di cui sopra fosse proprio tale donazione.
Che la Chiesa di Olivarella non sia proprio un esempio di spiccate virtù lo dimostrano le vicende processuali, ancora in corso, in cui i pentecostali Francesco Spadaro e Rosaria Andaloro son stati condannati a quattro anni di reclusione ciascuno per i reati di tentata estorsione e violenza in danno di una anziana donna dalla quale si voleva ottenere un lascito in favore della Chiesa in questione. E, per la medesima vicenda, è sotto processo il pastore Angelo Marchetta, di Olivarella appunto. Vi è anche altro processo per violenza sessuale, pure in corso, e segnalazioni di molestie sessuali da parte di due donne, in Lipari ed in Milazzo.
I locali dei pentecostali in Lipari, vico Cerere, un cespite di rilevante valore, pervennero loro per testamento olografo, ad opera della signora Maria Grazia Russo la quale ebbe la felice, o infelice, idea di locare ad essi i locali in parola. Alla età di 91 anni, il 24/02/1990, redasse il testamento di cui sopra, in ciò amorevolmante assistita, tanto che sottoscrissero l' atto, da Nicolò Runcio, all' epoca presidente dell' organizzazione, Santo Visalli e Giuseppe Basile, quest' ultimo pastore assai presente in Lipari ed in Olivarella oltre che nei rapporti di polizia giudiziaria relativi al processo Marchetta.
Del pastore pentecostale Giuseppe Basile (un omonimo?) molti suoi colleghi non mostrano avere grande stima, venendo accusato di pratiche "antiscritturali" e consistenti, segnatamente, nella subornazione, con conseguente caduta (assistita) in terra di confratelli e, sopratutto, consorelle.
La Chiesa in questione ha accumulato un ingente patrimonio, del quale dovrebbe render conto agli adepti. Ma questa è un' altra storia sulla quale, anche per ragioni professionali, avrò modo di tornare.
Come che sia, ciascuno crede in ciò in cui ama credere, ma l' essere informati è diritto dovere di ciascuno, ed è questo il senso delle presenti note. Un modesto contributo.
Da ultimo. Tu sei Pietro e su di te edificherò la mia Chiesa. Son le parole di Gesù, di quel Gesù che i pentecostali invocano ad ogni piè sospinto e che di Chiesa
volle la Santa Cattolica Romana Chiesa. Non mi risulta che Gesù abbia inviato cinque pellegrini da un notaio per edificare la Chiesa di cui ho detto.

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