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di Felice D'Ambra 

Lipari & Le Antiche Terme San Calogero

C'era un freddo terribile, nevicava e cominciava a diventare buio, una povera bambina a piedi nudi e a capo scoperto, camminava per la strada infangata, era la sera dell'ultimo dell'anno e lei non aveva venduto nulla per comprarsi un tozzo di pane. La fiaba della piccola fiammiferaia di Hans Christian Andersen: raccontata ai ragazzi; non ha nulla a che vedere col racconto che si usa fare a Lipari e dintorni, su come avvenne, l'inesorabile declino delle antiche Terme San Calogero. 
 
Dalle vene di quell'antica sorgente, da secoli sgorgava acqua calda, che faceva bene alla mente, al corpo e alla salute. A quei tempi era il fiore all'occhiello dello stabilimento termale, ma non era l'unico, poiché in alcune località di Lipari ne esistevano altre: a Bagno secco, Pignataro e nella frazione di Acquacalda, che ricorda nel proprio nome, una sorgente termale, da qualche tempo ormai non più identificabile. 
Quelle acque benefiche e curative erano già note e utilizzate nell'antichità. Persino Diodoro Siculo nella sua "Bibliotheca Historica" racconta come le terme, fossero assai rinomate e utilizzate per la cura di numerose malattie. E anche vero che nei secoli, le Terme furono dissestate da un violento terremoto, che creò un periodo di decadimento. Il ripristino delle antiche Terme si deve a Calogero di Sicilia, che nel 530 le riattivò. Le stesse in seguito gli furono dedicate. 
 
Nei secoli successivi l'Isola di Lipari, entrò in un'epoca di decadenza che coinvolse anche le Terme, tanto che su di esse non si ebbero più documenti storici fino al 1694. Fu lo storico Pietro Campis, molti anni dopo, che descrisse che le vecchie Terme erano perfettamente funzionanti e di grande utilità. Un secolo dopo il pittore francese Jean Pierre Houel raffigurò lo stabilimento su una tavolozza a colori, con paesaggi mozzafiato e con, figure di bellissime donne nude, sotto una cascata d'acqua. Era il XIX secolo quando gli studiosi Lazzaro Spallanzani e Francesco Maria Filomena, esaminando le acque termali, rilevarono e affermarono che erano buone e di proprietà curative. 
 
Qualche tempo dopo, la scrittrice Elpis Melena (pseudonimo di Marie Espèrance von Schwartz), descrisse che quelle terme erano in piena decadenza, poco utilizzate, e più in generale, giudicò l'intera Isola, in uno stato deprecabile. L'attuale edificio in bella mostra, fu edificato nel 1870 ed entrò in funzione probabilmente nel 1872. Nei decenni successivi, si succedettero diverse gestioni, che però non riuscirono a rendere redditizio lo stabilimento termale. La causa maggiore fu una catastrofe naturale e avvenimenti storici avversi, come l'eruzione del Vulcano 1888/1890, il devastante terremoto di Messina del 1908 e lo scoppio delle due guerre, che sconvolsero il mondo. 
 
Le Terme di Lipari furono considerate le più antiche dell'Europa, poco distante da Pianoconte, situate su una dolce collina, circondata da una lussureggiante vegetazione e da un panorama mozzafiato. Una località meravigliosa che affascina chiunque volga lo sguardo verso il sottostante mare turchese e ammirare le sagome lontane di Alicudi e Filicudi. 
 
Molto è stato scritto negli anni passati sulle famose Terme di San Calogero e sulla dimenticanza dell'uomo, che fu, la causa principale della distruzione della naturale opera di grande importanza, per la comunità Eoliana e non solo. 
 
Dall'ultima apertura le Terme di San Calogero, hanno subìto interruzioni, sia per motivi economici causati dall'esiguo numero di camere; che dall'arretratezza strutturale, da inadeguati servizi igienici, accessori importanti e dalla mancanza di comunicazioni telefoniche, tanto che nel 1975 fu decretata la chiusura.
 
Quando calò definitivamente il sipario, l'antica sorgente sgorgava ancora acqua calda. Negli anni ottanta furono eseguiti dei lavori di ristrutturazioni, giudicati inopportuni e dannosi, come l'eliminazione degli alloggi e la realizzazione di una vasca. Furono eseguiti anche numerosi progetti per una maggiore portata d'acqua calda, ma così non fu, e nonostante il ritrovamento di un importante "Tholos", nel 1984 di origine micenea, giudicato del più antico edificio termale esistente, fece supporre agli archeologi, che le terme fossero utilizzate sin dal XV secolo, a.C. Che cosa successe al flusso dell'acqua calda? Chi o cosa fece deviare il flusso della vena di acqua calda, delle Terme? Tutto il complesso termale fu abbandonato all' inesorabile declino, anche se, nella piccola piscina, sgorga ancora oggi, acqua calda. 
 
Quella benefica acqua che oggi serve a mantenere sempre verde l'incontaminata e lussureggiante macchia mediterranea. In compenso però, all'interno dello stabilimento termale, sono state lasciate le originarie targhe di marmo, che in "bella vista" ricordano al mondo, che la benefica sorgente, tanti secoli prima, fu frequentata da Diodoro Siculo, Plinio il Vecchio e da tanti altri illustri antichi personaggi. 
 
Dal 2012 le più antiche Terme del Mediterraneo, dedicate a San Calogero di Sicilia, sono saltuariamente utilizzate come eventi e varie mostre di attrazione turistica. Le antiche Terme dedicate a San Calogero, però dimostrano anche al mondo, l'indifferenza della Cultura Eoliana, dei nostri tempi moderni.

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