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Dettagli...

gmerlinodi Gaetano Merlino*

Ecco la descrizione e le immagini del progetto approvato del terminal portuale di Sottomonastero.mercato3

L'intervento progettuale mira a razionalizzare i servizi e la gestione dell'area di Sottomonastero quale contesto portuale, anche in ragione delle necessità di ottimizzazione dei servizi di accoglienza e biglietteria, imbarco e sbarco mezzi e passeggeri definendo quindi il sistema TERMINAL PORTUALE SOTTOMONASTERO, delle esigenze della marineria, dei servizi a traffico passeggeri privati, e della sicurezza interna della infrastruttura portuale stessa.

Nelle linee generali il progetto prevede :

1. la razionalizzazione delle strutture prefabbricate quale sala di attesa e biglietteria, mediate lo spostamento della stessa sala di attesa, affiancandola alla biglietteria e creando quindi un corpo servizi accoglienza e biglietteria con servizi igienici per i fruitori

( opere realizzate con intervento primo stralcio concluso ).mercato1

Le nuove esigenze dell'amministrazione hanno determinato la scelta progettuale di variante che ha definito la realizzazione di un padiglione polifunzionale definito MERCATO DEL MARE con struttura prefabbricata amovibile, che possa ospitare, con periodi e tipologie definite e regolamentate, sessioni di vendita del pescato fresco, prodotti ortofrutticoli, prodotti tipici o venti di carattere promozionale, enogastronomico e culturale, sempre in ambito di incrementare in servizi offerti dalla infrastruttura portuale Architettonicamente l'opera, realizzata in acciaio e vetro con copertura leggera, richiamerà la copertura del pontile aliscafi, già approvata nel progetto originale.

L'area eterna di pertinenza prevede anche la organizzazione di un parcheggio da utilizzare per i transfer degli Hotel negli orari di imbarco e sbarco passeggeri.

2. La copertura del pontile in metallo a giorno, destinato all'ormeggio degli aliscafi, con struttura in acciaio dal semplice disegno architettonico, che richiama il verso di due onde marine che lo attraversano, e conseguente ottimizzazione degli impianti elettrico, illuminazione , audio diffusione e telecontrollo.

3.a Opere proposte in variantepanchine5

Le nuove esigenze dell'amministrazione hanno determinato la scelta progettuale di variante che ha definito la realizzazione di un padiglione polifunzionale con struttura prefabbrica ta amovibile, che possa ospitare, con periodi e tipologie definite e regolamentate, sessioni di vendita del pescato fresco, prodotti ortofrutticoli, prodotti tipici o venti di carattere promozionale, enogastronomico e culturale, sempre in ambito di incrementare in servizi offerti dalla infrastruttura portuale

Architettonicamente l'opera, realizzata in acciaio e vetro con copertura leggera, richiamerà la copertura del pontile aliscafi, già approvata nel progetto originale.

Lo sbarco e l'imbarco sarà regolato con tornelli adeguati al flusso ed alla tipologia di traffico passeggeri, ottimizzando anche l'area di sosta sul molo , ampliando la zona di attesa "Tipica" con l'ampliamento della copertura a pulera tale da garantire una maggiore area ombrata ed un ed una più ampia percezione dell'area di attesa.passerella1

3. Definizione del sistema di imbarco Navi con razionalizzazione e controllo delle corsie dedicate di imbarco , delle aree di sosta per i mezzi di servizio e transfer Hotel, riordino degli elementi prefabbricati destinati a biglietteria, servizio ormeggio e portuale, e pilota. Si prevede inoltre, la realizzazione di zone d'ombra per l'attesa degli imbarchi, sia nei pressi delle corsie di attesa per le vetture che fonti stante il punto di stazione Nave per i passeggeri. Si definisce inoltre un punto attracco per in natanti a noleggio con conducente in corrispondenza del punto di allocazione dei casottini prefabbricati dei promoter turistici.

4.a Opere proposte in variantepanchine3

Le nuove esigenze dell'amministrazione hanno determinato la scelta progettuale di variante che ha definito una diversa razionalizzazione dello sfruttamento del piazzale portuale rispetto a quanto previsto nel progetto originale. Tale è la nuova disposizione che sulla corsia lato mare dove erano previsti i parcheggi per i transfer degli hotel, saranno posizionati 8 stalli TAXI fruibili in maniera ottimale dall'area di sbarco stante anche la copertura prevista del passaggio pedonale verso l'imbarco navi. Inoltre si razionalizzerà la sosta dei pullman periodici per transfer crociere e i mezzi di sevizio portuale. L'area di attesa fronte sbarco navi rimane invariata.

4. Definizione del nodo stradale tra la Via Vittorio Emanuele, la via Francesco Crispi e la via Cappuccini. Tale definizione rendeva necessario lo spostamento dell'attuale distributore di carburante, la bonifica del sistema di cisterne e il ripristino del manto stradale, con attuazione di un sistema a rotonda per il deflusso continuo del traffico veicolare proveniente dalle vie principali, soprattutto nei moneti di afflusso maggiore all'are portuale durante le fasi di imbarco e sbarco.

5.a Opere proposte in varianteesso2

La disposizione amministrativa ha richiesto in variante di poter riutilizzare la volumetria dell'immobile esistente, prevedendone la demolizione e ricostruzione, nei limiti di volumetria esistente, creando un immobile tipologicamente similare con funzione polivalente sia per servizi comunali, informazioni, deposito bagagli e servizi igienici pubblici. La nuova conformazione prevede un doppio volume con passaggio interno a galleria, utile per il transito pedonale e l'attesa, anche in funzione della fronti stante fermata della navetta di servizio pubblico

*Ingegnere

LE REAZIONI NEL WEB.

Jack Maio: Utopia.

Angela Monteleone: Sala d'aspetto coperta per chi attende il bus?  Scusate era solo un'idea!

Salvatore Agrip: Ogni scherzo vale basta che sia geniale. La parte sottostante è un cumulo di ruggine e credo che a breve si avranno dei cedimenti, sono decenni che a quei ferri non viene fatta manutenzione.

Michele Mantineo: Vorrei sapere quale scienziato ha fatto il progetto, lo farei venire quando il mare arriva dall'altra parte.

Rosa Messina: Io aspettavo una notte mentre pioveva...sarebbero stati utili!

Cristina Andaloro: Inutile.. tutto quello che fanno a Lipari è prettamente Inutile.. Spendono soldi in cose banali e senza senso quando c'è un'isola che sta andando alla rovina.. Apritevi gli occhi!

Bernadette Godillon: Col mare in tempesta quanto resisterà?

Massimo Biviano: Non si capisce cosa riparano quelle minuscole tettoie ne il vento ne la pioggia ne il sole. Come quelle realizzate subito all'uscita del pontile così piccole che non riparano nessuno, solo dimostrazione di come si buttano i soldi. Aveva senso coprire uno spazio più grande, e lo spazio non mancava.

Gesuele Fonti: A parte i commenti precedenti che giustamente richiamano la vulnerabilità dell'opera in caso di mareggiate, io invece mi chiedo che cosa ci azzeccano a livello paesaggistico tutte ste vetrate...... Ma....! Nei prossimi giorni cercherò di visionare il progetto che non conosco.

Angelo Sidoti: Il massimo: si realizzano sovrastrutture quando quello che fa ribrezzo e' la parte sottostante! Alla sola vista di questa copertura mi viene il mal di mare... Poi quella sul molo di fronte a dove ormeggiano i pescherecci "a cosa serve"? La scogliera e' una cosa fantastica, un'opera d'arte...

Lucia d'Albora: Aaaahhhhh.. giacca nuova e pantaloni sfondati! Cos'è? Un fotomontaggio?

Maurizio Pagliaro: Come dice Lucia d' Albora in forma molto diplomatica, 'a faccia lavata e i mutanni sporchi...

Raoul Marco Redditi: Non piu' di due mareggiate e pooff tutto tornerà al mare.

Maurizio Vulcano: Ma cos'e' utopia...? O messaggi elettorali....

IL PUNTO.

Terminal o Inizial.

La buona notizia é che il Comune di Lipari fa lavorare i suoi professionisti del luogo, che oltre a conoscere la realtà ci mettono la faccia. L'affidamento dei progetti, primo e secondo, del terminal portuale di Sottomonastero, é la dimostrazione. L'incarico sicuramente sarà stato affidato dopo una giusta selezione di candidati e non perché l'ingegnere Gaetano Merlino é il figlio del segretario del Pd locale Saverio Merlino, anche perchè i "mugugni" di taluni consiglieri di maggioranza si sentono: allo stesso ingegnere affidato anche il progetto per l'ampliamento della scuola di Pianoconte. Ma il sindaco Marco Giorgianni, interpellato, ha chiarito che sia per la scuola che per il campo di Quattropani se ne occupano i tecnici comunali. Il progetto mostra delle poesie di leggerezza architettoniche rimarcando quelle onde anticipate dall'ex sindaco ed ex portavoce Michele Giacomantonio lo scorso anno. L'altra buona notizia é che sarà ricostruito l'immobile dell'ex distributore "Esso", al posto dello spartitraffico, per evitare - come si è detto - un danno erariale. Gli interrogativi sono la manutenzione e pulizia di tutte queste trasparenze, i tornelli dell'ingresso uscita degli sbarchi che faranno da collo di bottiglia a passeggeri e bagagli, l'affidamento dei casotti ai promotori (di che?) che saranno scelti in funzione della dichiarazione dei redditi, per sorteggio, per spartizione politica o per onesta professionalità. Il mercato del pesce sarà solo per i pescatori o anche per i commercianti o per un mix? Ricordiamo che l'etichetta del pesce deve riportare il nome anche in latino... Chi si occuperà della pulizia? La gravità é volerci ficcare un mercato allargato ad altro, quasi a voler a tutti i costi vendere qualsiasi cosa a chi arriva o parte. Qui si ha l'impressione che al porto di Sottomonastero si voglia mettere un coperchio per nascondere le sottostanti oscenità evidenziate nel progetto. Dalla ruggine ai "cannizzi" che nascondono obbrobri. Non una sagra dell'alluminio o dello zincato o del ferro pitturato, ma una civiltà aperta al porto e non a un centro commerciale di affari protetti dalla politica. Questo progetto a spizzichi e morsi, in parte sembra figlio dell'ex "megaportoturistico&altro". Chi ha pensato questo progetto é la politica oppure é l'espressione del progettista? Conosciute le cifre costose del primo lavoro (progetti e opere) sarebbe opportuno conoscere le cifre (progetti e opere) di questo ampliamento. Sia come termine che come inizio.

GLI INTERVENTI.

di Aldo Natoli

Sul mercato del pesce di Sottomonastero.
Non entro nel merito della progettazione relativa alla riqualificazione dell'area portuale di Sottomonastero. Mi permetto però di dissentire sulla scelta dell'Amministrazione Comunale che insiste nel voler realizzare proprio in prossimità del Terminal degli aliscafi (pontile, biglietteria, sala d'attesa) uno stabile da destinare a mercato del pesce. Si tratta, come ho già scritto in precedenza, di una scelta sbagliata perchè è inconcepibile che in una zona destinata al transito ed alla sosta dei cittadini residenti e dei visitatori si collochi una struttura commerciale che inevitabilmente è destinata a creare problemi igienico sanitari e, ad aggiungere traffico veicolare sia per i rifornimenti sia per i potenziali acquirenti. Quindi caos, nel caos con aliscafi, navi, bus, taxi, mezzi in arrivo ed in partenza, auto in sosta, procacciatori di alloggi e gite varie, chioschi commerciali e, dulcis in fundo, i mezzi interessati al mercato, e probabilmente anche i barconi con il pesce. E' inoltre inconcepibile che in una zona di particolare interesse ambientale venga collocata una struttura in elevazione, che pur se definita artatamente amovibile, (acciaio e vetri) dovrà essere inevitabilmente ben ancorata al suolo. Sorprende come la Soprintendenza BB.CC.AA., molta attenta a definire "detrattori ambientali" tende e vetrine approvi tale collocazione. Ma domando: il mercato del pesce, la cui realizzazione necessita, ma in un sito idoneo, servirà per eliminare la vendita del pesce direttamente dai barconi, un momento di attrazione e di folclore? Servirà ad eliminare l'ambulantato a posto fisso nelle strade dell'isola? Non dimentichiamo, semprechè si voglia fare seriamente turismo, che Sottomonastero rappresenta il "biglietto da visita", per quanti sbarcano sull'isola, quindi merita una particolare attenzione. Mi ripeto fino alla noia: l'ambiente, il territorio ed il mare sono il nostro capitale d'investimento.

di Maurizio Pagliaro

Sento sempre piu' spesso parlare di riqualificazione, delle strade, delle aree portuali etc. Da imprenditore turistico,anche se piccolo, mi chiedo e se qualificassimo con pulizia ed ordine quello che gia' abbiamo. Penso e con me tanti altri, che il turista ( vero) cerca e chiede quello che non ha a casa. Di strutture in acciaio e vetro è pieno il mondo, di fast food, patatine ketchup e maionese non ne parliamo, ma vogliamo fare turismo diversificandoci dagli altri, come diceva giustamente in un suo scritto la dott.ssa Arianna Giuffre', o ci dobbiamo accodare ( lato negativo della globalizzazione ) al resto del mondo. Il teorema per fare turismo è molto semplice, chi sta bene in un posto torna (portando amici e parenti) chi sta male cambia destinazione. Capisco che vendere patatine, affittare "macchinone" congestionando il traffico gia' caotico e rendendo l'aria irrespirabile è un mercato facile, ma concedetemi è una forma di prostituzione. Diamo al turista vero, che scappa dalle citta', quello che cerca: tranquillita', pulizia e diversita'. Altrimenti non lamentiamoci se resta a casa.

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