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Dettagli...

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di Giovanni Finocchiaro

“Alla faccia del vincolo terzo mandato……..”

Angelo Tsirekas amico e amante delle Eolie, si riconferma con 9,641 voti, Sindaco di Canada Bay per il SESTO mandato consecutivo.

Nel 2019 in piazza Mazzini la delegazione del Comune di Canada Bay con a capo il Sindaco Tsirekas ha riconfermato il gemellaggio “sister cities” con il Sindaco Giorgianni.

Micheal Megna originario di Canneto e Stephanie di Pasqua originaria di Pianoconte si sono riconfermati consiglieri comunali.

Congratulazioni e buon lavoro!!!!!

Il verdetto verrà certificato il 20 Dicembre.

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Ultimi posti disponibili… chiamate per prenotare i posti al vostro bimbo o alla vostra bimba… con la collaborazione di Mia della Fabbrica dei Folletti e la truccatrice Natalie, faremo una merenda creativa.. andremo a creare le decorazioni per l’albero di Natale e verranno personalizzati affinché il bimbo/a potrà inserire il proprio nome…che resterà per tutta la festività in terrazza… affrettatevi si accettano prenotazioni fino al 07dicembre ore 10...

Al Senatore Francesco Giacobbe rappresentante degli Italiani residenti all’estero, circoscrizione Estero D (Africa, Asia, Oceania e Antartide), al Ministro della Salute Roberto Speranza.

Lettera aperta presentata il 25 Aprile 2020. Egregio Senatore, caro Francesco

con la presente le chiedo di avviare una interrogazione parlamentare e successivamente di richiedere le dimissioni del Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro.

Premesso che: L’Italia il 31 Gennaio 2020 chiudeva gli aeroporti ai voli da e per la Cina, epicentro dell’epidemia del coronavirus.
Ai passeggeri e al personale veniva misurata la temperatura da medici saliti a bordo con mascherine e tute, e consegnato un vademecum con le indicazioni dei presidi a cui rivolgersi in caso di sintomi sospetti. Inoltre, veniva chiesto a tutti di compilare una scheda con residenza e spostamenti passati e futuri per «tracciare» i passeggeri in caso di futuro contagio.

tutto ciò premesso si chiede di sapere

• come mai l’ISS non ha consigliato al Presidente del Consiglio di impedire ai cittadini Italiani e ai residenti di rientrare in Italia dalla terraferma cinese per le due settimane successive dalla data 31 Gennaio 2020 e dopo una quarantena di 14 giorni nel tentativo di fermare l'ulteriore diffusione del virus in Italia, unendosi ad altri paesi con divieti simili

• Il motivo perché l’ISS non ha consigliato dal 31 Gennaio 2020 al Presidente Conte di bloccare i flussi di passeggeri Cinesi o di altre nazionalità incluso i cittadini Italiani arrivati in Italia non con collegamenti diretti, ma facendo uno scalo a Dubai, a Doha, Abu Dhabi o Istanbul imbarcandosi quindi sugli aerei di Emirates, Qatar Airways, Etihad & Turkish Airlines, non chiedendo di sottoporli a quarantena di 14 giorni obbligatori.

• Di non aver consigliato al presidente del consiglio Conte e quindi impedito agli Italiani di recarsi in Cina del 1 Febbraio 2020 a causa della "crescente minaccia" del virus, e non chiedendo al contempo a coloro che sono tornati dalla Cina di autoisolarsi per 14 giorni.

• Di non aver negato l'ingresso in Italia alle persone che hanno transitato attraverso il continente Cinese dal 1 ° Febbraio 2020

Ciascuno di noi deciderà in futuro con parere favorevole o contrario sulla risposta del governo Italiano al Covid-19, secondo i propri valori, secondo coscienza, ma il partito che Lei rappresenta, per la funzione rappresentativa della collettività che il mandato le ha assegnato, non può sotto il profilo morale, far sì che la non tempestiva risposta contro il coronavirus di un organo Statale a tutela della salute degli Italiani passi inosservata e venga sbarazzata e cancellata con un colpo di MES, Recovery Funds Funds o Bei, perché molte vite potevano essere salvate.

Disponibile ad un confronto la prossima volta che ci incontreremo a Palazzo Madama o a Sydney le invio i migliori saluti.

 

Caro Direttore,

Mi chiedevo come mai ancora in Italia le Istituzioni non abbiano iniziato o appoggiato un’indagine internazionale di colpa a Pechino.

La risposta iniziale cinese al virus, con l’offuscamento deliberato e l’aver agito in malafede e’ stata più che palese.

L’Australia al contrario ha assunto una posizione opposta all’Italia e appoggia la tesi Statunitense nell’indagine internazionale sulla Cina, pur riscontrando ad oggi solo 6670 contagi e 76 morti, mentre in Italia 190,000 contagi e 25,000 deceduti, e sapendo che la Cina e’ un partner strategico in Asia-Pacifico.

Inoltre l’Australia ritiene che L'OMS, continua a fare molto bene sul campo, ma come organo politico non sia riuscito a dimostrare la leadership necessaria nella prima fase del Covid-19, e in un momento così cruciale per la salute mondiale, considera l'OMS incapace a poter condurre un’indagine internazionale indipendente a Pechino, per gli interessi nazionali.

La mia impressione è che il presidente del consiglio Conte abbia capito che piaccia o no, se il mondo, e in particolare l'Europa, debbono riprendersi dall'abisso dell'economia che son caduti, la Cina deve essere coinvolta e ci sarà tempo per rivedere l'era covid-19 e capire chi è stato il colpevole.
L’Italia per adesso preferisce combattere questo disastro, andare avanti con il lavoro e riparare l’economie nazionale  e mi sembra una scelta giusta.

Al contrario, l'Australia vuole avviare un approccio politico diverso. La maggior parte dei paesi vede questo periodo come un momento attento a prendere le distanze dalle dichiarazioni più eclatanti e quando invece viene condivisa sembra che è stato fatto per compiacere. Io penso invece che l’Australia vuole acquistare con questa scelta un rispetto internazionale sull’aria Asia-Pacifico

Caro Direttore,

concordo con la disamina di Angelo Sidoti su alcuni temi scaturiti dall’intervista di Gennaro Leone sopratutto quello degli aiuti alle imprese.
Il decreto legge, invece di dare liquidità alle imprese, sembra a mio parere che faccia aumentare l’indebitamento delle imprese. Le banche hanno facoltà di non concedere i prestiti garantiti dallo stato e possono ritirare in ogni momento le garanzie. E gli stessi possono richiedere il rientro immediato all’imprenditore.
In caso di società le banche analizzano la situazione reddituale delle imprese e possono richiedere le garanzie accessorie dei soci.

Dal decreto l’ammortamento sembra in 6 anni (un po’ poco), almeno doveva essere 10-15 anni, vista l’entità dell’emergenza. Sicuramente l’opzione migliore doveva essere un finanziamento a fondo perduto, al 30-50% a carico dello stato come sembra che verrà attuato in Veneto.

Le banche dovrebbero ricevere dalla banca centrale europea il denaro con interessi <0,75%.

Le aziende del comparto turistico alle Eolie in questo momento sono a sotto zero fatturato, meno meno cashflow e costi fissi che al contrario si sommano sulla scrivania di ogni imprenditore. Comprendo benissimo e capisco che il Comune non può fare la sospensione o riduzione di suolo pubblico e bollette varie se lo Stato non garantisce le coperture finanziarie.

Finora come si dice nei paesi anglosassoni e quindi anche qui a Sydney “Talk and no action” tutto fumo e niente arrosto.

Come al solito in un sistema quello Italiano attanagliato da tanta burocrazia, un po' di liquidità giungerà alle imprese Eoliane ma giungerà forse troppo tardi.
Come dire, l’operazione è riuscita ma il paziente e’ morto!!!

In dialetto Liparoto “mentre u medicu studia, u malatu sinnivaci.

A presto.

---Caro Bartolino,
La parte più spaventosa della pandemia di coronavirus purtroppo è la velocità.
Non è il virus stesso, anche se è abbastanza grave. Non è l'incombente catastrofe finanziaria né le chiusure in massa delle scuole né la stupidità delle persone che qui in Australia acquistano carta igienica e latte di lunga durata. Non è nemmeno il suggerimento, come ha detto un’amica medico su whatsapp, che il personale del pronto soccorso è stato istruito a intubare solo i pazienti giovani e far morire le persone più anziane per carenze di posti di terapia intensiva.

No, la parte più spaventosa di ciò che sta accadendo ora è la velocità. La velocità con cui le voci diventano realtà e l'implausibile diventa normale. La velocità con cui vengono ribaltati i nostri presupposti.

Ma una cosa è certa. Per la velocità del virus chi è al potere ha dovuto prendere altrettante decisioni urgenti. A braccio! A vista! Le cosiddette DPCM “ad minchiam”. Autocertificazioni cambiate più volte e decreti un po’ partoriti da gattina frettolosa che scaturiscono poi in interpretazioni fai da te!

Un’altro aspetto che adesso spero cambierà in Italia sarà il fatto che non sempre tutto quello che è comprato a poco prezzo e fatto in Cina e’ economicamente meglio. Perché se uno Stato e una popolazione deve dipendere da ventilatori polmonari che arrivano dall’estero perché in loco vi è solo un’azienda che li produce, qualcosa e’ sfuggita nella programmazione e dobbiamo prenderne atto.

Ci è stato detto che l’importante e’ non farsi prendere dal panico. Ma non riconoscere adeguatamente il pericolo comporta anche i suoi rischi. In tempi come questi, è un disastro invitante.

Ciao Bartolino,
in questo scenario Manzoniano, così critico e delicato per tutti gli Italiani e sopratutto per noi Eoliani di Lipari e nel mondo, anziché unirsi tutti senza distinzione di colore politico nella lotta a debellare e contenere il coronavirus, continuo a leggere commenti sul giornale di ostruzione nei confronti dell’amministrazione locale di paesani che di professione fanno i tuttologi, almeno penso.

A questo punto mi convinco sempre più e faccio tesoro, delle frasi storiche che diceva il più potente politico Italiano del dopoguerra. “Il potere logora chi non ce l’ha”
Avanti così Sindaco, Grazie!!!!

Coronavirus: vertice a Messina con Musumeci

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Vertice stasera a Messina voluto dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, sull'emergenza Coronavirus, al quale hanno preso parte il prefetto Maria Carmela Librizzi, il sindaco Cateno De Luca, i vertici delle Forze dell'ordine e delle Aziende sanitarie peloritane.
 
Nella sede della prefettura, il governatore ha illustrato tutte le misure già adottate nelle strutture ospedaliere del capoluogo e della provincia messinese per fronteggiare l'emergenza in atto e le iniziative per contrastare un eventuale picco dell'epidemia.
In particolare è stato organizzato un Piano, che ricalca il profilo epidemiologico delle aree del Nord maggiormente esposte, che prevede una dotazione adeguata di posti letto Covid-19 con oltre 110 posti di terapia intensiva distribuiti su vari presidi ospedalieri. 
 
L'assessore alla Salute Ruggero Razza ha quindi descritto quanto è stato predisposto per i pazienti contagiati dell'Istituto Bonino Pulejo, del personale e degli ospiti e gli operatori della casa di riposo in cui si sono registrati dei casi di Coronavirus.
 
Prima del vertice, il governatore e Razza hanno effettuato un sopralluogo proprio negli ospedali della città dove la riconversione è già stata avviata.
 
"Ci siamo mossi con largo anticipo proprio per anticipare il virus - ha detto il governatore Musumeci -. Al Policlinico ho trovato un fronte già attrezzato per reggere un urto che nessuno vorrebbe mai attendersi. Anche al Papardo si sta lavorando con grande efficienza e presto, oltre al reparto che ospita già alcuni concittadini contagiati, sarà attrezzato un intero plesso con ulteriori posti letto dedicati alla pandemia".
 
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